GESTIONE E VALORIZZAZIONE AGROTERRITORIALE

POLITICHE AGRICOLE E ORGANIZZAZIONE DEL MERCATO PRODUTTIVO 369 Capitolo 15 intende contrastare lo squilibrio del potere negoziale esistente nella filiera alimentare ed è anche uno dei temi chiave della proposta di riforma della PAC; l esperienza delle OP nel settore ortofrutticolo viene presa a modello per tutti gli altri settori produttivi, tanto da estendere il riconoscimento delle OP e delle loro associazioni (AOP) all intera gamma delle produzioni agricole. A differenza delle OP ortofrutticole che, in virtù del sostegno comunitario rappresentano una realtà consolidata, le organizzazioni create negli altri settori produttivi hanno un origine recente, favorita da decreti legislativi (n. 228/2001 e n. 102/2005) che hanno posto le basi di un processo di riordino dell associazionismo agricolo. Le prime esperienze di associazioni di produttori agricoli in Italia risalgono alla fine degli anni Settanta del secolo scorso, quando la politica nazionale e le linee guida comunitarie avevano ritenuto necessario riconoscere le associazioni dei produttori agricoli a livello giuridico, definendone anche le funzioni. I dati presi in considerazione sono quelli dell albo nazionale istituito presso il Mipaaf e rappresentano la sola fonte ufficiale disponibile. Nel caso delle OP ortofrutticole il Mipaaf ha l obbligo di raccogliere ed elaborare ogni anno tutti i dati aggiornati sulla base di uno schema redatto dalla Commissione europea. Organizzazioni di produzione non ortofrutticola 15.22 Situazione delle OP non ortofrutticole al 31 marzo 2011, riconosciute ai sensi dei decreti legislativi n. 228/2001 e n. 102/2005. In Italia, al 31 marzo 2011, si contano 164 OP non ortofrutticole, alle quali aderiscono più di 270 mila produttori agricoli, per un valore complessivo della produzione commercializzata (VPC) che supera i 1500 milioni di euro (15.22). Purtroppo non è possibile risalire alla quota che tale produzione ha rispetto alla produzione agricola italiana, poiché i dati sul VPC sono incompleti, mancando il valore della produzione corrispondente a ben 34 OP. Tra i molteplici settori produttivi organizzati, due terzi delle OP si concentrano in quattro settori (olivicolo, lattiero-caseario, tabacchicolo e pataticolo), che comprendono l 86% dei produttori associati, realizzando il 60% del VPC totale. Fra tutti si distinguono il settore olivicolo, per numero di OP e ampiezza della base sociale, e il lattiero-caseario per il VPC; segue il settore cerealicolo-riso-oleaginose che, pur contando 10 OP, ha dimensioni apprezzabili come numero di soci e valore della produzione commercializzata. SETTORE OP (N.) SOCI (N.) VPC TOTALE (.000) Agroenergetico 2 98 1.762 Apistico 3 259 7.918 Avicunicolo 5 53 94.521 Bieticolo-saccarifero 1 4.388 82.696 10 24.918 192.993 Florovivaistico 3 34 14.452 Foraggero 1 770 8.075 Lattiero-caseario 32 7.386 630.604 Olivicolo 36 216.991 92.560 Pataticolo Cerealicolo-riso-oleaginose 19 1.928 65.675 Prodotti biologici certificati 3 153 2.550 Produzioni suine 6 550 47.426 Produzioni bovine 8 1.504 102.911 Produzioni ovicaprine 3 248 Sementiero 4 2.890 38.922 Tabacchicolo 23 7.072 157.453 5 3.380 42.080 164 272.622 1.582.598 Vitivinicolo Totale 0210.Capitolo 15.indd 369 Il valore complessivo della produzione commercializzata (VPC) totale corrisponde a 130 OP. Le 34 OP per le quali non è indicato il VPC sono relative ai settori: apistico (1); avicunicolo (1); cerealicolo-riso-oleaginoso (1); lattiero-caseario (9); olivicolo (7); pataticolo (4); suinicolo (3); bovino (3); ovicaprino (3); tabacchicolo (2). Per il settore olivicolo (15.14), al consistente numero delle OP e della loro base sociale, corrisponde in realtà un VPC piuttosto ridotto, con il risultato che la loro dimensione media risulta molto contenuta sotto il profilo economico, nonostante vi aderisca un discreto numero di produttori. Prendendo in considerazione le OP per le quali sono disponibili i dati sul numero di soci e sull ammontare di VPC, a ciascuna organizzazione aderiscono in media circa 7 mila soci per un valore della produzione commercializzata che supera di poco i 3 milioni di euro. 3/16/17 7:48 AM

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