ECONOMIA E AGROSISTEMI

28 PARTE PRIMA - Richiami di economia generale Figura 14 I prodotti agricoli sono beni deperibili. Va inoltre ricordato che la produzione di beni agricoli è soggetta a un alto rischio d impresa rispetto, ad esempio, alla produzione industriale, non solo per quanto detto finora, ma anche perché spesso è esposta alle avversità del clima da cui non è sempre possibile tutelarsi, se non a prezzo di enormi costi di investimento (ad esempio le colture protette). Inoltre, i prodotti agricoli sono solitamente beni deperibili che possono essere stoccati per periodi di tempo limitato (Fig. 14) e questo fa sì, ancora una volta, che debbano essere scambiati nel più breve tempo possibile, rendendo l offerta molto debole. Ne consegue che si tratta di un mercato molto instabile, soggetto a costanti variazioni di quantità richieste e offerte, con conseguenti variazioni di prezzo. Per tutte queste caratteristiche, esiste una vera e propria borsa merci che regola il prezzo di questi prodotti; essa si trova solitamente presso le Camere di Commercio provinciali e tutte le settimane pubblica i bollettini con i prezzi dei prodotti che vengono scambiati. A livello locale, va ricordato che i singoli produttori (soprattutto se piccoli imprenditori privi di impianti di stoccaggio), hanno perso il potere di far variare il prezzo di mercato variando la quantità offerta. Infatti, in un commercio globalizzato, il prezzo dei prodotti agricoli è sempre più regolato dalle grandi multinazionali che commerciano e spostano in ogni parte del mondo grandi quantitativi di prodotti agricoli e influiscono sui mercati locali facendo variare i prezzi a loro piacimento. Un azienda consapevole di questi limiti, se vuole influire sul prezzo di mercato dei propri prodotti, dovrà cercare di differenziarsi dalla massa, puntando sulla qualità del prodotto o su prodotti marginali o di nicchia, che non possono trovarsi a livello mondiale e quindi renderanno più competitiva l azienda sul mercato. Nuovi orientamenti dei mercati agricoli GLOSSARY Borsa merci Commodity Exchange 08_P01_C01.indd 28 La politica di internazionalizzazione attuata negli ultimi decenni ha rischiato di estraniare il consumatore dalla provenienza, dalla stagionalità e dalla qualità dei prodotti, penalizzando così sempre di più il delicato settore agricolo che fin dall antichità rappresenta la risorsa principale di qualunque territorio. L economia agricola degli ultimi anni ha incentivato una produzione orientata al vendere in qualunque stagione, senza valutarne le conseguenze sul piano sociale e sull ambiente. Le regole della globalizzazione hanno cosi alzato le soglie dell inquinamento, allungato il percorso che i cibi devono compiere prima di arrivare sulle nostre tavole, non hanno tenuto conto del consumo delle risorse privilegiando, invece, il guadagno delle imprese più importanti. Il rapido sviluppo dei trasporti e il dinamico aumento dei flussi di informazione hanno reso possibile trasportare da un capo all altro del mondo quantità enormi di prodotti, restringendo le distanze che, a poco a poco, sono diventate sempre più brevi: questa è la politica della filiera lunga. Tuttavia, l accorciarsi delle distanze ha creato anche altri inconvenienti, come i problemi relativi alla salute dei consumatori e la mancanza della loro consapevolezza in merito alla stagionalità dei prodotti, che ha portato così a una svalutazione dei prodotti locali, anche a discapito della qualità. 3/27/18 2:40 PM

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VOLUME 2