2.3 Macchine per le utilizzazioni forestali

18 Parte Quinta Q Meccanizzazione 2.3 Macchine per le utilizzazioni forestali Con l espressione utilizzazione forestale ci si riferisce a tutte le lavorazioni che hanno luogo sia all interno sia all esterno delle foreste (allevate a ceduo o fustaia), con lo scopo di preservare (rinnovando, mantenendo e proteggendo) le funzioni del bosco o di processare i suoi prodotti fino ai centri di prima trasformazione o di utilizzo diretto del legname. Tali lavorazioni, pertanto, escludono le attività in segheria o nelle centrali termiche, mentre includono tutti gli aspetti connessi alla logistica dei trasporti. Abbattimento degli alberi Sramatura e taglio del cimale (con allestimento eventuale della ramaglia) Depezzatura (suddivisione del fusto in assortimenti commerciali) Scortecciatura (conifere) Concentramento (dal letto di caduta alle vie di esbosco) Esbosco (lungo le vie di esbosco fino all imposto) Carico e trasporto (su strade forestali e/o pubbliche) Fig. 2.3 Flusso delle operazioni di utilizzazione forestale. 02_Parte_Quinta_2.indd 18 A differenza delle produzioni agricole, le attività forestali riguardano la gestione di sistemi tipicamente estensivi. A seconda della specie forestale, infatti, si deve: 1. gestire produzioni poliennali, spesso su cicli molto lunghi, che per propria natura mal si conciliano con la necessità di realizzare velocemente elevati livelli di reddito (una foresta è sinonimo di investimento di lungo periodo); 2. assicurare lavorazioni annuali di mantenimento (l analogo delle cure colturali) di scarsa entità, spesso anch esse a cadenza poliennale; 3. mantenere l equilibrio dell intero ecosistema forestale attraverso opportuni strumenti di pianificazione, in modo da armonizzare i tassi di prelievo della sostanza organica con i tempi richiesti per un suo naturale rinnovo; 4. garantire un adeguato mantenimento delle infrastrutture presenti nel bosco, sia per facilitarvi un continuo accesso agevole (strade forestali, ponti, sentieri, ecc.), sia per presidiarne i pericoli dovuti a incendi, frane e fenomeni erosivi; 5. prevedere una resa economica dallo sfruttamento dei prodotti primari del bosco che, anche quando raggiunge livelli soddisfacenti, deve essere visto come principale fondo di accantonamento per rifinanziare gli interventi di ripristino e rinnovo dei boschi stessi, nonché per garantirne una continua gestione per un prolungato numero di anni. Insieme all acqua, un tempo le foreste costituivano una risorsa primaria per favorire gli insediamenti umani in nuovi contesti da civilizzare. Esse rappresentavano la base per grandi opere, abitazioni, navi, armi e utensili, nonché ovviamente per utilizzazioni energetiche. Nonostante le innovazioni tecnologiche intercorse su un lungo arco di secoli, la funzione produttiva dei boschi rimane fondamentale perché garantisce l approvvigionamento di una materia prima rinnovabile, spesso fortemente deficitaria in molte economie avanzate (Italia inclusa), sebbene alimenti numerose attività industriali: segherie e mobilifici; fabbriche di pannelli, infissi e imballaggi; cartiere; legname da opera, ecc. Tuttavia, oggigiorno i boschi assolvono molteplici funzioni aggiuntive che spesso diventano anche dominanti rispetto all originaria funzione produttiva. In merito, si pensi alle funzioni: a) ambientali, per la loro azione protettiva attraverso il consolidamento dei terreni e la regimazione delle acque; b) paesaggistiche, spesso associate a valenze culturali e turistiche; c) sociali, a beneficio dell intera comunità per i risvolti ricreativi e occupazionali. A seconda della funzione prevalente, si prevedono diverse tipologie di utilizzi forestali, ciascuna con proprie tecnologie e livelli di meccanizzazione appropriati al contesto in questione. Il ciclo delle lavorazioni inerenti l utilizzazione del bosco riguarda le operazioni indicate in Figura 2.3. Gli spostamenti nella fase di esbosco possono essere effettuati col materiale o a diretto contatto del suolo, solitamente con una movimentazione a strascico per mezzo di un verricello montato su un trattore forestale, oppure integralmente o parzialmente sospeso su una linea di trasporto aerea (teleferica con gru a cavo) di volta in volta appositamente allestita allo scopo. Comunque sia, le vie di esbosco si allestiscono direttamente in bosco, avendo cura di realizzare percorsi tendenzialmente rettilinei e facilmente agibili, privilegiando l abbattimento delle piante che si trovano lungo il percorso e avendo cura di non danneggiare ripetutamente lo strato superficiale del sottobosco, solitamente ricco anche di radici affioranti, per evitare danneggiamenti agli apparati radicali, spesso causa di infezioni fungine che si propagano poi anche agli organi aerei con danni ingenti. Le fasi di sramatura e depezzatura originano come prodotti sia i tronchi sezionati nei loro vari assortimenti, sia la ramaglia, ovvero i rami delle porzioni superiori del fusto, con 3/29/18 11:27 AM

MECCANICA E MECCANIZZAZIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI AGRICOLI 
MECCANICA E MECCANIZZAZIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI AGRICOLI 
VOLUME 2 - PARTE QUINTA