effettuate tramite
Studi di impatto ambientale
la stima si basa sul
Valore di uso sociale
Valore di uso complesso
Valore economico totale
effettuate tramite
Studi di impatto ambientale
la stima si basa sul
Valore di uso sociale
Valore di uso complesso
Valore economico totale
L'▶estimo ambientale rientra nelle valutazioni del macroestimo e tratta beni sui quali non sussistono diritti individuali, quindi beni che non possono essere stimati tramite valori tradizionali perché sono unici, non facilmente comparabili e spesso tutelati. Essi quindi necessitano di uno specifico criterio di stima: il ▶valore d’uso sociale, che consiste nel valore monetario attribuito al beneficio che i cittadini traggono dall'esistenza del bene pubblico considerato.
L'applicazione di questo criterio prevede che il ▶bene pubblico abbia le seguenti caratteristiche:
non ci siano su di esso diritti di proprietà, dunque che non sussistano rivalità fra i soggetti che traggono utilità dal bene pubblico;
sia presente una limitata escludibilità, in quanto non esistono metodi per razionalizzare o controllarne il consumo;
il bene deve essere indivisibile, non deve cioè essere possibile un suo frazionamento a uso individuale (il mare, ad esempio, non è divisibile);
deve avere una illimitatezza nell'uso (ad esempio l'utilizzo di una zona a verde nel centro cittadino);
non può essere alienabile e, dunque, non è cedibile a privati.
Oltre al valore d'uso sociale, per i beni pubblici si può utilizzare:
il valore sociale complesso, che si basa sul fatto che l'economia tradizionale non è in grado di esprimere valori sui beni pubblici ricorrendo alle misure monetarie classiche (prezzo e costo);
il valore economico totale, che è pari alla somma dei valori d'uso e di non uso di un bene pubblico.
Occupandosi di un bene pubblico, il perito è costretto a simulare un mercato che permetta di stabilire quale somma una collettività sia disposta a pagare per non rinunciare al servizio offerto da quel dato bene pubblico, oppure quale sia la somma che la stessa collettività sia propensa ad accettare per rinunciarvi.
Questo criterio viene definito della disponibilità a pagare (DAP) o ad accettare (DAA), e può essere effettuato utilizzando procedure monetarie (stima del costo di viaggio, stima del costo opportunità, valutazione di contingenza, stima del prezzo edonistico, stima del danno mancato) e non monetarie. Alle procedure non monetarie si ricorre quando si deve ricercare l'importanza del bene dal punto di vista sociale, oppure determinare la sua importanza ambientale. La valutazione viene eseguita attribuendo un punteggio che emerge dalla somma di singoli punteggi assegnati al bene, in base a diversi criteri di stima, ovvero ad appositi parametri scelti dal perito, al fine di valutare quella data qualità ambientale come, ad esempio, presenza di servizi pubblici o salubrità. A ciascun parametro deve essere attribuito un punteggio da 1 a 6:
1 = scadente;
2 = sufficiente;
3 = buono;
4 = molto buono;
5 = eccellente;
6 = eccezionale.
Al termine dell'assegnazione dei punteggi, si sommano i voti di ciascun parametro e si ottiene la valutazione di quel dato ambiente.
L'estimo ambientale si occupa anche della valutazione di piani e progetti pubblici in quanto con il progetto tecnico si devono presentare anche le analisi economiche e gli studi di compatibilità ambientale per stabilire il giudizio di fattibilità dell'opera. La procedura, di carattere monetario, corrisponde all'analisi costi-benefici (ACB), mentre quella non monetaria è rappresentata dalla ▶Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) che riguarda sia opere pubbliche che private.
APPROFONDIMENTO - Evoluzione storica delle norme di Valutazione di Impatto Ambientale
Indichiamo di seguito le principali norme europee relative alla VIA:
Direttiva CE n. 337/1985: applicata alla valutazione di progetti pubblici e privati che possono avere un impatto ambientale importante. Individua e valuta, per ciascun caso particolare, gli effetti diretti e indiretti sui seguenti fattori: l'uomo, la fauna e la flora; il suolo, l'acqua, l'aria, il clima e il paesaggio; l'interazione tra i fattori di cui al primo e secondo punto; i beni materiali e il patrimonio culturale.
DPCM n. 377/1988, Norme tecniche per la redazione degli studi di impatto ambientale e la formulazione del giudizio di compatibilità: individua, in particolare, alcune categorie di opere da sottoporre a VIA.
D.lgs. n. 152/2006: detto "Codice dell'ambiente", è un Testo unico finalizzato al riordino, coordinamento e integrazione della legislazione italiana in materia di ambiente, allo scopo di aderire alle direttive europee. È stato poi integrato dal D.lgs. n. 4/2008, con il quale sono introdotti lo sviluppo sostenibile, la gestione dei rifiuti, le ammende economiche a chi inquina, la prevenzione e la precauzione. Ulteriori aggiornamenti sono in seguito stati forniti dal D.lgs. n. 128/2010.
Questa procedura intende individuare le conseguenze (positive e/o negative) che l'intervento pubblico può portare a un contesto ambientale, per mezzo dello Studio di Impatto Ambientale (SIA) che deve essere effettuato da parte del committente dell'opera.
Le analisi da effettuare in uno ▶Studio di Impatto Ambientale (SIA) sono:
valutazione preliminare, in cui va costruito un quadro di riferimento normativo e istituzionale, per definire la qualità dell'ambiente dal punto di vista fisico, economico, sociale e delle risorse esistenti;
devono poi essere evidenziate le capacità di carico ambientale con le relative sensibilità e criticità;
si individuano poi procedure e parametri con lo screening del progetto;
si procede poi all'identificazione delle alternative da considerare nella valutazione delle principali reazioni di impatto scoping;
infine, vengono selezionate le metodologie di valutazione degli interventi specifici e si definiscono i criteri di redazione.
APPROFONDIMENTO - Esempio di procedura di Valutazione di Impatto Ambientale
Sono stati depositati sul Burert (Bollettino ufficiale della Regione Emilia Romagna) gli elaborati del progetto di "Potenziamento del sistema Tangenziale di Bologna - Interventi di completamento della rete viaria di adduzione - Intermedia di Pianura" che interesserà i Comuni di Bologna, Sala Bolognese, Calderara di Reno, Castel Maggiore, Granarolo dell'Emilia e Castenaso.
Il progetto prevede la realizzazione della strada denominata "Intermedia di Pianura", di interesse provinciale, ad andamento est-ovest, compresa fra la S.P. 3 "Trasversale di Pianura" e il sistema Tangenziale di Bologna per collegare alcune delle principali zone industriali della Provincia di Bologna, la cui realizzazione è prevista nell'ambito dell'accordo sottoscritto nel 2016 tra il Ministero dei Trasporti, la Regione Emilia Romagna, la Città Metropolitana di Bologna, il Comune di Bologna e Autostrade per l'Italia, ed è assoggettata a procedura di Valutazione di Impatto Ambientale.
I soggetti interessati possono prendere visione degli elaborati nel sito web della Regione Emilia Romagna (https://serviziambiente.regione.emilia-romagna.it/ viavas) e dal sito web del Comune di Granarolo Emilia. In alternativa presso le seguenti sedi:
Regione Emilia-Romagna - Servizio Valutazione Impatto e Promozione Sostenibilità Ambientale - Viale della Fiera 8, Bologna;
Comune di Granarolo dell'Emilia - Area Pianificazione e Gestione del Territorio - Via S. Donato n. 199 (previo appuntamento telefonico);
Città Metropolitana di Bologna;
Comuni di Bologna, Sala Bolognese, Calderara di Reno, Castel Maggiore, Castenaso.
Entro il termine di 60 giorni (a partire dal 22 marzo 2017), chiunque può presentare osservazioni all'Autorità competente della Regione Emilia-Romagna, al seguente indirizzo di posta elettronica certificata: vipsa@postacert.regione.emilia-romagna.it.
Le osservazioni vanno presentate anche alla struttura per le autorizzazioni e concessioni dell'ARPAE al seguente indirizzo di posta elettronica certificata: aoobo@cert.arpa.emr.it.
Il procedimento di VIA comprende la concessione di occupazione di aree demaniali ai sensi del RD 523/1904 e s.m.i. L'approvazione del progetto definitivo costituirà una variante agli strumenti urbanistici dei Comuni di Bologna, Sala Bolognese, Calderara di Reno, Castel Maggiore, Granarolo dell'Emilia e Castenaso.
Relativamente alle metodologie di valutazione, gli strumenti più usati sono le check-list, che consistono in elenchi sui quali vengono annotati i fattori naturali, sociali ed economici suscettibili di impatto.
Queste check-list possono essere:
descrittive, costituite cioè da un elenco di fattori ambientali per i quali vengono individuati i dati richiesti e le tecniche utilizzabili per la valutazione degli impatti; ma anche questionari, con cui, in fase preliminare, è possibile una valutazione del livello di intensità dei potenziali impatti di un progetto;
scaling lists, in cui si classificano gli impatti basandosi sull'attribuzione di valori che, per ciascun fattore ambientale considerato, indicano la loro intensità. Sono adatte per determinare i diversi livelli di impatto per le varie ipotesi progettuali e, quindi, per ottenere una valutazione preliminare delle alternative;
scaling-weighting lists, costituite da elenchi di parametri ambientali scelti in relazione a vari campi di attività, ai quali sono attribuiti valori di importanza relativa. La quantificazione degli impatti, per ogni alternativa di progetto, viene eseguita moltiplicando i livelli di qualità ambientale per i pesi attribuiti a ogni parametro.
Tabella 1 • Esempio di check-list con risposte a punteggio.
n° |
Domande |
Livello |
Punteggio |
1 |
Il progetto produce reflui |
SI |
10 |
2 |
I servizi locali (strade, sanità, |
SI |
10 |
3 |
Quale sarà l'estensione |
ALTO > 10 ha |
10 |
(...) |
(...) |
(...) |
(...) |
12 |
Quale dovrà essere il costo |
ALTO > di 1.000.000 € MEDIO >300.000 ma < a 1.000.000 di €
BASSO < di 300.000 €
|
10 |
A questa prima fase valutativa segue quella più specificamente descrittiva, nella quale si identificano le ragioni dell'iniziativa, si evidenzia l'inquadramento normativo, si identificano, descrivono e valutano gli impatti e, infine, si considerano le alternative.
Segue una terza fase, tipicamente di individuazione e stima degli impatti, nella quale si costruiscono le matrici che consentono una valutazione qualitativa di impatto ambientale. Queste matrici sono costituite da tabulati a doppia entrata che riportano su un asse l'elenco delle attività impattanti in un ambiente, e sull'altro asse i loro effetti di tipo ecologico, fisico-chimico e sociale. Nelle caselle di intersezione si possono leggere i valori numerici (positivi o negativi) secondo una scala di valori che, in genere, va da 1 a 10. Il lavoro può essere eseguito anche con il metodo dell'overlay mapping o sovrapposizione di carte tematiche, che si basa sulla sovrapposizione di cartografie tematiche di sintesi che, per ogni elemento ambientale valutabile, contengono una legenda relativa a zone più o meno sensibili o critiche. La sovrapposizione di tutti i tematismi interessanti per il territorio in questione costituirà la carta della compatibilità/incompatibilità sulla quale valutare la localizzazione di un intervento.
Infine, con la quarta fase di valutazione viene definita una scala per valutare gli impatti stimati, che può essere in:
simboli (o valutazioni qualitative), in questo caso gli impatti vengono valutati utilizzando diverse modalità (alto, medio, basso, positivo, negativo, ecc.);
numeri, attraversi i quali i risultati vengono trasformati in numeri ed esposti usando una scala convenzionale, ad esempio da 0 a 10 oppure da 0 a 1 o ancora con valori negativi o positivi;
valori crescenti o decrescenti delle varie alternative.
Di che cosa si occupa l’estimo ambientale?
Di beni pubblici sui quali non sussistono diritti individuali e per i quali il criterio di stima è il valore d'uso sociale, che consiste nel valore monetario attribuito al beneficio che i cittadini traggono dall'esistenza del bene pubblico considerato.
Che cos’è la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA)?
Consiste nell'individuare le conseguenze (positive e/o negative) che un intervento pubblico può determinare in un contesto ambientale, per mezzo dello Studio di Impatto Ambientale (SIA) che deve essere realizzato da parte del committente dell'opera.
I metodi di valutazione, più usati sono le check-lists.
ECONOMIA E AGROSISTEMI
VOLUME 2