GESTIONE E VALORIZZAZIONE AGROTERRITORIALE

PRODUZIONI DI QUALIT , CLASSIFICAZIONE E FILIERE 387 Capitolo 16 Carni di pollame, lagomorfi e piccola selvaggina allevata L art. 1 del Reg. CE n. 853/2004 e le Linee guida della conferenza Stato-Regioni del 17 dicembre 2009 stabiliscono che esistono solo due casi in cui le carni di pollame e lagomorfi (conigli) possono essere ottenute anche al di fuori dei macelli riconosciuti: 1. è consentita la macellazione fino a 500 capi/anno di pollame, lagomorfi e piccola selvaggina allevata senza strutture dedicate, solo in caso di cessione occasionale all interno dell azienda agricola stessa, su richiesta del consumatore finale o del dettagliante a livello locale (stessa provincia o quelle confinanti) e in sua presenza secondo modalità stabilite dalle Regioni; 2. la macellazione di quantitativi fino a 50 Unità Bovine Equivalenti complessive annue, corrispondenti a 10.000 polli e 6.250 conigli (1 UBE 5 200 polli o 125 conigli), può avvenire in un macello annesso all allevamento, quindi non riconosciuto (ma solo registrato), dopo la notifica di inizio attività, nel caso in cui la macellazione sia finalizzata alla cessione diretta delle carni al consumatore finale o a dettaglianti che operano a livello locale rifornendo direttamente il consumatore finale. Le singole Regioni possono intervenire modificando le quantità ammissibili; ad esempio la Regione Lombardia, con il decreto Direzione Generale Sanità n. 5593 del 27/05/2010 ha fissato il numero in 10.000 polli e 7.500 conigli. Devono comunque essere rispettati i requisiti di cui al Reg. CE n. 852/2004 e attuate le procedure del sistema HACCP. Carni di selvaggina 16.7 Carni fresche: cosce di pollo pronte per essere cucinate. embrione e circondata da tessuto connettivale derivante principalmente dall ospite. A questo stadio le larve sono infestanti, sono cioè in grado, se ingerite da un altro animale o dall uomo, di ripetere nuovamente il ciclo. Le larve incistate nei muscoli possono rimanere infestanti anche per diversi anni. Il ciclo vitale della Trichinella può essere suddiviso in ciclo silvestre e ciclo domestico. Nel ciclo silvestre sono coinvolti vari animali selvatici che si infestano cibandosi di animali o di carogne contenenti le larve incistate e permettono così il perpetuarsi del ciclo. Nel ciclo domestico, che coinvolge anche l uomo, sono invece interessati gli animali domestici allevati allo stato brado che si infestano alimentandosi di rifiuti o attraverso il contatto con carogne contenenti larve: solitamente dal ciclo silvestre avviene l introduzione del parassita nel ciclo domestico quando esiste un contatto tra animali selvatici e domestici. 0220.Capitolo 16.indd 387 Ogni cacciatore può cedere direttamente al consumatore finale o al dettagliante locale che rifornisce i consumatori finali, un capo di selvaggina grossa o 100 capi di selvaggina piccola all anno, intesi come capi interi o carni da essi derivate. Il Reg. CE n. 853/2004 definisce inoltre: selvaggina selvatica: ungulati e lagomorfi selvatici, nonché altri mammiferi terrestri oggetto di attività venatorie ai fini del consumo umano considerati selvaggina selvatica ai sensi della legislazione vigente negli Stati Membri interessati, compresi i mammiferi che vivono in territori chiusi in condizioni simili a quelle della selvaggina allo stato libero; selvaggina di penna oggetto di attività venatoria ai fini del consumo umano . Ciclo nell ospite 1 Ospiti in natura 2 6 5 B A 3 4 16.8. Ciclo della Trichinella. 3/16/17 7:48 AM

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