2 Q 19 Macchine e tecnologie per la gestione del verde e del bosco diametro anche fino a 20 cm. La ramaglia ha di norma volumi ingombranti, di difficile movimentazione per l elevata ramificazione delle strutture, in genere anche ricche di foglie nelle porzioni più apicali. Nella sua gestione può intervenire l ulteriore operazione di sminuzzatura, che riduce il materiale originario in scaglie di piccole dimensioni, molto più facilmente manipolabili benché da destinare a filiere commerciali alternative nei settori: a) energetico, in processi di conversione energetica termochimica, per la produzione di calore (combustione) o energia elettrica (gassificazione); b) industriale, fabbricazione di pannelli di fibre, produzione di cellulosa o pasta di legno, estrazione dei tannini. A seconda delle specie in gioco e dei giudizi di convenienza economica, la sminuzzatura può comunque essere effettuata anche sui tronchi originali, nel qual caso la lavorazione è svolta presso i centri di prima trasformazione per rendere più spedita ed economica la logistica dei trasporti, viste le maggiori masse volumiche dei tronchi stessi (spesso più che doppie). La realizzazione delle utilizzazioni forestali attraverso la sequenza di operazioni di cui sopra può essere realizzata attraverso diversi livelli di meccanizzazione (l.d.m.). Ciascun livello, si differenzia per: a) grado di sostituzione del lavoro umano con soluzioni motorizzate; b) uso di attrezzature a diverso livello di specializzazione; c) necessità di impiegare manodopera specializzata; d) produttività della manodopera; e) investimenti richiesti; f) flessibilità adattativa ai vari contesti ambientali. Ramaglie e cippatura La gestione della ramaglia in bosco si rivela spesso onerosa in quanto: richiede molto lavoro in rapporto alla massa legnosa utilmente ottenibile; è difficilmente trasportabile al di fuori del bosco nella sua forma originaria; ha un valore commerciale molto inferiore a quello dei tronchi; ostacola notevolmente la formazione di vie di esbosco; una volta essiccata aumenta sensibilmente i rischi d incendio; può causare problemi di contaminazione di acque libere o, addirittura, creare condizioni di pericolo ai passanti. Essa, tuttavia, riveste anche ruoli importanti nel mantenimento degli equilibri nutritivi di una foresta: degradandosi, infatti, arricchisce di humus il sottobosco e libera nel suolo i sali minerali di cui è particolarmente ricca. proprio su tale filiera collaterale che si può prevedere un ulteriore fase di lavoro con l operazione di sminuzzatura, o cippatura, che consiste nella riduzione del materiale legnoso originario, proveniente da tronchi, tronchetti o ramaglia, in scaglie di dimensioni ridotte (chips). Secondo le dimensioni il cippato si distingue in piccolo (con scaglie lunghe circa 1 cm), medio (scaglie di 2-3 cm), grande (scaglie di 4-5 cm). Sminuzzatrici speciali (a vite tagliente conica) possono produrre scaglie lunghe fino a 12 cm. A seconda del legno lavorato, scortecciato (scarti di segheria), o con corteccia, o ramaglia con foglie o aghi, si distingue cippato bianco, bruno e verde. Si tenga presente che per i successivi impieghi il cippato deve avere caratteristiche specifiche per quanto riguarda sia la specie legnosa, sia le dimensioni e il tipo dei chips. La massa sterica del cippato, sempre inferiore a quello del legno tondo, dipende dalla specie e dall umidità del legno, mediamente è di circa 0,2-0,35 mst. La sminuzzatura è un operazione meccanica che richiede elevate potenze e che può essere svolta sia all imposto sia in prossimità delle aree di taglio. Nel primo caso, il prodotto sminuzzato può essere direttamente caricato su un rimorchio per il suo trasporto immediato oppure accatastato in cumuli in aree poi facilmente gestibili da sistemi di carico. La sminuzzatura in sottobosco, non molto diffusa, dipende ovviamente dalle possibilità di accesso di un trattore ac- 02_Parte_Quinta_2.indd 19 coppiato con la macchina cippatrice attraverso le vie di esbosco, e avrebbe il pregio di spargere in modo omogeneo, e in una forma più facilmente e velocemente degradabile, i residui della ramaglia sulla superficie del suolo, senza così alterare gli equilibri della sostanza organica nelle foreste. Per tali motivi, le razionali utilizzazioni forestali devono anche garantire buone norme di gestione della ramaglia, possibilmente attraverso: 1) la sistemazione del materiale in andane o cataste in aree ove non risulti di ostacolo all affermarsi delle nuove piante o dei ricacci, comunque lontano da luoghi che possano alimentare fonti di pericolo per le persone e l ambiente (corsi o specchi d acqua, viabilità ordinaria o agro-silvo-pastorale, ferrovie, sentieri, viali tagliafuoco, linee elettriche e telefoniche); 2) la sua sminuzzatura, quando possibile e/o sostenibile, con successiva distribuzione sull area interessata al taglio; 3) ove la sminuzzatura non sia possibile, il taglio del materiale in pezzi lunghi non più di un metro o, nel caso di tronchetti di diametro inferiore a venti centimetri, in pezzi lunghi non più di due metri, avendo poi cura di distribuirli uniformemente sull area interessata al taglio; 4) l asportazione del materiale, ove nessuna delle soluzioni precedenti sia percorribile. Fig. 2.4 Ramaglia sminuzzata in scaglie (chips). 3/29/18 11:27 AM
MECCANICA E MECCANIZZAZIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI AGRICOLI
VOLUME 2 - PARTE QUINTA