372 PARTE QUARTA riconoscere che le istituzioni locali hanno giocato un ruolo altrettanto rilevante consolidando il processo di aggregazione dei produttori agricoli. La regione Emilia-Romagna, ad esempio, ha promosso alcune iniziative che hanno favorito la nascita e il successivo consolidamento di importanti realtà imprenditoriali. Da qualche anno la diffusione delle OP ha conosciuto un incremento rilevante grazie, soprattutto in alcuni settori come l olivicolo e il tabacchicolo, agli interventi di politica comunitaria che hanno spinto nella direzione tracciata dalla normativa nazionale. 15 5 Organizzazioni di produzione nel settore ortofrutticolo La situazione delle OP nel settore ortofrutticolo è notevolmente differente perché esse sono sottoposte alla disciplina comunitaria dell OCM che, con la riforma del 1996, ha avviato un processo di crescita e riorganizzazione del sistema produttivo che ha coinvolto tutte le aree del nostro Paese. La OCM ortofrutta, approvata con il regolamento (Ce) n. 1182/2007, ha ampliato le misure previste dal programma operativo, includendo la prevenzione e la gestione delle crisi, e ha sancito la possibilità di portare al 4,6% l aiuto finanziario comunitario, a condizione che la quota sia destinata solo alla realizzazione di tale misura. Secondo i dati del Ministero, al 30 giugno 2012, le organizzazioni riconosciute sono 289, di cui 277 OP e 12 Associazioni di Organizzazioni di Produttori (AOP). Più della metà delle OP (157) è concentrata nell area meridionale, mentre al Nord, dove si trova meno del 30% delle OP ortofrutticole riconosciute a livello nazionale, sono riconosciute 8 delle 12 AOP presenti in Italia. Per quanto riguarda il valore della produzione commercializzata (VPC) (passato da 3,7 miliardi di euro nel 2006 a 4,6 miliardi di euro nel 2009), si è verificato un aumento considerevole (124,3%) in un arco temporale molto limitato. Lo sviluppo delle OP nell ortofrutta italiana sta comportando un processo di ampliamento e consolidamento delle strutture associative preesistenti; inoltre la crescita della componente organizzata della produzione ortofrutticola ha assunto una connotazione più qualitativa rispetto a quella che aveva caratterizzato il suo sviluppo nel primo decennio. Questa dinamica è avvalorata dai dati relativi ai programmi operativi presentati dalle organizzazioni: a fronte di una situazione immutata nel numero comples15.25 Le OP ortofrutticole rappresentano dei modelli organizzativi di riferimento per tutti i settori. sivo di OP tra il 2006 e il 2009, si è registrato un aumento delle organizzazioni che hanno costituito un fondo di esercizio (15.25). 2009 (escl. Gest. e prev. crisi) 2009 (incl. Gest. e prev. crisi) 2006 5.0% In particolare la possibilità di acce4,4% 4,5% dere alla quota aggiuntiva dell aiuto 4,1% 4,1% 3,9% 3,9% 4,0% 3,8% 3,8% comunitario per le misure di preven3,6% 3,7% 3,5% zione e gestione delle crisi ha incorag3,0% giato le OP a dotarsi di un programma operativo. L analisi del territorio mette 2,5% in luce realtà diverse tra Nord e Sud 2,0% del Paese. 1,5% Le OP dell area settentrionale con1,0% fermano, nell anno 2006, una maggiore 0,5% efficienza gestionale e mostrano una 0,0% elevata capacità di spesa: l aiuto coCentro Sud Nord munitario erogato alle OP del Nord (15.26), escludendo la quota destinata 15.26 Aiuto comunitario erogato alle OP/AOP rapportato al VPC di riferimento (%), alle misure di prevenzione e gestione 2006-2009. 0210.Capitolo 15.indd 372 3/16/17 7:48 AM