ECONOMIA E AGROSISTEMI

66 PARTE PRIMA - Richiami di economia generale Le differenze diventano ancora più sostanziali se cambiamo decisamente produzioni come nel caso di aziende frutticole, orticole o floricole. Ancora differente sarà il parco macchine di aziende che trasformano i prodotti aziendali e che dovranno prevedere tutta una serie di macchine aggiuntive per eseguire la trasformazione in azienda. Detto questo e in considerazione degli elevati costi di macchine e attrezzature agricole, a un imprenditore agricolo si aprono diverse scelte possibili, analizziamone tre: la prima è quella di acquistare tutto il parco macchine di cui necessita l azienda, in questo modo l imprenditore può sempre disporre di tutte le macchine, in qualsiasi momento del ciclo produttivo; la seconda ipotesi è quella di dotarsi di gran parte delle macchine necessarie e ricorrere all opera di contoterzisti per lavorazioni particolari. Questo è il caso di molte aziende cerealicole o foraggere che affidano generalmente le operazioni di raccolta a contoterzisti; l ultima ipotesi è opposta alla prima: si tratta cioè di ricorrere per tutte le operazioni del ciclo produttivo a servizi conto terzi o al noleggio di macchine al momento del bisogno. Ognuna di queste soluzioni proposte ha dei pro e dei contro, che devono essere attentamente valutati dall imprenditore in fase di progettazione aziendale. L ipotesi di ricorrere al noleggio o al servizio di terzisti è quella forse più comoda e all apparenza più semplice in quanto l imprenditore che la adotta non avrà a che fare con problemi legati alla manutenzione e al rimessaggio delle macchine. Tuttavia molte operazioni (anche semplici) da svolgere tempestivamente sulle colture potrebbero non essere garantite in pronto intervento al momento del bisogno, infatti il terzista potrebbe essere impegnato altrove e rimandare di giorni o settimane l intervento richiesto. L ipotesi mista, ovvero il ricorso al terzista solo per operazioni particolari, è generalmente la più utilizzata. In questo modo si delegano solo alcune operazioni particolari che possono non richiedere una velocità di esecuzione molto elevata. Questa situazione è quella che si riscontra frequentemente nelle aziende cerealicole che ricorrono annualmente a un contoterzista per effettuare la mietitrebbiatura. La prima ipotesi, invece, comporta notevoli investimenti economici per l acquisto delle macchine da utilizzare in azienda (magari solo per un periodo limitato dell anno) che risultano quindi un investimento molto oneroso e di difficile ritorno. indubbiamente di grande comodità possedere in azienda gran parte delle macchine da utilizzare nella produzione, tuttavia bisogna valutare tutte le conseguenze che questa scelta comporta. In caso di noleggio o ricorso al terzista, i costi si esauriscono con il pagamento della prestazione, mentre in caso di un parco macchine aziendale la situazione è molto diversa. Se il costo puro della macchina va ripartito annualmente con le quote di reintegrazione, l imprenditore che decide di possedere un proprio parco macchine dovrà prevedere anche i costi accessori non propri delle macchine, legati alla realizzazione (se non presente) di un locale di ricovero per le stesse (che comporterà costi aggiuntivi di manutenzione e reintegrazione) e di tutte quelle spese di manutenzione e assicurazione da sostenere annualmente per mantenere il capitale macchine in condizioni di efficienza al momento dell utilizzo. 09_P01_C02.indd 66 3/27/18 2:43 PM

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VOLUME 2