INDENNITÀ PROVVISORIA
INDENNITÀ AGGIUNTIVA
PREZZO DI CESSIONE VOLONTARIA
INDENNITÀ DEFINITIVA
PREZZO DI RETROCESSIONE DEI BENI ESPROPRIATI
INDENNITÀ PROVVISORIA
INDENNITÀ AGGIUNTIVA
PREZZO DI CESSIONE VOLONTARIA
INDENNITÀ DEFINITIVA
PREZZO DI RETROCESSIONE DEI BENI ESPROPRIATI
La definizione di esproprio è: "alienazione forzata, totale o parziale, della proprietà, possibile soltanto per fini di ▶pubblico interesse legalmente dichiarato e contro il pagamento di un ▶indennizzo inteso come compenso per il sacrificio imposto al proprietario espropriato".
Questo genere di stima ha come obiettivo principale la ricerca dell'▶indennità di esproprio da corrispondere a tutti i proprietari dei fondi ricadenti all'interno dell'area espropriata da un ente pubblico o privato per motivi di pubblica utilità.
In questo caso l'indennizzo corrisposto ai singoli proprietari è concettualmente molto diverso da quello delle servitù prediali, infatti:
in caso di servitù: si resta proprietari del fondo;
in caso di esproprio: si perde il diritto alla proprietà.
Quando un ente, sia esso pubblico o privato, deve realizzare un'opera per la quale è dichiarata la pubblica utilità si procede con l'espropriazione dei terreni necessari alla realizzazione dell'opera in oggetto. Secondo quanto previsto dalla normativa vigente, questa espropriazione deve seguire un iter ben preciso.
ricerca dei dati catastali della proprietà che si vuole espropriare;
domanda di pubblica utilità;
pubblicazione;
dichiarazione di pubblica utilità;
pubblicazione;
offerta dell'indennità provvisoria.
In seguito all'emissione delle indennità provvisorie, ogni singolo proprietario potrà (Fig. 7):
accettare l'esproprio;
rifiutare l'esproprio;
addivenire a una cessione volontaria.
In caso di esproprio, il silenzio del proprietario equivale a un rifiuto dell'indennità (concetto del silenzio rifiuto), per accettare l'esproprio invece bisogna dare comunicazione scritta all'ente.
APPROFONDIMENTO - Evoluzione storica della normativa dell’esproprio
Negli anni l'esproprio per pubblica utilità di beni privati è stato regolato da numerose leggi che si sono succedute nel tempo, a partire dalla legge fondamentale del 1865.
Tutte queste leggi, tuttavia, avevano creato non poca confusione tanto che, in alcuni casi, risultava complicato stabilire quale norma applicare per la determinazione dell'indennità di esproprio.
Nel 2001 è entrato in vigore il Testo Unico sugli espropri che ha abolito tutte le precedenti leggi e ha dettato nuove procedure per il calcolo dell'indennizzo. Successivamente questo Testo ha subito diverse modifiche fino a che la Corte Costituzionale con due sentenze successive (sentenza 8 ottobre 2010 e sentenza 181/2011) ha stabilito che i metodi di calcolo non fossero validi in quanto ritenuti non costituzionali. Di conseguenza sono nuovamente cambiati i metodi da seguire per il calcolo dell'indennità.
Legge |
Contenuti normativi |
L. 2359/1865 - artt. 39, 40 |
Si occupa di esproprio parziale e totale e valuta a ppV mercato |
L. 2892/1885 - art. 13 |
Conosciuta anche come "legge di Napoli” valuta: (Vv + 10Ca)/2 |
L. 865/1971 |
Conosciuta come "Legge per la casa” introduce il VAM |
L. 10/1977 |
Conosciuta come "Legge Bucalossi” introduce la Concessione edilizia |
DPR 327/2001 |
Conosciuto come Testo Unico in materia di espropri |
Tabella 1 • Principali leggi italiane in materia di esproprio succedutesi nel corso degli anni fino al Testo Unico sugli espropri, attualmente in vigore.
Nelle diverse fasi dell'iter di esproprio possono essere previste le seguenti indennità:
indennità provvisoria: determinata al momento della dichiarazione di esproprio;
indennità aggiuntiva: prevista per l'imprenditore coltivatore diretto;
prezzo di cessione volontaria;
indennità definitiva: determinata dalla Commissione provinciale degli espropri;
prezzo di retrocessione dei beni espropriati: qualora venga a cessare la pubblica utilità. In questo caso i Comuni hanno diritto di prelazione sulla vendita del bene pagando un prezzo pari a quanto esposto nell'art. 16 della Legge 865/1971.
L'▶indennità provvisoria viene offerta dal Presidente della Giunta Regionale (PGR) all'espropriato al momento della dichiarazione di pubblica utilità, in base a quanto stabilito dal Testo Unico aggiornato e modificato come da sentenze della Corte Costituzionale.
Tabella 2 • Valutazione del prezzo in caso di indennità provvisoria.
Aree agricole | Aree edificabili | |
Area |
Valore di mercato + eventuali Vssa e Vssp |
Valore venale X (75%) |
Costruzioni |
Valore dell'area (ppV mercato) + il valore delle costruzioni (ppV costo) Le costruzioni abusive non vengono indennizzate |
|
Occupazione temporanea |
1/12 dell'indennità provvisoria di esproprio per ogni anno di occupazione e 1/12 dell'indennità annua per ogni mese. A tale indennità vanno aggiunti eventuali danni e Vssa e/o Vssp |
L'iter di esproprio prevede la possibilità di convenire a una ▶cessione volontaria che si concretizza in un contratto di compravendita. In questo caso, l'espropriato ottiene una indennità più alta, come osservabile dai dati riportati in tabella 3:
Tabella 3 • Valutazione del prezzo in caso di cessione volontaria.
Aree agricole | Aree edificabili | |
Area |
Valore di mercato |
Valore venale X (75%) + 10% |
Aree edificabili o edificate |
Valore dell'area (ppV mercato) + eventuale valore delle costruzioni Le costruzioni abusive non vengono indennizzate |
|
Occupazione temporanea |
1/12 dell'indennità provvisoria di esproprio per ogni anno di occupazione e 1/12 dell'indennità annua per ogni mese. A tale indennità vanno aggiunti eventuali danni e Vssa e/o Vssp |
Gli articoli 37 e 40 del Testo Unico riconoscono all'imprenditore coltivatore diretto (anche se affittuario) che coltivi il fondo da almeno 1 anno dalla dichiarazione di pubblica utilità, il diritto a una ▶indennità aggiuntiva dovuta al fatto che il bene espropriato rappresentava una fonte di lavoro e di reddito (Tab. 4).
Tabella 4 • Valutazione del prezzo in caso di indennità aggiuntiva.
Aree agricole | |
Area |
- Valore di mercato attuale + VAM in caso di coltivatore diretto - VAM in caso di affittuario coltivatore diretto |
Aree edificabili o edificate |
- Valore venale x (75%) + 10% + VAM in caso di coltivatore diretto - VAM in caso di affittuario coltivatore diretto |
Occupazione temporanea |
1/12 dell'indennità provvisoria di esproprio per ogni anno di occupazione e 1/12 dell'indennità annua per ogni mese. A tale indennità vanno aggiunti eventuali danni e Vssa e/o Vssp |
In caso di ▶esproprio parziale, il calcolo dell'indennità provvisoria va effettuato utilizzando il più probabile valore complementare per differenza fra il valore totale dell'area prima dell'esproprio e il valore dell'area successivamente all'esproprio.
In questo modo si salvaguardano maggiormente i proprietari espropriati nel caso in cui sul terreno espropriato sia presente una caratteristica di pregio che aumenta il valore globale dell'azienda (ad esempio un pozzo).
In alcuni casi, l'autorità espropriante può richiedere l'▶occupazione temporanea di aree adiacenti a quella oggetto di esproprio da impiegare per il deposito di macchine e materiali utilizzati per la realizzazione dell'opera. Si tratta, generalmente, di aree di cantiere che non sono oggetto di esproprio e che dovranno ritornare in possesso dei proprietari al termine dei lavori di realizzazione dell'opera.
Tale occupazione dovrà essere indennizzata con una somma di denaro che il Testo Unico stabilisce negli articoli 49 e 50 e che viene quantificata pari a 1/12 dell'indennità di esproprio totale per ogni anno di durata dei lavori e a 1/12 di quella annua per ogni mese o frazione di esso.
APPROFONDIMENTO - I Valori Agricoli Medi (VAM)
I Valori Agricoli Medi vengono calcolati a ettaro di terreno e sono definiti annualmente dalle Commissioni Provinciali per la determinazione delle indennità di esproprio per pubblica utilità, nell'ambito delle singole Regioni Agrarie, a norma degli artt. 14 e 19 della Legge Bucalossi n. 10/1977.
I VAM si riferiscono a terreni liberi da contratti agrari, valutati considerando le tipologie di coltura su essi effettivamente praticate, in base a una media di valori che si possono ottenere per ogni qualità catastale in quell'area. Il Testo Unico impiegava i VAM come base per il calcolo delle indennità provvisorie di esproprio. In seguito alla sentenza 181/2011 della Corte Costituzionale il VAM non può più essere impiegato per il calcolo dell'indennità, ma deve essere utilizzato il valore di mercato, ovvero il giusto prezzo che verrebbe scambiato in una compravendita.
La durata dell'occupazione dovrà essere calcolata dal momento del mancato possesso del proprietario fino al termine previsto dei lavori.
In caso questi si protraggano oltre il termine stabilito dovrà essere calcolata un'ulteriore indennità aggiuntiva.
Al termine dei lavori, l'area oggetto di occupazione dovrà ritornare nel pieno possesso del proprietario e andrà restituita nelle stesse condizioni in cui si trovava al momento dell'occupazione.
ESERCIZIO
Un fondo rustico, con estensione di 6 ha, sarà interessato da un vincolo autostradale e verrà espropriato per la totalità della sua superficie.
Ai fini della determinazione dell'indennità di esproprio, il perito dell'ente espropriente ha rilevato per il calcolo dell'indennità provvisoria quanto segue:
- l'esproprio avverrà il 30 aprile;
- la superficie da espropriare è censita come seminativo-irriguo e, attualmente, è coltivata a mais dal 10 aprile;
- la superficie è classificata come seminativo-irriguo di prima classe con tariffa di RD di 60 €.
L'opera di esproprio comporterà anche la chiusura del fondo (eseguibile dopo 1 anno) per un importo di 2.500 €. A questo si deve aggiungere una spesa di manutenzione di 150 €/anno da ritenersi illimitati per il perpetuarsi della recinzione.
Assunti con criterio tutti gli altri dati mancanti si determina il valore dell'indennità di esproprio secondo la normativa vigente. Inoltre, si compilano i documenti catastali per giustificare la perdita da parte del proprietario.
Premessa
In base alla normativa in vigore le aree da espropriare possono essere di due tipi:
1. aree agricole;
2. aree edificabili, urbane o all'interno di centri edificati.
In riferimento al caso in esame si applica il Testo Unico con riferimento all'area agricola.
Il proprietario è infatti intenzionato a richiedere al perito il calcolo dell'indennità provvisoria e aggiuntiva, in quanto è coltivatore diretto e cede volontariamente il terreno.
Il proprietario non intende cioè opporsi all'esproprio, ma desidera accettare l'indennità più conveniente in quanto la sua posizione rientra tra quelle previste dalla legge. Va inoltre considerato che verranno occupati anche 1.780 m2 di un fondo confinante, per il deposito di materiali occorrenti alla costruzione dell'opera. L'occupazione è prevista per un anno e mezzo e al momento dell'occupazione era seminato a mais dal 10 aprile.
I due fondi interessati hanno sede nel comune di Pescia (PT) e per i dati catastali si veda il rilevamento. Per tutti i calcoli sia r = 0,06.
Ricerca dell’indennità provvisoria
Dopo la dichiarazione di pubblica utilità, eseguita in base all'art. 40 del Testo Unico, si procede al calcolo dell'indennizzo che secondo l'art. 40 è pari al valore di mercato attuale.
Da un'indagine approfondita nella zona, terreni con queste caratteristiche hanno un valore medio di 22.000 €/ha.
Di conseguenza avremo:
Aratura/ha: | ||
Manodopera | 7 h X 6 €/h | 42 € |
Carburante |
60 kg X 1 €/kg |
60 € |
Semina/ha: |
||
Seme |
70.000 semi X 0,0007 €/seme = |
50 € |
Carburante |
20 kg X 1 €/kg |
20 € |
Manodopera |
3 h X 6 €/h = |
18 € |
Totale: |
189 €/ha | |
Totale complessivo: |
189 € X 6 ha = |
1.134 € |
Indennità: |
132.000 € + 1.134 € |
133.134 € |
Ricerca dell’indennità aggiuntiva come coltivatore diretto in caso di cessione volontaria
Dato che l’imprenditore può essere considerato coltivatore diretto e coltiva il fondo dal 1987 dovrà essere applicata un'indennità aggiuntiva pari al VAM.
La superficie da espropriare è situata in provincia di Pistoia, Regione Agraria n. 2; fa parte del comune di Pescia e il VAM è dato da seminativo irriguo della Regione Agraria n. 2 che, al quale il Bollettino regionale attribuisce un valore/ha di 13.000 €.
Di conseguenza la nuova indennità sarà data da:
Indennità = (22.000 € x 6 ha) + (13.000 € x 6 ha) + 1.134€ = 211.134 €
Ricerca dell’occupazione temporanea sul fondo confinante
Lente espropriante utilizza anche una superficie di fianco al fondo espropriato per deposito materiali. Viene pertanto calcolata l'indennità stabilita dagli articoli 49 e 50 del Testo Unico:
I = 22.000 € x 0,178 ha = 3.916 €/anno
(3.916/12) x 6 mesi = 1.958 € → (3.916 + 1.958) = 5.874 €
In che cosa consiste un esproprio?
Nell’alienazione forzata (totale o parziale) di una proprietà, per ragioni di pubblico interesse legalmente dichiarato e dietro il pagamento di un indennizzo, cioè un compenso per il sacrificio imposto al proprietario espropriato.
Quante sono le tipologie di indennità previste nell’iter di esproprio?
Le indennità previste dalla normativa sono: indennità provvisoria; indennità aggiuntiva; prezzo di cessione volontaria; indennità definitiva; prezzo di retrocessione dei beni espropriati.
Che cosa sono i VAM?
Sono i Valori Agricoli Medi calcolati a ettaro, definiti annualmente dalle Commissioni Provinciali per determinare le indennità di espropriazione per pubblica utilità, nell’ambito delle singole Regioni Agrarie.
ECONOMIA E AGROSISTEMI
VOLUME 2