2.1 L’azienda agraria e i suoi elementi

AZIENDA AGRARIA

elementi/componenti che la caratterizzano

CAPITALE FONDIARIO

(terra + investimenti)

CAPITALE DI ESERCIZIO O AGRARIO

LAVORO

ORGANIZZAZIONE


L'azienda agraria, dal punto di vista tecnico-economico, è la combinazione elementare dei fattori della produzione, dunque è un’unità tecnica costituita da beni organizzati dall’imprenditore, per mezzo di scelte coordinate, a fini produttivi. È il mezzo con cui l’impresa agraria realizza i suoi obiettivi.


La definizione economico-agraria di un'azienda, corrisponde sostanzialmente a quella giuridica indicata nell'art. 2555 del Codice Civile: “un complesso di beni organizzati dall'imprenditore per l'esercizio dell'impresa". È un insieme complesso di più capitali che si completano e sono necessari per l'ottenimento della produzione agricola.

Il capitale fondiario

Il capitale fondiario è costituito dall'insieme della terra e degli investimenti fissi su di essa effettuati.


La terra non va intesa come un bene naturale, nel senso stretto del termine, in quanto negli anni gli imprenditori hanno bonificato, dissodato, sistemato dal punto di vista idraulico-agrario, costruito argini e laghetti, fabbricati, strade poderali, piantato frutteti e, dunque, hanno impiegato somme di denaro che restano ancorate al bene naturale terra.

Per investimenti fissi si intendono tutti gli interventi effettuati sulla terra e che vanno a modificare la produttività e di conseguenza il suo valore. Per investimenti, quindi, si intendono le somme di denaro investite sul terreno a lungo termine. Ne sono un esempio le sistemazioni idraulico-agrarie, tutti i

fabbricati, gli ambienti protetti e le colture arboree poliennali (Fig. 2).

Quando si parla di capitale fondiario, si deve quindi intendere il bene naturale, con gli investimenti eseguiti su di esso, che va a costituire il fondo agrario e la base territoriale dell'azienda con la sua posizione astronomica e geografica, che determina il clima e i processi produttivi e gli ordinamenti colturali.

Al capitale fondiario fa riferimento la figura economica del proprietario, che percepisce quindi come compenso il Beneficio fondiario (Bf) ovvero l'interesse generato dal capitale terra.

Il capitale agrario (o di esercizio)

A differenza del capitale fondiario, il capitale agrario non è incorporato stabilmente alla terra, ma è mobile e al servizio di quello fondiario, senza il quale quest'ultimo non potrebbe funzionare, cioè è reso disponibile per la produzione.


Il capitale di esercizio (o agrario) è costituito da:

  • capitale di anticipazione;

  • capitale scorta.

Capitale di anticipazione

Questo capitale è dato dalle liquidità anticipate per l'acquisto dei mezzi tecnici e servizi (concimi, sementi, mangimi, diserbanti, noleggi, esperti, ecc.) (Fig. 3), necessari alle operazioni colturali, nell'intervallo di tempo fra l'impianto e la raccolta delle colture annuali o fra l'inizio vegetativo e la raccolta delle colture arboree.

Non va confuso con i prodotti di scorta (che vedremo in seguito), ma riguarda gli acquisti extra-aziendali effettuati al momento del bisogno. In alcuni casi, però, l'imprenditore deve necessariamente immagazzinare alcuni mezzi tecnici perché, se al momento del bisogno non fossero disponibili sul mercato, il loro mancato utilizzo potrebbe danneggiare la produzione (ad esempio l'uso tempestivo di fitofarmaci). D'altra parte, immagazzinare tali prodotti impone un investimento consistente con costi (interessi) apprezzabili.

Capitale scorta

Questo capitale si suddivide a sua volta in:

  • capitale scorte vive;

  • capitale scorte morte.

Il capitale scorte vive (o capitale bestiame) è rappresentato dal valore degli allevamenti. Questo valore è dato dalla somma del valore di ogni singolo capo allevato. Per calcolarlo, andrà rilevata la consistenza degli allevamenti aziendali accertando per ogni specie la/e razza/e allevate e il numero dei capi presenti per ogni fascia d'età. Questo perché il valore varia, oltre che con la razza, anche con l'età dell'animale. Si tratta di un capitale fisso che concorre all'ottenimento della produzione lorda vendibile.

Il capitale scorte morte è rappresentato dall'insieme del capitale macchine e attrezzature e dai prodotti di scorta.

Il capitale macchine e attrezzature è formato dall'insieme delle macchine e attrezzature presenti in azienda. Ne fanno parte, quindi, tutte le macchine motrici, operatrici e le attrezzature impiegate per l'ottenimento della produzione. Si definisce quindi come capitale fisso a corredo del fondo.

Per il rilievo di questo capitale si stila l'elenco di tutte le macchine presenti in azienda, riportando per ognuna tutte le caratteristiche tecniche necessarie. Con questi dati è possibile quindi determinarne il valore oggettivo.

I prodotti di scorta, sono dati da beni a fecondità semplice provenienti dalla produzione vendibile accantonata nei precedenti anni agrari e utilizzati come fattori produttivi nell'anno corrente. I prodotti di scorta non fanno parte del capitale di anticipazione perché provengono dalla stessa azienda e sono costituiti da: sementi, paglia, foraggi, farine, letame (sottratti alla vendita per essere impiegati nelle operazioni successive). Tali prodotti non devono essere confusi con i reimpieghi che sono realizzati e utilizzati nell'anno agrario corrente (non vengono accantonati). Fra questi prodotti rientrano parti delle produzioni non ancora vendute che sono momentaneamente giacenti nei magazzini aziendali.

Tabella 1 •


Nome del fattore Elementi da cui è composto
Persona economica che detiene il fattore
Costi per l’uso dei fattori o costi oggettivi
Compenso al fattore e alla
persona economica detti anche redditi elementari e
considerati costi soggettivi
o costi-reddito
Capitale fondiario Terra con i suoi investimenti fissi quali fabbricati, sistema idraulico agrario (SIA), piantagioni poliennali, ambienti protetti e impianti industriali
Proprietario Quota fondiaria in quanto la sua utilità si consuma gradualmente in più anni (Qf)
Beneficio fondiario (Bf)
Capitale di esercizio o agrario
Capitale di scorta composto da bestiame, macchine e attrezzature (strumenti di scorta) e prodotti di scorta
Capitalista Quote sul capitale scorta in quanto la sua utilità si consuma in più cicli produttivi (Qcs)
Interesse sul capitale scorta (Ics)

Capitale di anticipazione: è il capitale liquido necessario a sostenere le spese del processo produttivo durante l'anno per l'acquisto dei mezzi tecnici (concimi, sementi, fitofarmaci, acqua, ecc.)
Il prezzo pagato per l'acquisto delle materie prime in quanto la loro utilità è consumata in un solo impiego
Interesse sul capitale investito nelle prime anticipate fino al momento del raccolto (Ica)
Lavoro
Quantità di ore di lavoro per portare a termine tutti i processi produttivi attivati sia di tipo manuale che direttivo Lavoratore Salario e stipendi versati ai lavoratori per portare a termine i processi produttivi attivati
Salario (Sa) e/o Stipendio (St)
Organizzazione
Capacità imprenditoriali
Imprenditore
Profitto o Tornaconto (T)

Le figure economiche all’interno dell’azienda agraria

All'interno dell'azienda agraria si possono individuare più figure economiche e ognuna di queste può essere associata a una diversa persona fisica oppure, al contrario, possono essere riunite tutte in un unico soggetto.


Per comprendere il ruolo delle diverse persone economiche bisogna analizzarne il rapporto e le diverse funzioni svolte poiché è da questi aspetti che ne deriva la diversa configurazione dei redditi netti aziendali.

Come si può vedere dallo schema di figura 5 le figure presenti all'interno dell'azienda agraria sono rappresentate da:

  • imprenditore;

  • proprietario;

  • capitalista;

  • lavoratore.

Vediamo di seguito le caratteristiche di ciascuna figura economica.

Imprenditore

L'imprenditore agricolo è stato giuridicamente definito con la nuova formulazione dell'articolo 2135 del Codice Civile, introdotta dall'articolo 1, comma 1, del D.lgs. n. 228/2001.

In sostanza si tratta della principale figura economica, cui spetta l'organizzazione dei fattori produttivi per l'ottenimento del miglior risultato economico possibile. A questa figura economica (come a tutte le altre) spetta un compenso definito tornaconto (+/- T) che può essere positivo o negativo, in base all'andamento della gestione aziendale.


APPROFONDIMENTO - Definizione di imprenditore agricolo (D.lgs. n. 228/2001)

Comma 1 - È colui che esercita una delle seguenti attività: coltivazione del fondo, silvicoltura, allevamento di animali e attività connesse.

Per coltivazione del fondo, per silvicoltura, per allevamento di animali si intendono le attività dirette alla cura e allo sviluppo di un ciclo biologico o di una fase necessaria del ciclo stesso, di carattere vegetale o animale, che utilizzano o possono utilizzare il fondo, il bosco o le acque dolci salmastre o marine.

Si intendono comunque connesse le attività esercitate dal medesimo imprenditore agricolo dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione che abbiano come oggetto i prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco o dall'allevamento di animali, nonché alla fornitura di beni o servizi mediante l'utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell'azienda normalmente impiegate nell'attività agricola esercitata, ivi comprese le attività di valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale, ovvero di ricezione e ospitalità come definiti dalla legge.

Comma 2 - Si considerano imprenditori agricoli le cooperative di imprenditori agricoli e i loro consorzi quando utilizzano per lo svolgimento delle attività di cui all'articolo 2135 del Codice Civile come sostituto del comma 1 del presente articolo, prevalentemente prodotti dei soci ovvero forniscono prevalentemente ai soci beni e servizi diretti alla cura e allo sviluppo del ciclo biologico.

Proprietario

È colui che possiede o detiene la proprietà del fondo rustico (terra e investimenti). È un'altra delle figure indispensabili alla produzione e come tale riceve un compenso economico identificato con il Beneficio fondiario (Bf) ovvero l'interesse generato dal capitale fondiario. A differenza del tornaconto è indipendente dalla gestione ed è sempre positivo.

Capitalista

Con questa figura economica si identifica colui che fornisce il capitale circolante utile all'acquisto delle materie prime (anticipazione per l'annata agraria in corso e per quelle successive). Spesso questa figura è collegata ad altre figure economiche. Percepisce un compenso che è dato dagli interessi sul capitale di anticipazione e di scorta (Ica e Ics).

Lavoratore

Il lavoro è indispensabile all'interno dell'azienda agraria per l'ottenimento dei processi produttivi.

È possibile individuare due tipologie di lavoro:

  • lavoro manuale: effettuato dagli operai e prevede come compenso il salario;

  • lavoro intellettuale: effettuato dagli impiegati e prevede come compenso lo stipendio.

STOP E SINTESI

L’azienda agraria e i suoi elementi

Da che cosa è rappresentato il capitale fondiario?

È rappresentato dal capitate terra e da tutti gli investimenti su essa eseguiti.


Da che cosa è costituito il capitale agrario?

È costituito dalle scorte vive (bestiame), dalle scorte morte (macchine e attrezzature) e dal capitale di anticipazione.

Le figure economiche all’interno dell’azienda agraria

Chi è l’imprenditore agricolo?

È colui che esercita l'attività di coltivazione del fondo, silvicoltura, allevamento di animali e attività


STOP AND SUMMARY

The farm and its elements

What is the land capital?

It the sum of the land assets and all the investments made on it.


What is the agricultural capital?

It is composed of live stocks lanimalsì, dead stocks (machinery and equipment) and advance capital.

The economic figures on a farm

Who is the agricultural entrepreneur?

He/she is the person whose duty is to cultivate the soil, raise livestock, grow forests and carry out all the related activities.

connesse.

ECONOMIA E AGROSISTEMI
ECONOMIA E AGROSISTEMI
VOLUME 2