6 INTRODUZIONE Fino ad ora, lo sviluppo territoriale era concepito indipendentemente da considerazioni legate alla collocazione e alle caratteristiche del territorio e si credeva all esistenza di un unico modello di sviluppo economico e territoriale. Infatti lo spazio, sia politico-istituzionale che fisico, nell applicazione delle regole economiche non veniva tenuto in considerazione: era piuttosto visto come un semplice supporto dei processi di trasformazione. Oggi, invece, è entrato nell analisi economica con la finalità di comprendere come il territorio possa contribuire a favorire il miglioramento di un determinato contesto. Bisogna ricordare che i differenziali di crescita tra i Paesi sviluppati e Paesi in via di sviluppo si sono consolidati, mentre negli stessi Paesi sviluppati gli squilibri regionali permangono, sicché si assiste a una polarizzazione della ricchezza all interno delle aree ricche. Emergono, però, anche nuove realtà con forme organizzative basate sulle piccole/medie imprese e la nascita dei distretti industriali e dello sviluppo locale come nuove forze trainanti l economia. Si assiste a un evoluzione progressiva del sistema di sviluppo che negli anni Settanta del secolo scorso prese la forma del decentramento produttivo, negli anni Ottanta quella della diffusione territoriale della produzione e, infine, negli anni Novanta, del modello sistemico-reticolare in cui si hanno sistemi-reti di imprese (distretti, cluster industriali, sistemi locali e poli industriali) oppure imprese a rete (multinazionali). Tutto questo ha ispirato vari modelli di interpretazione che, in tutti i casi, hanno visto focalizzare l attenzione degli studiosi sulla dimensione territoriale dello sviluppo. In questo modo si è passati da un modello di sviluppo polarizzato dall alto al progressivo emergere del paradigma dello sviluppo dal basso, con la conseguente sottolineatura delle specificità locali del modello (o dei modelli) di sviluppo endogeno. PPROFONDIMENTO - Territorio e capacità competitiva nel marketing territoriale Il marketing territoriale ha l obiettivo di orientare una determinata offerta rispetto alla domanda, ha cioè la funzione di creare e sviluppare relazioni. Scopo del marketing territoriale è progettare una sintesi delle singole componenti dell offerta del territorio, rendendole tra loro sinergiche, coerenti e capaci di rafforzare la competitività. La concezione di territorio come un sistema di attori e di risorse, sede di attività e di relazioni, e guidato dal sistema di governo (Caroli, 2006) è centrale nell approccio innovativo del marketing territoriale, che abbandona la tradizionale visione statica delle analisi di settore a favore di un idea funzionale e dinamica di territorio, i cui con ni sono di volta in volta de niti in funzione degli obiettivi individuati dall analista. Oggi ha assunto una rilevante importanza la realtà territoriale di ecosistema esteso, che comprende risorse naturali, umane e socio-economiche. 07_Introduzione.indd 6 La dimensione paesaggistica, quella storico-culturale, socio-economica, istituzionale, organizzativa diventano in questo modo prospettive variegate per condurre analisi e progettazione. Anche la dimensione spaziale e quella temporale hanno assunto notevole rilevanza: il potenziale competitivo di una determinata area geogra ca, in quanto sistema territorio, più che dalla quantità dei singoli componenti, viene determinato dalla complementarità e capacità d integrazione reciproca delle componenti stesse. Le risorse che caratterizzano il sistema territorio e che ne determinano l attrattività possono avere natura materiale o immateriale. Le risorse materiali, quali ad esempio le caratteristiche geogra che, le infrastrutture, il patrimonio artistico e culturale sono facilmente individuabili e valorizzabili. 3/27/18 2:39 PM
ECONOMIA E AGROSISTEMI
VOLUME 2