GESTIONE E VALORIZZAZIONE AGROTERRITORIALE

PRODUZIONI DI QUALIT , CLASSIFICAZIONE E FILIERE 403 Capitolo 16 Domanda: crescita dei consumi domestici, un migliore andamento dei consumi rispetto ai prodotti agroalimentari nel complesso e alle produzioni a D.O. (prodotti agroalimentari e vini di qualità DOP e IGP) e una concentrazione dei consumi nel Nord del Paese. Mercato: strutturalmente si denota una sostanziale stabilità con un aumento non eccessivo dei prezzi al consumo e dell elasticità della domanda rispetto al prezzo. Scambi con l estero: il settore dei prodotti biologici è in continua espansione, soprattutto per una progressiva attenzione da parte del consumatore in merito alla sicurezza alimentare. Si tratta di un comparto caratterizzato da notevole vivacità oltre che da una valida propensione all export grazie al processo di integrazione fra agricoltura biologica e industria di trasformazione. Settore pesca e acquacoltura G LOSSARY Settore pesca e acquacoltura: fishery and aquaculture industry Offerta: nel 2010 la produzione ittica italiana ha subito una perdita superiore al 2% in volume e al 6% in valore. Questa contrazione produttiva è dipesa dalle minori catture della flotta italiana attiva nel Mediterraneo (24,7%, con una diminuzione del 6,4% dei giorni totali di pesca rispetto al 2009), cui si contrappone la stabilità dei volumi complessivi provenienti dall acquacoltura (è tornata a crescere la produzione dei molluschi ma è diminuita quella dei pesci). Domanda: secondo la rilevazione Istat, la spesa annua pro capite per l acquisto di prodotti ittici è cresciuta del 3,6% nel 2010 rispetto al 2009. Il consumo pro capite è rimasto invariato (circa 21 kg). I consumi domestici hanno fatto registrare una riduzione in volume degli acquisti di prodotti ittici da parte delle famiglie (l indice Ismea ha segnato un 22,4% rispetto al 2009), che ha penalizzato soprattutto la categoria del fresco (25,7%, rispetto al 11,3% dei trasformati). L indice Ismea ha registrato per i prodotti ittici un incremento dei prezzi del 2%, evidenziando una crescita del 4,4% per i prodotti freschi e una leggera flessione per quelli trasformati (20,7%). Scambi con l estero: i dati Istat relativi al 2010 rilevano un sensibile peggioramento del deficit (111,8%) per la bilancia commerciale ittica, strutturalmente deficitaria. più contenuta la crescita dei volumi importati (12,3%), mentre l export ha registrato appena lo 0,4%. Tra i principali prodotti freschi importati, sono aumentate orate, spigole, calamari e calamaretti, seppie e seppiole, mentre hanno segnato un forte calo i mitili, il primo prodotto dell import fresco nazionale. Tra i prodotti trasformati, sono cresciute le esportazioni di calamari e calamaretti congelati, mentre sono diminuite le richieste nazionali di preparazioni e conserve di tonno, loins di tonno e polpi congelati. La Spagna resta il principale partner dell Italia a livello commerciale. PESO % PESO % 2000 2010 2010/09 2010/00 t.v.m.a. 2001/10 464 100 100 22,3 230,5 23,4 409 232 61 50 24,5 243,4 25,1 Acquacoltura 258 232 39 50 0,0 29,9 21,2 Import 724 939 100 100 2,3 29,8 2,4 Prodotti ittici freschi 146 199 20 21 2,0 36,7 3,2 Prodotti ittici trasformati 578 740 80 79 2,4 28,1 2,2 Export 136 135 100 100 0,4 20,4 0,2 Prodotti ittici freschi 70 71 52 53 6,5 1,2 0,1 Prodotti ittici trasformati 65 64 48 47 25,6 22,0 0,4 Saldo 2588 2804 2,6 36,7 2,8 Saldo normalizzato (%) 268,4 274,9 VOCI 2000 2010 Produzione 667 Pesca marittima 16.33 Produzione e scambi nazionali di pesci, molluschi e crostacei (000 t) (Fonte: elaborazione su dati Ismea). 0220.Capitolo 16.indd 403 3/21/17 12:45 PM

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