Il ▶Catasto (dal latinocapitastrumcioè elenco di beni) è un insieme di documenti che costituisce un vero e proprio inventario generale delle proprietà immobiliari dello Stato, redatto a scopo prevalentemente fiscale.
Il Catasto italiano è:
particellare, poiché l'oggetto del rilevamento è la ▶particella catastale, ossia una superficie di terreno o di fabbricato continua e omogenea, della stessa qualità e classe, appartenente allo stesso possessore e sita nello stesso Comune;
geometrico, in quanto il rilevamento è di tipo topografico con la rappresentazione in mappe planimetriche collegate alle reti trigonometriche dell'IGM (Istituto Geografico Militare);
a estimo indiretto, in quanto le rendite sono calcolate indirettamente su particelle tipo in determinati periodi;
non probatorio, poiché non fornisce la prova giuridica della proprietà. Questa è possibile verificarla all'Ufficio del Registro dove sono presenti gli atti di traslazione, gli atti di successione e gli atti di donazione.
La formazione del Nuovo Catasto Terreni (NCT) e del Nuovo Catasto Edilizio Urbano (NCEU) inizia, dopo l'Unità d'Italia, con la Legge n. 3682/1886, che riordina l'imposta fondiaria.
All'art.2tale legge precisa che"la misura avrà per oggetto il rilevamento della figura e dell'estensione delle singole proprietà costituite da particelle e la loro rappresentazione su mappe planimetriche, definisce, inoltre la particella". All'art 11 precisa che"l'oggetto della stima dovrà stabilire la rendita imponibile con la quale formare le tariffe d'estimo".Il lavoro si concluderà nel 1939. Gli organi dell'amministrazione catastale sono sostanzialmente tre:
Ministero delle Finanze - Agenzia delle Entrate e Dipartimento del Territorio.
Ufficio del territorio - ex U.T.E.
Ufficio comunale - dalla Legge n. 190/1999.
Il Catasto terreni
Le attività del ▶Catasto terreni riguardano sia la raccolta dati che la loro conservazione.
Per la raccolta dati si effettuano operazioni di rilevamento topografico e operazioni economico-estimative.
a) Le operazioni topografiche servono per rilevare la forma e l'estensione delle particelle di tutto il territorio nazionale per poterlo rappresentare su ▶mappe planimetriche, suddivise per Comune.
La cartografia è così classificata:
-Quadro d'unione o mappa 1:25.000: rappresenta tutto il territorio comunale con le particelle che lo compongono. È costituito da un certo numero di fogli di mappa (le cui dimensioni sono 1 m x 0,70 m).
-Fogli mappa 1:2.000: per la visualizzazione di porzioni del territorio del quale si richiedono estratti di mappa rappresentati da una fotocopia in scala uguale a quella del foglio di mappa in dimensione A4.
- Allegati ai fogli di mappa: fogli in scala più grande 1:1.000; 1:4.000; 1:500.
b) Le operazioni economico-estimative hanno lo scopo di determinare i redditi imponibili delle particelle che compongono le proprietà fondiarie. Ciò ha comportato la divisione del territorio nazionale in 21 zone economico-agrarie, a loro volta divise in circoli censuari. In ogni circolo è stato identificato un Comune tipo, detto anche Comune di studio le cui caratteristiche sono rappresentative del circolo. Poi, in ogni Comune di studio, viene scelta un'azienda di studio (in alcuni casi anche qualcuna in più) che è alla base delle seguenti operazioni estimative:
-qualificazione: consiste nel distinguere i terreni di ciascun Comune in base alle varie qualità di coltura. Allo scopo, la Direzione generale del Catasto ha indicato un quadro generale di qualificazione in cui vengono indicate 30 qualità di coltura (dal seminativo all'incolto sterile). Non devono essere qualificate le aree occupate da fabbricati rurali e loro dipendenze (cortili, pozzi, concimaie, aie), strade pubbliche, aree con fabbricati adibiti al culto o immobili statali, cimiteri, campi di aviazione, stagni, miniere, cave e torbiere, comprese le aree occupate dai fabbricati civili, perché di competenza del Catasto edilizio urbano. I fabbricati rurali non sono soggetti a stima censuaria poiché non forniscono un reddito proprio, ma concorrono alla formazione di quello del fondo in quanto servono al ricovero del bestiame, all'abitazione dei lavoratori, alla conservazione e prima manipolazione dei prodotti del fondo, nonché alla custodia delle macchine motrici e operatrici necessarie alla coltivazione del fondo (art. 15 Legge n. 3682/1886);
-classificazione: consiste nel dividere le qualità di coltura in classi di produttività che dipendono dalle condizioni agronomiche, climatiche ed economiche dei luoghi e dalla fertilità dei terreni data dalla giacitura, struttura e da ogni altro elemento che influisce sulla quantità e qualità dei prodotti. Esistono 5 classi di produttività per ciascuna qualità di coltura e tra le classi lo scarto produttivo è di circa il 20%. Se ad esempio attribuiamo alla classe I una produttività di 100, la classe II sarà 80 e quella della classe III sarà 64, mentre per la classe IV 51,20 e per la classe V 40,96;
-classamento: è l'operazione estimativa con cui viene assegnata a ogni particella del Comune la propria qualità e classe. L'assegnazione è eseguita per comparazione con un campione di particelle rappresentativo di ciascuna qualità e classe, chiamate particelle tipo. La stima deve tenere conto dell'ordinarietà, cioè si devono considerare le particelle come coltivate secondo i metodi più utilizzati in quella zona.
Dopo queste operazioni si passa alla ▶stima censuaria e alla formazione delle ▶tariffe d’estimo, cioè la rendita imponibile per ettaro di terreno per ogni qualità e classe, espressa in moneta legale.
Quindi moltiplicando la tariffa d'estimo per la superficie della particella si ottiene il suoreddito imponibile. Se poi si sommano tutti i redditi imponibili delle particelle componenti un fondo agrario, si ottiene il reddito imponibile del fondo stesso. Se a quest'ultimo si applica l'aliquota, si ottiene l'imposta che il fondo deve pagare.
Le procedure per la ricerca delle tariffe d'estimo delle varie qualità e classi hanno subito, nel tempo, cambiamenti a partire dall'applicazione della Legge n. 3682/1886.
Con le successive revisioni degli estimi (del 1923, 1939, 1982, 1992) sono state aggiornate le epoche censuarie delle revisioni in quanto sono utilizzati i prezzi e le produzioni relativi a quell'epoca. In particolare, la seconda revisione degli estimi (1939) istituì due redditi imponibili: il reddito dominicale (RD) (dal latino dominus, cioè signore, padrone) che è il reddito relativo al valore del terreno che spetta al proprietario del fondo a titolo di rendita fondiaria, compresi gli interessi sui capitali permanentemente investiti nel terreno (dato dal beneficio fondiario + i tributi) e il reddito agrario (RA) cioè il reddito ottenuto dall'imprenditore nell'esercizio dell'impresa agricola.
L'imprenditore può essere lo stesso proprietario o l'affittuario oppure l'usufruttuario, comunque è sempre colui che coltiva il fondo.
interessi sul capitale agrario + compenso per il lavoro direttivo = reddito agrario
Il lavoro di ricerca del reddito imponibile viene eseguito tramite il bilancio economico dell'intera azienda ordinaria (azienda di studio, azienda statisticamente rappresentativa di tutto il territorio comunale). Le equazioni sono descritte nel testo che segue.
Per il RD la ricerca avviene in due passaggi:
si ricerca prima il Reddito padronale lordo (Rpl) detraendo dalla Plv le spese di produzione.
per ottenere il RD, si detraggono dal Rpl le spese del capitale fondiario e quelle generali (Spgen):
(è un reddito imponibile al quale devono essere prelevate le imposte attraverso aliquote).
Per il RA avremo:
DOVE
2/3 St è l'amministrazione e la sorveglianza;
1/3 St è la direzione.
Il RD e il RA dell'azienda di studio devono ora essere ripartiti fra le singole particelle. Si possono avere due casi: nel primo caso le aziende sono semplici, costituite da una sola qualità e classe; nel secondo, le aziende sono complesse, composte da più qualità e classi che, a loro volta, possono avere una qualità e classe prevalente oppure senza alcuna prevalenza.
Nel primo caso basta dividere i redditi imponibili (RD e RA) per la superficie aziendale coltivata (superficie agraria utile = SAU), in questo caso si ottiene il valore RD e RA per ettaro, quindi si moltiplica per la superficie delle singole particelle. Un esempio a chiarimento:
Esempio
Un'azienda semplice è costituita da seminativo di classe I con le seguenti particelle:
20 = 1,30 ha
21 = 0,40 ha
22 = 1,50 ha
23 = 2,00 ha
24 = 3,00 ha.
Totale 8,20 ha
È stata scelta quale azienda di studio e il bilancio ha messo in evidenza un RD di 3.200 € da ripartire fra le particelle.
1.Ricerca RD/ha:
RD del fondo 3.200 €/8,20 ha = 390,24 RD/ha
2.Ripartizione fra le particelle:
390,24 X 1,30 ha = 507,31 €
390,24 X 0,40 ha = 156,09 €
390,24 X 1,50 ha = 585,36 €
390,24 X 2,00 ha = 780,48 €
390,24 X 3,00 ha = 1.170,72 €
Il RA si attribuisce con lo stesso criterio.
Nel caso di aziende complesse si utilizza il procedimento delle ▶approssimazioni successive.
La stima censuaria prende in considerazione i fondi ordinari, ma in alcuni casi si possono presentare particelle sulle quali sono imposti dei pesi non considerati in bilancio e quindi le tariffe d'estimo sono al lordo di tali oneri, per cui è prevista una deduzione fuori tariffa.
Tali pesi sono dati da:
deduzioni di reddito per servitù militari;
spese per opere permanenti di difesa, scolo e bonifica;
spese di irrigazioni.
L'ammontare per ettaro degli eventuali oneri costituisce la deduzione fuori tariffa applicabile al solo RD e per le particelle interessate. La deduzione negli atti catastali è evidenziata con specifici simboli di deduzione (ad esempio A59; B72, E25), cui corrisponde un dato importo che, detratto dalla tariffa principale, fornisce la tariffa derivata.
Terminate le operazioni di formazione, viene effettuata la pubblicazione delle operazioni estimative e degli atti all'albo di ciascun Comune per l'accettazione di eventuali reclami, anche dovuti a errori durante i lavori.
Quanto finora esposto permette al perito di conoscere la formazione e la quantità di lavoro svolto. Attualmente un perito deve essere in grado non solo di leggere gli atti, ma anche di provvedere alla loro corretta conservazione aggiornata.
Gli atti prodotti e attualmente consultabili non sono costituiti da documenti cartacei. Con il nuovo sistema informatico i dati sono raccolti in un archivio generale da cui è possibile ottenere documenti e informazioni.
Gli atti consultabili sono i seguenti:
La mappa particellare: costituisce la rappresentazione planimetrica della superficie comunale. Si presenta su supporto magnetico, in questo modo diventa possibile la riproduzione di parti di mappa contenute in una finestra con dimensione prestabilita. Il Catasto digitale consente il collegamento fra i dati topografici e quelli censuari (ad esempio con un estratto di mappa si ottengono anche le caratteristiche censuarie delle particelle in visura).
L'archivio o schedario delle particelle: riporta l'elenco in ordine numerico di tutte le particelle di ciascun foglio di mappa del Comune. È costituito dalla visura per immobile e rappresenta i dati catastali della particella e quelli anagrafici del possessore.
L'archivio o schedario dei possessori o degli intestati: riporta l'elenco alfabetico delle persone (fisiche o giuridiche) che hanno intestata una o più particelle. È costituito dalla visura per soggetto che mette in evidenza, per un dato soggetto, la quantità di beni in suo possesso con le relative informazioni catastali e anagrafiche.
L'archivio o schedario delle partite catastali: costituite da un complesso di beni (particelle) intestati a un possessore. L'archivio viene detto visura per partita e mette in evidenza il Comune, i dati del soggetto e le particelle in carico con il loro numero, il foglio in cui sono inserite, la qualità, la classe, la superficie, il RD e il RA. La procedura informatizzata consente l'abolizione della partita perché presenta altre modalità per il rilevamento delle particelle intestate a dato possessore. Quindi la visura della partita non risulta più aggiornata.
Conservazione degli atti catastali
Gli atti devono essere conservati aggiornati e ogni modifica o mutazione dell'intestazione e dello stato delle particelle deve essere comunicata perché potrebbe determinare una variazione di imposta.
Le mutazioni possono essere: soggettive o oggettive.
Le mutazioni soggettive riguardano il cambiamento del possessore in seguito a compravendita, esproprio, successione causa mortis, donazione. L'aggiornamento viene eseguito con una ▶voltura da compilarsi con il Modello 13TP/A oppure utilizzando la procedura informatica (programma Voltura) entro un mese dalla data di registrazione dell'atto di traslazione all'Ufficio del Registro.
Alla domanda si allega la copia dell'atto. Se la voltura riguarda frazioni di particella, al Modello 13TP/A deve essere allegato il Modello 51 che attesta il tipo di frazionamento.
La domanda di voltura è a carico del notaio, in caso di compravendita; degli eredi in caso di successione, oppure di colui a cui viene trasferito il bene per sentenza di un giudice.
Le mutazioni oggettive riguardano l'oggetto del NCT o del NCEU, cioè la redditività e lo stato delle particelle (divisione di particelle, costruzione, confini, qualità e classe, destinazione d'uso, redditi).
Le variazioni nella redditività possono essere dovute a eventi eccezionali estranei all'attività imprenditoriale (ad esempio, per movimenti franosi, alluvioni, avulsioni) o essere dipendenti dall'azione imprenditoriale durante la gestione e organizzazione aziendale. Queste variazioni possono influire sul reddito, sia in senso positivo (miglioramento della qualità delle colture, acquisizione di terreni demaniali) sia negativo (servitù militare, diminuzione della fertilità per naturale esaurimento).
APPROFONDIMENTO - Catasto digitale terreni: dalle origini a oggi
Le origini
Le basi per la creazione del Catasto digitale risalgono al 1970 con l'avvio della meccanizzazione delle informazioni amministrativo-censuarie del Catasto terreni e con la definizione delle modalità per la creazione di database multi-livello e rappresentativi dei tematismi catastali (particelle terreno, fabbricati, corsi d'acqua, strade, testi, simboli, ecc.). A questa fase di verifiche e studi segue nel 1987 l'informatizzazione vera e propria con la raccolta delle misure topografiche rilevate sul terreno da liberi professionisti abilitati a presentare gli atti di aggiornamento al Catasto terreni. Dal 1988 tali aggiornamenti cominciano a essere trasposti in formato digitale, secondo procedure standardizzate.
Si è trattato di una rivoluzione metodologica, culturale e professionale per gli uffici catastali e, soprattutto, per le categorie professionali, che dovevano cambiare il loro modo di operare.
Nel 1992 iniziò l'informatizzazione anche degli atti di aggiornamento del Catasto edilizio urbano con la procedura automatica di accatastamento e classamento di nuove unità immobiliari e nel 1995 si dette avvio all'attivazione e sperimentazione del software DOCFA per il Catasto fabbricati.
Il presente
Dal 1 giugno 2015 è diventata obbligatoria la presentazione degli atti di aggiornamento utilizzando solo la rete telematica (Provvedimento direttoriale n. 35112/2015 dell'Agenzia delle Entrate). I nuovi accatastamenti, le variazioni catastali e tutte le pratiche che oggi possono essere presentate direttamente allo sportello dell'ufficio provinciale, dovranno essere inviate telematicamente utilizzando il nuovo Modello Unico Informatico Catastale (MUIC). Si conclude così il processo avviato nel 1988, e che ha visto, tra l'altro, il consolidamento della funzione e della responsabilità del tecnico professionista abilitato, tramite il quale il Catasto viene aggiornato direttamente.
Il futuro
L'informatizzazione dell'attuale Agenzia delle Entrate-settore territorio si sta evolvendo anche attraverso la realizzazione del SIT (Sistema Integrato del Territorio) nel quale confluiranno tutte le informazioni relative agli immobili e ai titolari dei diritti reali sugli stessi, integrando tali dati con quelli provenienti dalla pubblicità immobiliare, in modo da correlare univocamente gli oggetti immobiliari (Catasto) ai soggetti titolari di diritti reali (pubblicità immobiliare). Il SIT presenta un elevato contenuto di informazioni, è infatti arricchito di dati quali gli indici di collegamento a concessioni e permessi edilizi; di informazioni relative alla certificazione energetica dell'immobile, creando così i presupposti per una forte correlazione di questo sistema con quello delle anagrafi comunali immobiliari, con le banche dati di edilizia privata e pubblica di Comuni e Regioni che conservano i certificati energetici. Queste informazioni cioè renderebbero possibile conoscere la dissipazione termica degli immobili e, quindi, formulare indicazioni sui sistemi di valorizzazione degli immobili in base a parametri di consumo energetico, di consumo del suolo, per l'uso di materiali da costruzione ecocompatibili, per l'utilizzo di sistemi a energia rinnovabile.
Esse danno, inoltre, luogo alla revisione del classamento delle particelle interessate che possono rendere necessarie verifiche periodiche ordinarie (a cura dell'Ufficio dell'Agenzia del Territorio) oppure a verifiche straordinarie (su richiesta degli interessati o eseguite d'Ufficio in casi particolari).
In tutti i casi, i possessori hanno l'obbligo di denuncia della variazione dei redditi all'Ufficio dell'Agenzia del Territorio entro il 31/01 dell'anno successivo all'evento. La variazione di qualità e/o classe può essere presentata utilizzando il Modello 26 cartaceo o il Modello 3/SPC se interessa la costruzione di fabbricati su particelle del CT oppure tramite la proceduraonline chiamata DocTe, che oggi ha sostituito quasi interamente i moduli cartacei. Le variazioni nello stato riguardano i seguenti aspetti.
FRAZIONAMENTO DI PARTICELLE
Il frazionamento può avvenire in seguito a mutazione oggettiva (ad esempio per la vendita di una parte di particella che determina un cambio di proprietà parziale). Il tecnico deve compilare il tipo frazionamento, cioè un insieme di elaborati grafici dell'oggetto da rilevare utilizzando il Modello 51 e il Modello 51 FTP che rappresentano il risultato del rilievo e la suddivisione delle aree ottenute con il frazionamento.
La presentazione comporta la variazione della mappa particellare (aumentano le particelle poiché da una se ne possono formare due o più), dell'archivio particelle (per lo stesso motivo precedente), dell'archivio possessori (possono aumentare i possessori per l'acquisto della parte frazionata),
dell'archivio partite.
Se il frazionamento è per successione causa mortis occorre fornire anche l'atto di successione. Può essere presentato anche un tipo particellare (sempre tramite il Modello 51) quando si voglia evidenziare le superfici reali di particelle alienate non a corpo, ma a misura.
Il Ministero delle Finanze per le elaborazioni grafiche ha attivato un programma elettronico detto PREGEO (PRE trattamento atti GEOmetrici) che permette di elaborare i risultati del rilievo topografico, il calcolo delle coordinate dei punti rilevati, delle distanze, delle aree dei poligoni, la compilazione del libretto delle misure, la memorizzazione dei dati su supporto rinnovabile fino alla stampa degli elaborati ottenuti.
NUOVA COSTRUZIONE
I fabbricati rurali non sono più considerati, come in passato, privi di rendita catastale; pertanto quando si intraprende l'edificazione di una nuova costruzione su una particella accatastata al Catasto terreni, questa viene immediatamente trasferita al Catasto urbano. Quindi la procedura di accatastamento ha inizio al Catasto terreni e si conclude al Catasto fabbricati. In questo modo sono stati uniformati tutti i fabbricati presenti sul territorio, equiparandoli e rendendoli computabili fra loro.
STOP E SINTESI
Aspetti introduttivi e Catasto terreni
Che cos’è il Catasto?
È l'insieme dei documenti che costituiscono l'inventario generale delle proprietà immobiliari dello Stato, redatto a scopo prevalentemente fiscale.
Quali operazioni interessano il Catasto terreni?
Operazioni topografiche per rilevare la forma e l'estensione delle particelle di tutto il territorio nazionale e per poterlo rappresentare su mappe planimetriche, suddivise per Comune.
Operazioni economico-estimative per determinare i redditi imponibili delle particelle che compongono le proprietà fondiarie. Ciò ha comportato la divisione del territorio nazionale in 21 zone economico-agrarie, a loro volta divise in circoli censuari.
It is the archive of all the documents concerning the reai estate in a country, mainly for taxation purposes.
Which operations concern land registry?
Topographical operations, meant to determine the shape and the extension of all the plots in a State and represent them on planimetric maps, subdivided into municipalities.
Economic-evaluation operations, to define the taxable income of piots constituting reai properties. As a consequence, our country has been divided into 21 economic-agrarian areas, in their turn divided into census districts.
Which documents can be available at the Cadastre?
Parcels maps, parcels archive, owners and registered archive and cadastral numbers.