GESTIONE E VALORIZZAZIONE AGROTERRITORIALE

400 PARTE QUARTA Mercato: forte aumento dei prezzi all origine a seguito della crescente richiesta di carni più economiche; significativo incremento dei costi di produzione a causa dell aumento dei prezzi delle materie prime (cerealicole e della soia), progressiva ripresa delle quotazioni dopo l emergenza aviaria. Scambi con l estero: notevole aumento delle importazioni di carni (soprattutto di pollo); forte crescita delle importazioni di uova per impiego industriale; riduzione delle importazioni di animali e carni a favore delle parti pregiate. Settore cerealicolo Il valore totale dei prezzi della produzione cerealicola ammonta a 3.061 milioni di euro, pari al 14% delle coltivazioni agricole; le produzioni più significative sono frumento tenero e duro, mais e orzo che rappresentano il 76% del valore complessivo dei cereali. Il fatturato dell industria molitoria è di 3.619 milioni di euro, il fatturato dell industria pastaria è di 4.605 milioni di euro, quello dell industria mangimistica è di 7.740 milioni di euro. Le problematicità manifestate dal settore cerealicolo sono: variabilità del prezzo e della qualità della granella, anche nell arco dello stesso anno, diffusione di colture a bassa intensità di capitali (colture più redditizie), problemi di ordine sanitario (soprattutto per il mais), delocalizzazione della produzione di pasta di semola di frumento duro. Malgrado questa problematicità, il settore presenta anche interessanti prospettive: intensificazione del ricorso ai contratti di filiera, attivazione di strutture per lo stoccaggio differenziato per classi omogenee di qualità, sostegno agli investimenti strutturali (risorse PSR), creazione della Rete Qualità Cereali per il monitoraggio qualitativo della granella, progressiva diffusione dei prodotti trasformati nazionali sui mercati esteri. Settore vitivinicolo Negli ultimi venti anni è stata registrata una progressiva riduzione del patrimonio viticolo italiano che ha toccato la soglia dei 650 mila ettari. A causare la riduzione di superficie sono state le estirpazioni con premio, disciplinate dalla OCM. Secondo i dati dell inventario viticolo nazionale nel 2009/2010 si contavano 272 mila ettari di vitigni destinati alla produzione di vini DOP, 193 per IGP e 186 per vini comuni. Il patrimonio varietale è molto ricco e diversificato a livello regionale. I dati dell ultimo inventario contano circa 240 varietà che coprono l 85% della superficie totale. Le varietà che superano i 20 mila ettari sono 6, mentre sono 16 quelle che superano i 10 mila; esse nel complesso coprono il 55% dell intero patrimonio. La Regione più vitata d Italia è la Sicilia, con 113 mila ettari, seguita da Puglia e Veneto, con 87 mila e 75 mila ettari rispettivamente. L Italia vanta una media di 20 milioni di ettolitri negli ultimi 5 anni e guida la classifica in volume dei principali Paesi fornitori, mentre è seconda (dietro alla Francia) in termini di incassi. La Spagna, con 16,9 milioni di ettolitri, consolida la sua posizione soprattutto grazie ai vini sfusi che superano il 50% 850 800 792 773 769 765 750 730 700 700 686 673 664 650 16.28 Andamento della riduzione (migliaia di ha) del patrimonio vitato italiano (1999-2011). 0220.Capitolo 16.indd 400 600 550 1999 2000 2001 2002 2005 2007 2009 2010 2011 3/16/17 7:48 AM

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