Marketing e comunicazione
Per comunicare c'è bisogno almeno di due soggetti uno detto emittente (o trasmettitore) e l'altro ricevente (o destinatario) tra cui si hanno scambi di messaggi (insieme coordinato di segni come immagini, suoni o parole che trasportano contenuti) per mezzo di un canale di comunicazione (posta, radio, internet, ecc.)La comunicazione/distribuzione avviene se i segni arrivano integralmente e nello stesso ordine in cui sono stati inviati, senza cioè subire interferenze, che genererebbero un problema di rumore, ovvero quando un ricevente è sollecitato dalla presenza contemporanea di più emittenti. Ciò dovrebbe essere superato utilizzando lo stesso codice (associazione fra segno e messaggio, ad esempio il rosso del semaforo impone l'arresto della vettura) del destinatario in quanto quest'ultimo decodifica i messaggi per mezzo dei codici di cui dispone.
Per sapere se la comunicazione è arrivata al ricevente c'è bisogno di un canale di comunicazione contrario a quello del messaggio, detto feedback: il trasmettitore in questo caso diventa ricevente, mentre il ricevente diventa emittente. In sintesi possiamo avere:

Per il marketing la comunicazione aziendale coinvolge sia soggetti interni (il personale dell'azienda che deve essere partecipe degli obiettivi che l'impresa si prefigge) che esterni (i consumatori, che rappresentano per l'impresa il destinatario più importante della comunicazione, i fornitori, gli azionisti, i sindacati, le pubbliche amministrazioni).
La comunicazione esterna viene poi distinta in comunicazione istituzionale e di marketing. La prima mira a migliorare l'immagine dell'azienda nel suo complesso, la seconda si propone di consolidare l'immagine del marchio, offrire servizi al cliente, creare e/o aumentare il rapporto fra valore e prezzo (ovvero se un prodotto entra con fiducia sul mercato, gli acquirenti comprano anche a prezzi alti in quanto si sentono garantiti nella soddisfazione del loro bisogno). La comunicazione di marketing dovrebbe portare il cliente alla decisione di acquistare un determinato prodotto in cinque mosse:
1. inconsapevolezza: fase antecedente alla comunicazione, in cui il ricevente non conosce neppure l'impresa produttrice;
2. consapevolezza: il destinatario è informato dei contenuti che l'azienda trasmette;
3. interesse: il ricevente si dispone in sintonia con il messaggio aziendale;
4. desiderio: il destinatario appare fortemente interessato a un particolare prodotto o servizio in quanto ha compreso che può soddisfare un suo bisogno;
5. azione: il destinatario del messaggio effettua l'acquisto.
Si parla di pubblicità per indicare lo strumento di comunicazione di marketing più noto. Il suo valore si basa sulla grande capacità di penetrazione dei messaggi (facilmente comprensibili, in genere con molte immagini e poco testo) in quanto affidati ai media a larghissima diffusione (radio, giornali e televisione) cioè in grado di raggiungere un elevatissimo numero di potenziali clienti. Poiché questo strumento non consente un feedback, deve essere utilizzato maggiormente nelle prime fasi del processo decisionale.
Si parla poi di promozione delle vendite utilizzata per stimolare direttamente l'azione di acquisto. Poi di pubbliche relazioni che si occupano dell'identità dell'impresa e non di quella del prodotto, dunque i principali destinatari di questo strumento non sono i consumatori in senso stretto, quanto i cittadini, le pubbliche amministrazioni, le organizzazioni della società civile, i politici, ecc. Il successo della comunicazione nel marketing può essere misurato attraverso due parametri: l'efficienza e l'efficacia. La prima è legata alla capacità dell'impresa di ricercare validi canali di comunicazione per raggiungere solo i destinatari individuati dalla strategia di marketing e di verificare che il messaggio giunga non distorto ai potenziali acquirenti. L'efficacia nella comunicazione è la capacità di creare nei destinatari i comportamenti attesi.