RIASSUMENDO • L’obiettivo di sviluppare sistemi colturali, zootecnici e forestali che producano alimenti di qualità, beni e servizi per i consumatori e siano compatibili con la tutela delle risorse ambientali e del paesaggio è perseguito dalle normative comunitarie, nazionali e regionali.
• In particolare alcune normative riguardano la salvaguardia del paesaggio, altre concernono la tutela dell’ambiente attraverso la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento, l’attuazione del risanamento dei corpi idrici e del suolo e la gestione dei rifiuti, altre si basano sulla sicurezza alimentare come quelle relative all’agricoltura biologica e alla tutela della qualità dei prodotti.
|
SUMMING UP
• The purpose of developing plantation, zootechnical and forest systems which produce quality food, goods and services for consumers as well as using natural resources and landscape properly is pursued by community, domestic and regional laws and rules.
• In particular, some rules deal with landscape protection, while others are about environment defense through prevention and pollution reduction, water and ground reclamation, and waste management. Others are based on food safety, such as in organic agriculture and quality product protection.
• Safety in the workplace, in farm fields, is a matter of great importance for operators in the sector.
|
VERIFICHE
COMPLETAMENTO
1. Il Codice dei Beni culturali e del Paesaggio per mezzo del ................................................................................ n. 42 del 2004, regola la tutela del ........................................ e definisce le modalità di applicazione delle eventuali .........................................
2. Il ...................................... biologico e il sistema di ...................................... indicano al consumatore che il prodotto è stato ottenuto seguendo la regolamentazione europea sull’........................................ biologica.
3. In base al d. legisl. 152/06, art. .................., i rifiuti vengono classificati in rifiuti ........................................ e rifiuti ........................................, a seconda della loro origine, e in rifiuti ........................................ e rifiuti ........................................ a seconda delle loro caratteristiche di .........................................
4. La salute e la ........................................ sul lavoro sono regolamentate dal decreto legislativo n. 81 del 9 aprile .................., detto anche Testo ........................................ in materia di salute e sicurezza sul lavoro, e dal decreto legislativo n. .................. del 3 agosto 2009 e da successivi ulteriori .........................................
QUESITI A RISPOSTA APERTA
1. Quali obiettivi sono perseguiti dalle normative per un’agricoltura sostenibile?
2. Come si esplica la relazione fra ambiente, agricoltura e alimentazione?
3. Nella tua Regione quali normative riguardano la salvaguardia del paesaggio?
4. Quali normative concernono la tutela delle acque e del suolo?
5. Come sono classificati i rifiuti?
6. Da quali normative è tutelata la gestione dei rifiuti di un’azienda agricola?
7. In che cosa consiste l’agricoltura biologica?
8. Quali normative europee riguardano l’agricoltura biologica?
9. Quali sono le normative che riguardano l’agricoltura biologica nella tua Regione?
10. Quali normative interessano la tutela della qualità dei prodotti?
11. Quali sono le tipologie di protezione dei prodotti alimentari?
QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA
1. Quale norma ha riunito tutta la materia paesaggistica?
a legge 1497/39
b legge 431/85
c decreto legislativo 42 /2004
2. Quale delle seguenti normative comunitarie e nazionali non riguarda la tutela delle acque?
a direttiva 2000/60/Ce
b decreto legislativo 152/06
c legge 431/85
3. Nelle aziende agricole la gestione dei rifiuti è un’operazione:
a semplice perché i rifiuti possono essere interrati in un punto qualsiasi dell’azienda purché lontano dalle abitazioni
b pericolosa perché i rifiuti possono essere bruciati con emissione di sostanze tossiche
c onerosa perché devono essere rispettate le norme della Politica Agricola Comunitaria e della legislazione nazionale e regionale sul loro smaltimento
4. La proporzione fra l’altezza e la larghezza del logo del prodotto biologico europeo deve essere sempre di:
a 1 : 1,5
b 2 : 1,5
c 1 : 2
5. Le norme sull’agricoltura biologica si basano sul concetto che:
a le sostanze chimiche sono sempre dannose per l’uomo e l’ambiente
b le sostanze chimiche di origine naturale sono più salubri e sicure per l’uomo e l’ambiente rispetto a quelle di sintesi.
c le sostanze chimiche di sintesi sono più salubri e sicure per l’uomo e l’ambiente rispetto a quelle di origine naturale
6. Quale concetto accomuna i vari metodi dell’agricoltura biologica?
a la rivalutazione dell’agricoltura di un tempo
b l’assorbimento nelle pratiche agricole dei principi dell’ecologia
c la necessità di rivedere l’equità degli scambi tra paesi economicamente sviluppati e quelli in via di sviluppo
7. Come si riconosce un prodotto biologico?
a ortaggi e verdura fresca sono sempre biologici, mentre i prodotti trasformati non lo sono mai perché hanno subito processi di lavorazione industriale
b se sull’etichetta sono riportate diciture tipo “prodotto secondo natura” o “prodotto ecologico” o “prodotto della tradizione” o “gli antichi prodotti della nonna”
c se l’etichetta riporta la dicitura “da agricoltura biologica”, il nome dell’organismo di controllo ed eventualmente anche il logo comunitario
8. Il marchio di un prodotto le cui caratteristiche sono esclusivamente dipendenti dall’origine geografica è:
a DOP
b IGP
c DOC
9. Quale fra le seguenti caratteristiche non riguarda i prodotti DOP?
a sono prodotti solo in una determinata area di produzione;
b la tecnologia di produzione vanta una tradizione storica comprovata
c sono prodotti senza l’uso di fitofarmaci
VERO O FALSO
1. Chiunque operi nell’agricoltura deve possedere competenze relative alle normative vigenti in materia ambientale. V F
2. Il quadro normativo sulla tutela del paesaggio dal 1939 ad oggi non ha subito alcuna evoluzione. V F
3. La direttiva europea 2000/60/Ce è stata recepita nell’ordinamento italiano con il decreto legislativo 152/2006. V F
4. Le norme generali di produzione biologica vietano l’uso di qualsiasi tipo di organismo geneticamente modificato. V F
5. Le modalità di applicazione della normativa in merito al logo di produzione biologica sono stabilite dal regolamento 271/2010. V F
6. Il logo biologico dell’UE deve avere un’altezza minima di 13,5 mm e una larghezza minima di 9 mm. V F
7. I marchi di tutela sono stati introdotti per tutelare tutti i prodotti italiani. V F
8. Quando almeno una fase della produzione avviene nella zona individuata, il prodotto è definito DOP. V F