GESTIONE E VALORIZZAZIONE AGROTERRITORIALE

NORMATIVE DI TUTELA, MARKETING, AMBIENTE E TERRITORIO 417 Capitolo 17 alternative e rinnovabili; ampliamento dell offerta turistica (con particolare attenzione alla sostenibilità e alla destagionalizzazione dei flussi turistici); sostegno al comparto agro-forestale; competitività delle imprese; c. relative azioni strategiche. Il PAM rappresenta un interessante esempio di strumento di riferimento regionale per le aree montane a partire dal quale sono definite politiche e orientamento degli investimenti in base alle azioni strategiche e alle risorse allocate. Regione Emilia-Romagna Si è dotata di un documento programmatico di riferimento per le aree montane: il Programma Regionale per la Montagna, istituito con L.R. n. 2/2004. Con tale strumento, la Regione ha introdotto un sistema di programmazione negoziata: sono state siglate otto intese istituzionali a livello provinciale, ognuna delle quali contiene una strategia di sviluppo diversa, legata alle specificità territoriali di ogni singola Provincia. Sulla base di tali intese sono stati siglati degli accordi-quadro che si propongono come strumenti di concertazione tra Regione, Province ed Enti locali associativi di Comuni montani territorialmente interessati, con lo scopo di individuare misure di intervento specifiche in base alle esigenze territoriali. Regione Toscana Ha sviluppato una propria politica per la montagna e il tema montagna ha avuto un impatto trasversale, concertato a più livelli e legato a molteplici temi e settori di intervento. Questo approccio ha portato nel 2002 alla sottoscrizione della Carta delle montagne toscane da parte dei vari Enti presenti al tavolo di concertazione regionale. Il Piano di indirizzo prodotto è entrato in vigore nel 2004. Il documento prevede cinque strategie d intervento: migliorare la qualità della vita e dei servizi; orientare le attività alla sostenibilità; valorizzare le risorse montane; proteggere la peculiarità dell ecosistema montano; sostenere le capacità progettuali delle Comunità montane. In vista di una maggiore integrazione tra politiche regionali sul tema montagna, nel 2006 si è deciso di trattare tale materia nell ambito di un atto di programmazione generale: il Programma Regionale di Sviluppo (PRS) 2006-2010, ora sostituito dal PRS 2011-2015. Pur rimanendo in vigore l attuale programmazione (Piano d indirizzo per le montagne toscane/Documento attuativo annuale), la L.R. n. 67/2011 ha introdotto strumenti di semplificazione per quanto riguarda la creazione di piani di sviluppo locali. Regione Veneto stata la prima in Italia ad aver elaborato, negli anni Ottanta del secolo scorso, un suo originario approccio alla questione montana: il progetto montagna . Il primo organico provvedimento intersettoriale per lo sviluppo della montagna è stata la L.R. n. 29/1983 Interventi a favore dei territori montani e approvazione del progetto montagna . Prendeva così forma un pensiero utile sia negli anni successivi fino all approvazione della legge quadro nazionale del 1994, sia in sede comunitaria: risale infatti al 15 dicembre 1983 la risoluzione Colleselli al Parlamento europeo per un azione comunitaria specifica al rilancio dell attività agricola e silvopastorale, attraverso il recupero del territorio soggetto a dissesto idrogeologico nell area montana e dolomitica della Regione Veneto. Un altro intervento normativo si deve al Programma regionale di sviluppo 1988-1990 per garantire lo sviluppo e nello stesso tempo la residenzialità delle zone montane venete. Ancora prima della legge-quadro statale n. 97/1994 il Veneto aveva istituito un proprio Fondo regionale per la montagna (art. 17 L.R. n. 19/1992), alimentato solo da risorse statali azzeratesi dopo il 2010, rendendo inoperativo lo strumento pensato per finanziare gli interventi speciali a favore delle zone montane. Le Intese Programmatiche d Area (IPA) sono strumenti di programmazione decentrata disciplinati dalla L.R. n. 35/2001 Nuove norme sulla programmazione , frutto dell esperienza maturata con i patti territoriali. Le IPA rappresentano momenti di concertazione tra soggetti pubblici e parti economiche e sociali, con funzioni di analisi e proposte delle azioni di sviluppo prioritarie per l area di riferimento. Per mezzo delle IPA la Regione offre la possibilità agli Enti pubblici locali e alle parti economiche e sociali di partecipare alla programmazione attraverso accordi finalizzati allo sviluppo economico e sociale di aree territoriali sub-regionali. In territorio montano, al 31 dicembre 2010 risultano costituite 7 IPA. Le tipologie di intervento finora finanziate riguardano prevalentemente opere pubbliche e percorsi tematici. 0230.Capitolo 17.indd 417 3/16/17 7:48 AM

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