ECONOMIA E AGROSISTEMI

42 PARTE PRIMA - Richiami di economia generale Figura 29 Esempio di funzionamento del Near eld communication (Nfc). Bitcoin una criptovaluta ideata nel 2009. Non si tratta di una moneta, ma di un mezzo di scambio altamente volatile che, a differenza delle valute tradizionali, non fa uso di un ente centrale, né di meccanismi nanziari. Il suo valore è determinato unicamente dalla domanda/offerta. Ogni utente che partecipa alla rete bitcoin possiede un portafoglio contenente un numero arbitrario di coppie di chiavi crittogra che. Le chiavi pubbliche (o indirizzi bitcoin), fungono da invio/ricezione dei pagamenti. Il possesso di bitcoin implica che un utente può spendere solo i bitcoin associati con uno speci co indirizzo. La corrispondente chiave privata serve per apporre la rma digitale nelle transazioni in modo da autorizzare al pagamento solo l utente proprietario di quella moneta. La rete veri ca la rma utilizzando la chiave pubblica. Rappresenta comunque un settore di investimento ad alto rischio. Per movimentazioni di importo modesto non è richiesto alcun codice di autorizzazione (Pin) che, invece, diventa necessario se si superano i 20-25 euro di spesa. Nel nostro Paese questo tipo di tecnologia si è diffusa con ritardo di un paio di anni rispetto ad altri Paesi, come ad esempio Stati Uniti e Francia, ma è prevedibile che questa nuova frontiera dell e-commerce consentirà in breve tempo anche a molti italiani di possedere un metodo di pagamento con cellulare che permetterà gli indubbi vantaggi di eliminare ad esempio le code alle casse dei supermercati, di avere meno contanti in tasca e di pagare il parcheggio dell automobile più rapidamente. Un altro sistema che si sta diffondendo è quello delle bitcoin, una valuta digitale crittografata, decentralizzata e disponibile per lo scambio virtuale (peer-to-peer). Le condizioni creditizie nel settore rurale Si de nisce credito l operazione che implica lo scambio di una prestazione attuale con la promessa di una futura. Nell economia moderna la branca dell economia creditizia tratta operazioni volte a ottenere un credito per nanziare attività gestionali. Il credito si distingue in: credito alla produzione, destinato alle imprese che si finanziano oltre che con il proprio capitale anche con quello di terzi; credito al consumo, destinato ai consumatori finali. Nelle imprese agricole il credito è un termine riferito al sistema di credito agevolato che dagli anni 90 del secolo scorso in poi ha subito diverse modifiche. Inizialmente era regolato dalla Legge n. 1760/1928, successivamente dalla Legge n. 817/1971, poi dalla Legge n. 153/1975 fino ad arrivare al D.lgs. n. 385/1993, chiamato anche Testo Unico Bancario, che offre la possibilità agli istituti di credito di investire in agricoltura. La richiesta di finanziamento da parte degli imprenditori è finalizzata sia allo sviluppo delle attività agricole e zootecniche, sia a quelle che da esse derivano. a b Figura 30 L imprenditore agrario può attuare progetti di riquali cazione aziendale richiedendo nanziamenti con il sistema del credito agevolato, che può essere utilizzato per investire in trattamenti colturali (a) (credito di esercizio), oppure per ammodernamenti, ad esempio dell impianto irriguo (b) (credito di miglioramento). 08_P01_C01.indd 42 3/27/18 2:41 PM

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VOLUME 2