4.3 Valutazione di servitù prediali

SERVITÙ PREDIALI
Fanno parte dei diritti reali sulla cosa altrui

SERVITÙ PER ACQUEDOTTO COATTIVO 

(art. 1033 Codice Civile)
Permanente

Temporanea

SERVITÙ PER ELETTRODOTTO COATTIVO

(Testo Unico n. 1775/1933, art. 121 e 122)
Solo permanente

SERVITÙ PER METANODOTTO COATTIVO

Permanente

Volontaria

SERVITÙ PER PASSAGGIO COATTIVO

Permanente

Le servitù fanno parte dei diritti reali (il termine "reali" deriva dal latino res e significa "cosa") rientrano quindi nei diritti sulle cose e più propriamente nei diritti reali sulla cosa altrui che comprendono, appunto, le servitù prediali, le servitù personali, l'enfiteusi e la superficie.

Dal punto di vista estimativo le indennità di servitù sono stabilite attraverso le servitù prediali (dal latino praedium che significa "fondo") che consistono, come stabilito dall'art. 1027 del Codice Civile, "nel peso imposto sopra un fondo per l'utilità di un altro fondo appartenente a diverso proprietario".


In tale rapporto legale vi sono due fondi, uno è detto servente, sul quale è imposta la servitù, l'altro è detto dominante ed è quello che trae l'utilità. Ci sono due tipi di servitù:

  1. volontarie, attivate per libera volontà delle parti;

  2. coattive, rese obbligatorie in virtù di legge, nelle quali il proprietario del fondo servente ha diritto a un indennizzo, stabilito per legge, per compensare il peso sofferto.

La servitù si può estinguere per confusione, quando i due fondi (servente e dominante) diventano di un unico proprietario oppure per prescrizione, quando la servitù non viene utilizzata in modo continuo per almeno 20 anni.

Vediamo di seguito il calcolo dell'indennizzo di alcune servitù.

Ricerca dell’indennità per acquedotto coattivo

La materia è regolata dall'art. 1033 e seguenti del Codice Civile: "il proprietario è tenuto a dare il passaggio attraverso i suoi fondi alle acque di ogni specie che si vogliono condurre da parte di chi ha, anche solo temporaneamente, il diritto di utilizzarle per i bisogni della vita o per gli usi agrari e industriali".


Tale servitù può essere permanente oppure temporanea (per non più di nove anni), può essere resa permanente facendone richiesta prima dello scadere del nono anno.

Il passaggio delle acque può essere inteso anche come acque di scarico, in questo caso si parla di scarico coatto, regolato con la stessa disciplina dell'acquedotto. Per determinare l'indennità (I) del fondo servente si possono presentare due casi:

1. che si debba costruire ex novo, sul fondo servente, una condotta interrata o un canale a cielo aperto completamente a spese del fondo dominante. In questo caso l'indennizzo sarà calcolato come segue:

  • per l'acquedotto a cielo aperto (Fig. 9): l'indennità (I) permanente è data dal valore della superficie da occupare (V1) senza detrazione delle imposte (in quanto la servitù non cambia la proprietà, che quindi paga le imposte anche sulla superficie non più utilizzabile), che devono essere capitalizzate (Imp/r) per trovare il loro valore, più la metà del valore del terreno (V2) - senza detrazione delle imposte - destinato al deposito dei materiali di scavo e successiva manutenzione, più la distruzione del valore di soprassuolo annuo (Vssa) ed eventualmente poliennale (Vssp) durante l'esecuzione dei lavori di costruzione del canale; più i danni (D) derivanti dalla separazione in due parti del fondo (che comporta un aumento di spese gestionali), dall'esubero del capitale di esercizio (si pagano quote ed interessi in eccesso su di un capitale che non più dimensionato alla superficie aziendale). In sintesi avremo:

Iart. 1.038 CC = (V1 + Imp/r) + 1/2 (V2 + Imp/r) + Vssa + Vssp + D

  • per l'acquedotto interrato: si presenta la stessa situazione, ma essendo una tubazione interrata, diminuisce il valore dell'area destinata al deposito delle materie estratte (Fig. 8). In sintesi avremo:

Iart. 1.038 CC = V1 + Imp/r + 1/4 (V2 + Imp/r) + Vssa + Vssp + D


Quando la servitù è richiesta per un periodo non superiore a nove anni si ha una servitù temporanea e l'indennità, calcolata come sopra, è ridotta alla metà.

Prima della scadenza del nono anno il fondo dominante può chiedere la servitù permanente: in questo caso deve pagare l'altra metà dell'indennizzo.

Esercizio applicativo

Stabilire l'indennità di un fondo servente interessato da servitù coatta di acquedotto a cielo aperto. Al sopralluogo il perito ha rilevato quanto segue:

  • il fondo servente è ordinariamente in affitto con canone annuo di 2.850 € da pagarsi in due rate semestrali anticipate;

  • le imposte pagate per ICI, IRE, CC ogni anno ammontano a 716 €;

  • il valore dei fabbricati è di 30.980 €;

  • il fondo ha un'ampiezza di 20 ha, con ordinamento annuale;

  • l'imprenditore è affittuario lavoratore;

  • la data di asservimento è il 20 aprile;

  • il valore iniziale del parco macchine è di 119.330 €.


Figura 9 • Fondo servente interessato da servitù coatta di acquedotto a cielo aperto.


Di seguito si riporta la sintesi dell'indennizzo con le voci da calcolare.

Iart. 1.038 Cod. Civ. = V1 + Imp/r + 1/2 (V2 + Imp/r) + Vssa + Vssp + D


La superficie occupata dal canale V1 = 3,50 m x 400 m = 1.400 m2 

La superficie V2 = (1,80 m x 2 lati) x 400 m = 1.440 m2


 1  Determinazione del valore di mercato del fondo servente eseguito con il più probabile valore capitale.

Ricerca del Reddito ordinario da capitalizzare:

Rl - (Qcf + Imppp + Stpp + Isp) = Bfpuro
Rl = (2.850/2) x [2 + 0,08 x (2 + 1)/2] = 3.021 €


Spese di parte padronale = Qcf + Imppp + Stpp + CA + Isp 


Tabella 5 • Calcolo delle quote fondiarie (Qcf).

Tipo capitale

Vi

Qr (%)

Qm (%)

Qa (%)

Qt (%)

Importo (€)

Fabbricati

30.980

0,4

0,5

0,1

1

310

SIA

25 € x 20 ha      500 

Totale (Qcf)

        810


  • Imposte (ICI, IRE, CC) = 716 € .............................................. 716 €

  • Stpp = Rl x 3% = 3.021 x 0,03 = 90 € .............................. 90 €

  • CA (spese anticipate o precedenti) =
    = 810 (Qcf) + 716 (Imp) + 90 (Stpp) = 1.616 € ............ 810 €

  • Isp = 1.616 x 0,08 x 4/12 = 43 € ............................................... 43 €

Totale ............................................. 1.659 €


Bfpuro = 3.021 - 1.659 = 1.362 € Reddito fondiario illimitato ordinario


Ricerca Valore Terra Nuda a ppv capitale:

V0 = 1.362/0,01 = 136.200 € ovvero 136.200/20 ha = 6.810 €/ha


Ricerca V1 :

136.200 €/200.000 m2 = 0,7 €/m2 x 1.400 m2 = 980 €


Ricerca valore delle Imposte di V
1:

716 €/200.000 m2 = 0,0036 €/m2 x 1.400 m2 = 5,04/0,01 = 504 €


Ricerca V
2:

0,7 €/m2 x 1.440 m2 = 1.008 €


Ricerca valore delle Imposte di V
2:

0,0036 €/m2 x 1.440 m2 = 5,20 €/0,01 = 520 €


Per la capitalizzazione si utilizza il saggio fondiario in quanto le imposte sono un elemento del costo e, dunque, del reddito.


Ricerca del Vssa:

Essendo la data il 20 di aprile ed essendo la superficie interessata dal passaggio del canale destinata a mais, di cui è già stata eseguita la semina il 10 aprile, avremo:

Aratura 120 €/ha
Seme 180 €/ha
Semina 50 €/ha
Totale 350 €/ha

Vssa = V0 x r x t + 20/4∑Sp11/11 - 20/4∑Pr11/11
Vssa/ha = 6.810 x 0,05 x 159/360 + 350 + 0 = 500,38 €/ha
Vssa/m2 = 500,38 €/ha/10.000 m2/ha = 0,050 €/m2
Vssa = 0,05 €/m2 x (1.400 + 1.440) = 142 €


 2  Ricerca danni

Diminuzione di valore (servitù passiva). Il perito ha quantificato la servitù passiva in ragione dell'8% in diminuzione del valore sulla compravendita:

V0 = 136.200 x 0,08 = 10.900 €


Esubero del capitale di esercizio e costo relativo

Tipo di capitale

Vi

Qt

I

Costo annuo uso capitale

Macchine

170.000

25.500

10.200

35.700


Se il capitale macchine è dimensionato per 20 ha, dopo la servitù lo stesso sarà utilizzato su:

200.000 - 2.840 = 197.160 m2 = 19,716 ha

pertanto ci sarà un esubero di costo annuo permanente di:

35.700/200.000 m2 = 0,18 €/m2 costo annuo uso capitale
0,18 €/m2 x (1.400 + 1.440 ) m2 = 511 € danno dovuto all'esubero di capitale 
Danno totale = 511 €/0,05 + 10.900 = 21.120 €

Indennità:

art 1038 CC = V1 + Imp/r + 1/2 (V2 + Imp/r) + Vssa + Vssp + D
art. 1038 CC = 980 + 504 + 1/2 (1.008 + 520) + 142 + 21.124 = 23.514 €

Ricerca dell’indennità per elettrodotto coattivo

L'erogazione dell'energia elettrica viene gestita principalmente dall'ENEL, un ente nazionalizzato dalla Legge n. 1643/1962 e poi privatizzato con il DPCM il 10/05/1995. L'erogazione dell'energia elettrica può essere effettuata anche da parte di imprese gestite da enti locali o da imprese private. La normativa per la servitù è dettata dal Testo Unico n. 1775/1933, che nell'art. 121 sancisce che ogni proprietario è obbligato a dare passaggio sul fondo di sua proprietà alle condutture aeree e sotterranee. L'art. 122 chiarisce poi che la linea aerea può essere collocata, in base alle osservazioni dei proprietari, anche in altra sede, qualora si dimostri la possibilità di spostamento; inoltre l'ente deve rimanere a disposizione effettuando gli spostamenti a sue spese, qualora le linee elettriche siano di intralcio alle costruzioni. La servitù è da considerarsi permanente.

La procedura è la stessa di qualsiasi altra servitù ma, in questo caso e in alcune circostanze, possono diventare anche espropriazioni ai sensi dell'art. 44 del DPR n. 327/2001.

Calcolo indennizzo

I = V1 + Imp/r + 1/4 (V2 + Imp/r) + 1/8 (V3 + Imp/r) + Vssa + Vssp + D

DOVE

V1 è l'area dei basamenti;

V2 è l'area di terreno derivata dalla proiezione dei fili elettrici;

V3 è l'area della eventuale limitazione di utilizzo.


Per la stima dell'indennità in terreni agricoli di proprietari imprenditori, si utilizza l'art. 44 del DPR 327/2001 nel quale si afferma che per la valutazione dei danni si deve tenere conto della diminuzione permanente di valore dovuta a una minore appetibilità del fondo a causa delle limitazioni che il servizio arreca allo svolgimento ordinario dell'organizzazione aziendale e, non ultimo, alla scelta degli ordinamenti colturali. Per questo motivo i periti sono tenuti a valutare questo aspetto con particolare attenzione.

Ricerca dell'indennità per metanodotto coattivo

In Italia la realizzazione dei metanodotti viene effettuata dall'ENI (Ente Nazionale Idrocarburi) istituito con Legge 136/1953. L'ENI, a sua volta, è collegata ad altre società con la stessa funzione e che corrispondono a quelle che materialmente distribuiscono il gas e gestiscono le condutture.

La servitù di metanodotto ha evidenti analogie con la servitù di elettrodotto. Si tratta, infatti, di un servizio pubblico che distribuisce energia. Generalmente la servitù di metanodotto viene creata come servitù volontaria, "in via bonaria", sottoscrivendo una convenzione standard proposta dalla società che realizza i lavori e che accetta questo tipo di contratto.

I criteri di indennizzo sono quelli già analizzati per le altre servitù. In questo caso si ha la conduttura interrata e le fasce di rispetto con limitazione di utilizzo. Anche in questo caso si tratta di una servitù permanente.

I = V1 1 Imp/r + 1/4 (V2 + Imp/r) + 1/8 (V3 + Imp/r) + Vssa + Vssp + D


DOVE

V1 è l'area dello scavo per l'interramento della conduttura; 

V2 è l'area della fascia di rispetto;

V3 è l’area della limitazione di utilizzo.

Ricerca dell'indennità per passaggio coattivo

Questa indennità si attiva quando è necessario costruire una strada per collegare un fondo isolato a una strada provinciale o comunale, oppure quando una impresa agraria presenta un accesso insufficiente ai propri bisogni aziendali.

Se il fondo risulta intercluso a seguito di successione o compravendita, il proprietario ha il diritto a ottenere il passaggio senza indennità.

La servitù è da considerarsi permanente, ma nel caso che il passaggio non fosse più necessario può cessare con istanza del fondo servente o dominante. La ricerca dell'indennità segue i criteri di quelle finora analizzate.

Si riporta la sintesi di calcolo:

I = V1 + Imp/r + Vssa + Vssp + D


DOVE

V1 è il valore dell'area occupata dalla strada, comprese le zone di scolo (fossi laterali);

Imp sono i tributi relativi all'area occupata dalla strada sempre capitalizzati; 

Vssa è il valore di soprassuolo annuo relativo all'area asservita;

Vssp è l'eventuale valore di soprassuolo poliennale relativo all'area asservita;

D sono i danni.

STOP E SINTESI

Valutazione delle servitù prediali

Che cosa sono le servitù prediali?

Fanno parte dei diritti reali e più propriamente dei diritti reali sulla cosa altrui che comprendono, oltre alle servitù prediali, anche le servitù personali, l'enfiteusi e la superficie.


Quante sono le tipologie di servitù?

Sono due: quella volontaria, attivata per libera volontà delle parti; e quella coattiva, resa obbligatoria per legge, nella quale il proprietario del fondo servente ha diritto a un indennizzo.


Che cos’è la servitù di acquedotto coattivo?

Ogni proprietario è tenuto a permettere il passaggio sui suoi fondi alle acque di ogni specie per chiunque abbia il diritto di utilizzarle per i bisogni della vita o per usi agrari o industriali.


Da quale legge è regolata la servitù per elettrodotto coattivo?

La normativa per la servitù è dettata dal Testo Unico n. 1775/1933, che nell'art. 121 sancisce che ogni proprietario è obbligato a dare passaggio sul fondo di sua proprietà alle condutture aeree e sotterranee.


STOP AND SUMMARY

Evaluation of conservation easements

What are conservation easements ?
They are a part of real rights, and more precisely of real rights over other people’s properties which include, in addition to conservation easements, also personal easements, emphyteusis and surface. 

How many types of easements exist?
There are two types: the voluntary one, on the basis of free will and the forced one, made compulsory by law, for which the land owner is entitled to compensation. 

What is the compulsory aqueduct easement?
Each owner is obliged to allow the passage on his/her land to any type of water for anyone who requires it for human, farming or industrial needs.

Which law regulates easements for forced power-lines?
It is the law n. 1775/1933, where the Art. n 121 sets that each owner is obliged to allow the passage to overhead and underground pipelines on his/her own land.

ECONOMIA E AGROSISTEMI
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VOLUME 2