2.2 L’analisi costi-benefici
La tecnica ACB
L’▶analisi costi-benefici (ACB) risponde all'esigenza dell'esecutore pubblico di munirsi di un metodo di lavoro che giustifichi il suo intervento. Per questo la tecnica ACB è stata introdotta in Italia dal FIO (Fondo Investimenti Occupazione) nel 1988.
La tecnica ACB definisce e misura i costi e i benefici sociali di progetti alternativi, sia privati che pubblici, al fine di valutare il progetto più vantaggioso secondo dati criteri, quindi aiuta nelle decisioni relative a progetti che coinvolgono, in particolare, le risorse pubbliche (aria, acqua, bellezze naturali e artistiche) alle quali il mercato non è in grado di attribuire un prezzo e, dunque, stima a priori le grandezze che il mercato non è in grado di misurare automaticamente.
Lo strumento comprende tre tipologie:
-
finanziaria: è una prassi privatistico-imprenditoriale che valuta se il profitto atteso è in grado di giustificare l'investimento;
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economica: viene utilizzata per lo studio del progetto dal punto di vista della collettività; l'obiettivo, infatti, è quello di massimizzare il benessere sociale con l'utilizzo di prezzi efficienti;
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sociale: è un approccio di carattere pubblico con l'obiettivo di ridistribuire la ricchezza.
In tutti i casi, i costi e i benefici dei progetti vengono prima definiti e valutati e poi messi a confronto. La procedura di analisi consiste, infatti, nel confrontare la quantità di denaro spesa per l'investimento e le quantità di denaro generate dall'investimento stesso nell'arco della sua vita utile.
Il confronto deve essere effettuato con l'uso di coefficienti che attualizzino il valore del denaro (costi e ricavi) in funzione della diversa disponibilità nel tempo. Si supponga, ad esempio, che un investimento eseguito oggi, dia origine, negli anni futuri, a una serie di flussi monetari, sia positivi che negativi prodotti nei vari anni di durata dell'investimento. Per operare il confronto si dovranno attualizzare tali benefici, partendo dall'anno in cui si renderanno disponibili, per mezzo del relativo coefficiente di anticipazione o attualizzazione (1/qn). Naturalmente il risultato dell'attualizzazione dei valori dipenderà anche dalla scelta del saggio (r). Quindi una valutazione negativa con un certo saggio (r) può trasformarsi in positiva con un altro e viceversa. Resta inteso che la scelta del saggio (r) dipende molto dalle scelte di politica economica e, in genere, per i progetti europei viene fissato al 5%.
La somma attualizzata dei benefici viene detta Valore Attuale (VA). Se al VA togliamo il valore dell'investimento (attualizzato) otteniamo il Valore Attuale Netto (VAN). Se il VAN è positivo conferma la convenienza a investire. Se vi sono più alternative, la scelta andrà all'investimento con il VAN più elevato. Nel caso di un VAN negativo i benefici attualizzati non compenserebbero l'investimento iniziale che li ha generati e quindi l'investimento non risulta fattibile. Un altro indicatore utilizzabile è il tasso si rendimento interno (TRI) o saggio di rendimento interno (SRI) che rappresenta il saggio che rende uguali il valore attualizzato dei flussi di cassa in entrata e il valore attualizzato dei flussi in uscita, in base alle date in cui questi avvengono. Consiste quindi nel calcolare il saggio di sconto che rende uguale a zero il VAN. Si configura come la stima della redditività del capitale investito. Se il TRI supera il tasso di attualizzazione di riferimento, il progetto si può ritenere conveniente. Nel caso di progetti finanziati, la convenienza all'esecuzione dell'opera si ha quando il TRI supera il saggio del finanziamento. Nel caso poi di alternative di finanziamento si dovrebbe scegliere il progetto con TRI più elevato.
Si riporta un esempio a chiarimento della tipologia finanziaria.
Esempio
Si calcoli il tasso di rendimento interno (TRI) di un investimento che ha impegnato, in 4 anni di lavori, i costi diretti riportati nel grafico sottostante, con vantaggi già al 2°, 3° e 4° anno. A partire dalla fine del 5° anno vi saranno benefici pari all'incremento di reddito (3.000 € annui) per 25 anni.

Calcolo del costo e dei benefici attualizzati per la l'analisi del TRI dell'investimento per r = 0,01:
Costo attualizzato = 20.000 + 5.000 x 1/q - 1.000 x q2 - 1/r x q2 x 1/q - 2.000 x1/q4 = 21.100 €
Benefici attualizzati = 3.000 x q25 - 1/rq25 x 1/q4 = 63.500 €
Rapporto benefici/costi
Questo importante parametro consiste nel dividere i benefici per i costi. In questo modo, risulta ammissibile ogni progetto per il quale il rapporto è positivo e nel confronto è preferito il progetto che fornisce il rapporto più elevato.
Utilizzando i dati dell'esercizio precedente rapportiamo:
63.500 € di benefici/21.100 € di costi = 3,00 €
Il rapporto è positivo, quindi il progetto risulta ammissibile. Se vi fossero alternative basterebbe osservare il valore dei rapporti e scegliere di conseguenza.
Tempo di ritorno
Un'altra possibilità di indagine è data dal ▶tempo di ritorno del capitale investito, dato dal rapporto fra il costo iniziale dell'investimento e l'incremento di reddito generato dallo stesso investimento.
Utilizzando ancora l'esempio sopra riportato avremo:
Costo iniziale dell'opera 21.100 €/Incremento di reddito annuo 3.000 € = 7,03 anni
Si recupera il capitale praticamente in 7 anni e, sapendo che l'investimento avrà una durata di 25 anni, tale parametro conferma la fattibilità dell'opera.
Tabella 1 • Esempio sintetico di ACB in campo privatistico-imprenditoriale analizzato attraverso un confronto fra investimenti alternativi, al fine di stabilire la convenienza a eseguire una scelta.
Parametri |
Impianto irriguo |
Pescheto |
Trattrice |
Piano di sviluppo aziendale (PSA) |
C0 (acquisto o costo iniziale) |
75.000 |
35.000 |
48.000 |
158.000 |
Incremento di reddito lordo annuo (bn) |
7.177 |
6.880 |
7.620 |
21.677 |
Durata investimento (anni) |
25 |
8 |
10 |
14,33 |
Saggio (r) |
0,05 |
0,05 |
0,05 |
|
Coefficiente accumulazione iniziale |
q25/rq25(14,093) |
q8/rq8(6,463) |
q10/rq10 (7,721) |
|
Valore attuale degli incrementi annui (B0) |
101.145 |
44.465 |
58.834 |
204.444 |
Valore attuale costi (C0) |
75.000 |
35.000 |
48.000 |
158.000 |
Valore attuale benefici netti (VAN) |
26.145 |
9.465 |
10.834 |
46.444 |
Rapporto B0/ C0 |
1,35 |
1,27 |
1,22 |
1,29 |
TRI (ro) |
8,25% |
11,5% |
9,42% |
10,00% |
Tempo di ritorno o di recupero C0/bn |
10,45 |
5,08 |
6,30 |
7,29 |
Sulla base dell'analisi riportata in tabella 1, risulta evidente che la scelta, innanzitutto, cade sull'impianto irriguo in quanto il VAN, il tempo di ritorno e il rapporto B0/C0 rappresentano i parametri migliori in assoluto. Segue poi l'investimento nel pescheto e quello nella trattrice. Avendo a disposizione il capitale per tutti i progetti analizzati (158.000 €) risulta anche conveniente l'investimento nei tre progetti, in quanto tutti i parametri sono positivi (vedi colonna del piano di sviluppo aziendale).
Prezzi ombra
Nell’analisi finanziaria si utilizzano i prezzi di mercato, ma nell’approccio economico e sociale, utilizzato nel settore pubblico, alcuni parametri non hanno un prezzo di mercato, come ad esempio gli indicatori ambientali: sono quindi impiegati i ▶prezzi ombra, che in pratica corrispondono ai costi derivati dal danno a una risorsa ambientale, dunque una perdita di beneficio.
Un semplice esempio può essere dato da un elemento inquinante presente nell'aria che danneggia i monumenti in marmo. La maggior spesa di manutenzione dovuta all'inquinante è da considerarsi un prezzo ombra. In questa circostanza, la prassi diretta con gli indicatori VAN, TRI, B0/C0 e tempo di ritorno viene integrata o sostituita dalla prassi indiretta.
La valutazione e la definizione dei benefici e dei costi deve tener conto della distinzione in primari e secondari. I primi sono valori che scaturiscono dai risultati diretti del progetto (progettazione, gestione/manutenzione ed entrate date dall'esercizio di un servizio o della vendita di beni).
I costi secondari (o indiretti) sono invece quelli a carico di soggetti diversi dai realizzatori o gestori dell'opera, come ad esempio quelli relativi a opere collaterali all'intervento, ma indispensabili alla funzionalità dell'opera, quelli connessi alle attività economiche indotte, quelli esterni al mercato (le esternalità), non sempre facilmente riconoscibili e stimabili, come ad esempio gli effetti sull'ambiente. I benefici indiretti sono quelli goduti dalla collettività per la realizzazione e gestione dell'opera.
Possiamo anche ricordare i costi e benefici intangibili, quali l'incremento dell'aspettativa di vita, il miglioramento del benessere e della qualità ambientale, entità astratte non sempre individuabili.
Relativamente ai parametri ricordiamo:
-
la valutazione contingente, con cui le persone di una comunità interessate a un dato progetto devono attribuire (tramite questionari, interviste o altro) un valore a quel dato bene ambientale impattato dal progetto sulla base di un'ipotetica situazione di mercato. In questa categoria di indagini possono anche rientrare le tecniche della disponibilità a pagare (willingness to pay) e quella della disponibilità ad accettare (willingness to accept) che si basano sull'ipotesi di quanto un consumatore sia disposto a pagare di un certo bene X per avere un'unità in più di un altro bene Y, o comunque quanto è disposto ad accettare a compensazione di X per evitare il danno a Y;
-
l'analisi del comportamento: si valuta mediante l'utilizzo di alcuni parametri quali:
a) il costo di viaggio che permette di valutare il valore di un dato bene ambientale (ad esempio un parco pubblico) calcolandolo in base a quanto un individuo sia disposto a spendere per raggiungerlo e frequentarlo;
b) il prezzo edonimetrico (o edonico), rappresenta un valore economico che si basa su un insieme di elementi non stimabili separatamente. Ad esempio il prezzo di un immobile è molto condizionato dalla posizione nel suo contesto abitativo, dall'età, dalla vicinanza ai servizi, ecc. Questi elementi possono essere valutati economicamente con un'attenta analisi di mercato in modo congiunto; -
la valutazione basata sui danni (costo opportunità), si fonda sulla sostituibilità di un bene con un altro in relazione a un dato scopo, come ad esempio un investimento alternativo di capitali.
STOP E SINTESI
L’analisi costi-benefici
A che cosa serve la tecnica ACB?
A misurare costi e benefici sociali di progetti alternativi, sia privati che pubblici, per valutare quello più vantaggioso, soprattutto per le risorse pubbliche che non hanno un prezzo di mercato.
Il rapporto benefici/costi per che cosa viene utilizzato?
Consiste nel dividere i benefici per i costi e viene utilizzato per valutare progetti nei quali questo rapporto è positivo.
Come si calcola il tempo di ritorno?
Con il rapporto fra il costo iniziale dell'investimento e l'incremento di reddito dato dallo stesso investimento.
Perché vengono utilizzati i prezzi ombra?
Alcuni parametri non hanno un prezzo di mercato, vanno quindi impiegati i prezzi ombra che corrispondono ai costi derivati dal danno a una risorsa ambientale, dunque una perdita di beneficio.
STOP AND SUMMARY
Costs-benefits analysis
What is the ratio benefit/cost used for?
How is the time to recovery calculated?
Why are shadow prices used?
ECONOMIA E AGROSISTEMI
VOLUME 2