Parte Quinta 10 a Meccanizzazione Q Ettari coltivati/trattore in Italia Ettari 800 700 600 500 400 300 200 100 0 670 77 1940 1960 33 13 7,5 1970 1990 2000 Anni b Addetti/trattore in Italia 250 235 Addetti 200 150 100 50 25 0 1940 1960 8 1,7 0,85 1970 1990 2000 Anni c impressionante il salto di superficie coltivata da ogni singolo trattore (Fig. 1.10a). Poiché dal 1940 al 2000 la prima è passata da poco meno di 24 milioni di ha a poco più di 12 milioni di ha, la superficie dominata dal singolo trattore è scesa da circa 670 ha a soli 7,5 ha. In termini di disponibilità di macchine per addetto impiegato, in Figura 1.10b si nota che nel 1940 si aveva 1 trattore ogni 235 addetti, mentre nel 2000 il numero di trattori superava quello degli addetti. Una delle conseguenze macroscopiche legate a tale evoluzione complessiva delle superfici coltivate e della meccanizzazione è relativa al fatto che la superficie dominata da ogni singolo addetto risulta triplicare da meno di 3 ha nel 1940 a 9 ha circa negli anni 2000 (Fig. 1.10c). Per meglio capire la rivoluzione avvenuta, si tenga poi conto che nel 1940 le coltivazioni offrivano rese produttive che, fatto il debito confronto, a seconda dei casi corrispondevano da circa la metà a un quinto di quelle registrate negli anni 2000. 1.5 Evoluzione dagli anni 2000 a oggi Come visto nei paragrafi precedenti, la meccanizzazione ha comportato fino al 2000 una sostituzione del lavoro fisico umano e animale con il lavoro meccanico prodotto dai 8,8 7,6 motori che, per quanto riguarda il settore agricolo, sono al momento di tipo endotermico. A partire essenzialmente 4,1 dall ultimo decennio del secolo scorso, le macchine hanno assunto anche altre funzioni, tra le quali quella fondamentale in termini tecnologici di andare a sostituire non solo il lavoro fisico dell uomo, ma anche quote sempre maggiori 1970 1990 2000 del suo lavoro intellettuale. Di tutto questo si parlerà diffusaAnni mente altrove in quest opera. In questo capitolo è sufficiente ricordare che tale forma di evoluzione della meccanizzazione non ha avuto nei primi anni del XXI secolo un enorme effetto sui numeri riportati nel paragrafo precedente (essenzialmente il numero delle macchine, la superficie coltivata è rimasta costante, il numero degli addetti è solo leggermente diminuito). Quello che è fondamentalmente cambiato è il modo di lavorare degli addetti, con un maggiore rispetto della loro sicurezza e della loro salute, la riduzione della fatica, l incremento della qualità delle conoscenze che i medesimi devono avere per governare i processi produttivi, sulla base dei concetti della cosiddetta agricoltura di precisione. Inoltre, non bisogna dimenticare la nuova percezione che nella società si è andata formando riguardo al rapporto tra tecnologie produttive e difesa dell ambiente e del paesaggio, che ha portato da una parte alla definizione di vincoli legislativi (che hanno indirizzato l evoluzione delle macchine verso soluzioni a minore impatto ambientale in termini di produzione, dispersione ed emissioni di inquinanti) e dall altra al ricorso a forme di lavorazione in grado di mantenere e migliorare il paesaggio rurale difendendo la biodiversità. Anche le macchine agricole, così come tutto il sistema produttivo in generale, si sono evolute per soddisfare una serie di bisogni individuali a complessità crescente. Ettari/addetto in Italia 10,0 Ettari 8,0 6,0 4,0 2,9 3,1 1940 1960 2,0 0,0 Fig. 1.10. (a) Superficie dominata dal singolo trattore. (b) Addetti operanti per ogni singolo trattore. (c) Superficie dominata dal singolo addetto. Confronti tecnologici con altri settori produttivi Le evoluzioni tecnologiche avvenute nelle civiltà occidentali dalla rivoluzione industriale in poi possono essere anche sommariamente viste come il tentativo da parte dell uomo di creare agenti esecutori artificiali sempre più complessi, cui demandare i requisiti delle attività di controllo, cioè la parte più squisitamente intellettuale del lavoro, in coerenza con lo schema di Figura 1.11. In tutti i settori, agricoltura inclusa, lo sviluppo della meccanizzazione ha proprio comportato la sostituzione del lavoro umano mediante macchine. Con ciò intervenendo innanzitutto sui livelli (1) (Fatica) e (2) (Prontezza) di Figura 1.11, mediante dispositivi in grado di fornire, rispettivamente, potenza e rapidità di intervento attraverso opportuni dispositivi meccanici (motori, rotismi, regolatori meccanici). 01_Parte_Quinta_1.indd 10 3/29/18 11:25 AM
MECCANICA E MECCANIZZAZIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI AGRICOLI
VOLUME 2 - PARTE QUINTA