1.2 Valutazione di frutti pendenti, anticipazioni colturali e scorte aziendali

AZIENDA AGRICOLA OPERATIVA
Valutazione di

FRUTTI PENDENTI

(in prossimità detta raccolta)

ANTICIPAZIONI COLTURALI

(inizio del ciclo colturale)

SCORTE

(capitale in dotazione al fondo al momento detta valutazione)

Frutti pendenti e anticipazioni colturali

Il Codice Civile all'art. 820 chiarisce che "i frutti naturali sono quelli che provengono direttamente dalla cosa (la terrai, con o senza l’intervento dell'uomo". Sono frutti naturali, ad esempio, i prodotti agricoli, la legna, i parti degli animati, i prodotti di miniere, cave e torbiere. i frutti formano parte detta cosa finché non avviene una separazione. Si può tuttavia disporre di essi come di cosa mobile futura (artt. 771 e 1472).


Con l'art. 821 si mette in evidenza che i frutti naturali appartengono al proprietario della cosa che li produce (artt. 1477, 1775), salvo che la loro proprietà sia attribuita ad altri (artt. 181, 896, 959, 984, 1021, 1148, 1615, 1960, 2791), in questo caso la proprietà si acquista con la separazione.

Chi si appropria di frutti deve, nei limiti del loro valore, rimborsare colui che ha compiuto delle spese per la loro produzione e il loro raccolto (art. 2041). La valutazione può riguardare la quantità di capitale investito sulla terra per l'attivazione e la gestione dei processi produttivi in un momento intermedio dell'anno agrario o la quantità di capitale inteso come prodotti che non hanno ancora raggiunto la maturazione definitiva e quindi sono in attesa di essere separati (raccolti) dalla pianta. Nel primo caso si parla di anticipazioni colturali (Ac), nel secondo di frutti pendenti (Fp). In entrambi i casi si deve attuare una ricerca del valore soprassuolo annuo (Vssa).

Obiettivi di valutazione possono essere:

  • valutazione intermedia del fondo rustico (Vm);

  • danni al soprassuolo annuo;

  • ricerca dell'indennizzo in caso di esproprio, servitù, occupazione;

  • riconsegna di fondi gestiti da persona diversa da quella del proprietario;

  • prestiti che abbiano garanzia sui prodotti;

  • vendita anticipata dei prodotti qualora l'imprenditore voglia sfuggire ai rischi del mercato e del clima (vendita in pianta).

Metodologia di lavoro

Nel caso si debbano valutare le anticipazioni colturali (Ac) si utilizza il più probabile valore di costo, ovvero la somma delle spese sostenute dall'inizio dell'anno agrario fino al momento della stima, aumentate dell'interesse sul capitale fondiario e detratte dagli eventuali ricavi del periodo considerato. In sintesi avremo:


DOVE

Ac sono le anticipazioni colturali;

∑Sp sono le spese sostenute dall'inizio dell'anno agrario (0) e fino al momento della stima (m) per gli impianti delle colture attivate e per le operazioni eseguite sugli stessi impianti;

∑pr sono gli eventuali ricavi percepiti dall'inizio dell'anno agrario (0) e fino al momento della stima (m);

V0 x r x t è la quota parte di Bf maturata fino al momento della stima (m).

La valutazione dei frutti pendenti (Fp) viene eseguita sulla base del ppv di mercato, in quanto vengono valutati, al momento della stima (m), i prodotti vendibili alla fine dei processi produttivi e facilmente prevedibili in quanto già presenti sulla pianta. Da tali prodotti vengono detratte le spese residue dei processi produttivi (in genere le spese di raccolta) e l'interesse residuo del capitale fondiario considerato dal momento della stima alla fine dell'anno agrario (n). 
In sintesi avremo:


DOVE

Fp sono i frutti pendenti;

Pr è la quantità di prodotti (ricavi) percepibili dal momento della stima (m) e fino alla fine dell'anno agrario (n);

Sp sono le spese da sostenere dal momento della stima (m) alla fine dell'anno agrario (n).

V0 x r x t è la quota parte di Bf dal momento della stima (m) alla fine dell'ancata (n).

È importante precisare che nel calcolo delle anticipazioni colturali si cerca di calcolare le spese sostenute per gli interventi effettivamente eseguiti sulle colture impiantate, tenendo presente il concetto dell'ordinarietà (la normale pratica agricola). Nel caso, invece, dei frutti pendenti, si valutano i prodotti realmente riscontrabili con la previsione, quindi non quelli ordinari, ma ordinarie devono essere le spese degli interventi residui, compresa la raccolta.

Esempio 1

Sia da calcolare al 28/2 il valore del soprassuolo annuo in un fondo con il seguente ordinamento colturale:

  • pescheto 6 ha con raccolta il 24/7;

  • orzo 5 ha dal 11/11 al 11/7;

  • mais 10 ha dal 30/4 al 30/9.

Il valore del fondo è stato stimato in 290.000 €.


Come si nota dal grafico soprastante, che rappresenta la struttura dell’ordinamento colturale adottato dal fondo, nell’anno in corso sono stati seminati 5 ha di orzo e sono iniziate le operazioni colturali del pescheto, come di seguito rilevato dal tecnico estimatore.

PESCHETO 

Potatura secca al 28/12:
carburante 150 kg/ha x 6 ha x 1,00 €/kg = 900 €
lavoro 120 h/ha x 6 ha x 7 €/h = 5.040
€ somma 5.940 € (1 + 0,03 x 60/360) = 5.969,70 € 


Lavorazione terreno non inerbito primo intervento al 30/1

carburante 30 kg/ha x 6 ha x 1,00 €/kg = 180 € 

lavoro x h/ha x 6 ha x 7 €/h = 126 € 

somma 306 € (1 + 0,03 x 29/360) = 306,70 € 


ORZO 

Aratura con affinamento terreno al 11/11

carburante 35 kg/ha x 5 ha x 1,00 €/kg = 175 €
lavoro 3 h/ha x 5 ha x 7 €/h = 105 €
semente 0,15 t/ha x 5 ha x 600 €/t = 450 € 

somma 730 € ( 1 + 0,03 x 107/360) = 736,50 € 


Dal rilevamento e dai conteggi eseguiti dal tecnico sulla superficie agraria in questione, alla data della stima, è stato impiegato un capitale che deve essere calcolato con il metodo delle anticipazioni colturali (come di seguito riportato) e che corrisponde al valore del soprassuolo alla data del 28/2. Il perito, nel periodo considerato (11/11-28/2) non ha rilevato presenza di prodotti: 


Sostituendo avremo: 

Vssa = Ac = 7.012,90 - 0 + 290.000 x 0,03 x 107/360 = 9.598,70 €


Con lo stesso criterio di ricerca si possono calcolare anche i frutti pendenti purché ci siano elementi di previsione attendibili in un momento che sia vicino alla raccolta dei prodotti.

Valutazione delle scorte aziendali

Il capitale scorta costituisce una pertinenza ai sensi dell'art. 817 del Codice Civile, in quanto rappresenta "te cose destinate, in modo durevole, a servizio o a ornamento di un'altra cosa". La scorta va a servizio del capitale fondiario in quanto senza scorte non ci sarebbe la possibilità di coltivare il fondo. Le scorte si dividono in scorte vive (capitale bestiame), morte (capitale macchine e attrezzature) e prodotti di scorta (prodotti in magazzino necessari ai processi produttivi; possono essere anche autoprodotti, come i foraggi, il letame, le sementi, la paglia per le lettiere degli animali, ecc.).


Al perito può capitare di eseguire la valutazione per:

  • danni alle scorte (incendi, allagamenti, ecc.) (Fig. 3);

  • valutazioni a cancello chiuso;

  • la compilazione di inventari per conoscere la consistenza patrimoniale aziendale;

  • la compilazione di bilanci aziendali anche a scopo valutativo;

  • nella valutazione delle riconsegne in caso che una persona diversa dal proprietario che lasci il fondo.

Metodologia di lavoro

Per la valutazione delle scorte aziendali si utilizzano il ppv di mercato (in tutti i casi), il ppv di costo (non per le scorte vive) e il ppv di trasformazione (solo per i prodotti scorta).

La valutazione delle riconsegne viene eseguita, generalmente, quando un affittuario o un altro conduttore lascia il fondo. In pratica viene stimata la differenza tra il consegnato e il riconsegnato.

Naturalmente, per eseguire la valutazione, il perito deve essere in possesso dei seguenti dati:

  • inventario iniziale, redatto al momento della consegna del fondo, che deve contenere la data e la firma del concedente, del consegnatario e del perito che lo ha, eventualmente, compilato;

  • inventario finale, redatto al momento della riconsegna del fondo dal perito. 

Si ricorda che, se il fondo viene riconsegnato in un momento intermedio, il perito deve inserire nelle riconsegne anche il Vssa ed eventualmente anche il Vssp, qualora spettino al consegnatario.

Il metodo segue la tecnica del bilancio di finita locazione, cioè un prospetto che utilizza le consistenze degli elementi riportati nell'inventario iniziale e finale e la loro valutazione.

Esempio operativo

Elemento

patrimoniale

Consistenza

iniziale

Consistenza

finale

Differenze

Prezzo

€/t

Valore

+

-

+

-

Nitrato

ammonico

0,5 t

0,6 t

0,1 t

250,00 25   

Paglia

4,5 t

0,5 t

4 t 20,00   80 
............. ............. ............. .............
.............
.............
............. ............. ............. .............
.............
.............
............. ............. ............. .............
.............
.............
............. ............. ............. .............
.............
.............
............. ............. ............. .............
.............
.............

Frumento

0

1,2 t

1,2 t

160,00

192,00

 

Totale

217,00

80,00


Dal bilancio di finita locazione si evidenzia che chi lascia il fondo deve avere 217 € e chi lo riceve deve avere 80 €; di conseguenza chi lascia dovrà riscuotere la differenza fra ciò che deve avere e ciò che deve dare, in conclusione la differenza fra 217 e 80 cioè 137 €.

La valutazione dei prodotti di scorta viene eseguita a ppv di mercato, qualora i prodotti siano stati acquistati o siano in attesa di essere venduti, oppure a ppv costo esclusivamente per i prodotti vendibili in quanto, in caso di danno, le assicurazioni valutano sulla base del quantitativo di denaro speso per la realizzazione dei prodotti, in attesa della vendita; ma anche a ppv trasformazione, nel caso in cui i prodotti in magazzino avessero la destinazione economica di trasformazione (ad esempio, fieno in carne o latte, olive in olio, uva in vino, ecc.).

Le scorte vive (bestiame), normalmente, si considerano come capitale produttivo e per questo sono valutate, per qualsiasi necessità, a ppv di mercato, così come le scorte morte (macchine operatrici) (Fig. 4). A ppv di mercato si esegue anche la valutazione necessaria alla compilazione di inventari e bilanci. 
In alcuni casi si esegue la valutazione attuale, con il sistema contabile, ovvero, utilizzando i dati dell’inventario, si eseguono le differenze tra i valori iniziali dei capitali fissi e i rispettivi fondi accantonati.

Esempio 2

Per una trattrice di 25 HP, acquistata da 5 anni, al prezzo di 12.000 € (dato iniziale rilevato in contabilità) si preveda una durata di 8 anni e un valore finale di

2.000 €. Si ricerchi il valore attuale con il metodo finanziario.    

(r = 0,08)

1. Ricerca della quota annua di accantonamento:

Quota annua = (12.000 - 2.000) r/q8 - 1 = 940 €

2. Ricerca del valore attuale (valore iniziale meno quote accantonate)

Valore attuale = 12.000 - (940 x q5 - 1/rq5) = 8.247,52 €

La ricerca può essere eseguita anche più empiricamente assegnando i 2/3 del valore iniziale a una macchina ancora in buone condizioni, 1/2 a una mediocre e 1/3 quando si presenta in pessimo stato. Nell'esempio riportato si suppone che la macchina sia in buono stato in quanto 2/3 di 12.000 € sono, appunto, 8.000 €. Inoltre, per le macchine con un mercato dell'usato molto attivo, si può effettuare una valutazione in base ai listini dell'usato, che forniscono valori in base all'età, allo stato di manutenzione e alle ore di lavoro svolto.

STOP E SINTESI

Valutazione di frutti pendenti, anticipazioni colturali e scorte aziendali

Qual è la definizione di frutti naturali?

Sono quelli che provengono direttamente dalla cosa (la terra), con o senza l'intervento dell'uomo.


Che cosa sono le anticipazioni colturali (Ac)?

Rappresentano la quantità di capitale investito sulla terra per l'attivazione e la gestione dei processi produttivi in un momento intermedio dell'anno agrario.


In che cosa consistono i frutti pendenti (Fp)?

Rappresentano la quantità di capitale costituita da prodotti che non hanno ancora raggiunto la maturazione definitiva e quindi in attesa di essere separati dalla pianta.


Che cos’è il capitale scorta?

È una pertinenza perché rappresenta “le cose destinate, in modo durevole, a servizio o ad ornamento di un'altra cosa". Le scorte si dividono in scorte vive, morte e prodotti di scorta.


STOP AND SUMMARY

Evaluation of emblements, value of cultivations and farm stocks

What is the definition of natural fruits?

They come directly from the land with or without human interventions.


What is the value of cultivations (Ac in Italian)?

It is the amount of capital invested on the land to start and manage the productive processes at a mid-term point of the crop year.


What is meant by hanging fruit (Fp in Italian)?

Emblements represent the amount of capital composed of products which are still unripe, thus waiting to be separated from the plant.


What is the stock capital?

It is a pertinence as it represents "material things destined to service or decoration of something else" in the long term. Stocks can be live, dead and provisions.

ECONOMIA E AGROSISTEMI
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VOLUME 2