PRODUZIONI DI QUALIT , CLASSIFICAZIONE E FILIERE a 50,3 50% 44,4 Numero aziende Superficie 40% 30% 20% 18,0 13,3 10,7 11,5 10% 9,6 2,2 2,6 2,2 0% Lombardia Emilia- Piemonte Romagna b Sud 4,3% Centro 7,1% 1,7 2,1 Friuli Marche Veneto Venezia-Giulia 2,9 2,2 1,8 2,0 2,0 1,5 Umbria Sardegna Toscana Isole 2,5% Nord-Est 28,6% Nord-Ovest 69% c 15% Prosciutto San Daniele 6% Speck Alto Adige 11% Altri D.O. 19% Mortadella Bologna 49% Prosciutto Parma 399 Capitolo 16 Offerta: contrazione del patrimonio suino, delle macellazioni e della produzione del circuito tutelato; concentrazione produttiva nelle Regioni del Nord; lieve aumento dell offerta dei capi grassi; mancata valorizzazione del fresco ottenuto dai capi destinati al circuito dei prodotti a denominazione di origine. Domanda: riduzione degli acquisti domestici di carne fresca elaborata e di carne fresca naturale; aumento dei consumi di salumi, unbranded (carni fresche confezionate a uso di supermercati) e spostamento della domanda verso prodotti elaborati. Mercato: aumento dei costi produzione (mangimi, energia); crescita dei prezzi all origine; stabile il fatturato dell industria dei salumi, in crescita quello delle produzioni a D.O.; elevati costi di gestione delle norme di tutela ambientale (direttiva nitrati) e sul benessere animale; elevato costo delle materie prime (mangimi, energia). Scambi con l estero: in peggioramento il deficit di bilancio, condizionato dall incremento delle importazioni; migliora l attivo di bilancio di preparazioni e salumi, trascinato dalla maggiore capacità di penetrare sia i mercati UE, sia quelli extra UE; forte concorrenza dei produttori UE sul mercato dei salumi/insaccati; struttura export oriented delle produzioni di prosciutti e insaccati; dipendenza dall importazione di carni e di semilavorati (tasso di auto-approvvigionamento al 70% circa). Settore avicolo e uova 16.26 (a) Ripartizione percentuale, per regione, del patrimonio suino. (b) Ripartizione per area del patrimonio suino. (c) Peso % (min e al consumo). 100 90 83% 80 70 66% % capi % imprese 60 50 40 34% 30% 30 18% 17% 20 10 0 14% 10% 12% 4% Nord Centro-Sud Veneto 6% 6% Emilia- Lombardia Marche Romagna 6% 7% Piemonte 16.27 Distribuzione territoriale degli allevamenti avicoli: 24 mila aziende censite nel 2010, oltre 115 milioni di capi in allevamento. 0220.Capitolo 16.indd 399 Il sistema della produzione avicola italiana è organizzato per specie (pollo, tacchino, faraona, ecc.) e per categoria produttiva. Allevamenti di galline da riproduzione: svezzamento, crescita e riproduzione di polli per produrre uova destinate agli incubatoi. Allevamenti di galline da uova: svezzamento, crescita e allevamento di galline per produrre uova destinate al consumo umano. Allevamenti di polli da carne: svezzamento e ingrasso dei pulcini per ottenere animali pronti per il consumo, le cui dimensioni variano in funzione dei tempi di allevamento. Offerta: forte aumento della produzione di carni avicole (soprattutto di pollo) e flessione di quella di uova, forte concentrazione delle aziende dal punto di vista delle dimensioni e diffusione territoriale. Domanda: aumento soprattutto del consumo di pollo, calo di quello del tacchino e incremento del consumo di carne etichettata ed elaborata. 3/16/17 7:48 AM