ECONOMIA E AGROSISTEMI

I sistemi di certificazione

Le certificazioni servono ad incoraggiare le diverse produzioni agricole, proteggendone i nomi contro gli abusi e le imitazioni, ma anche ad aiutare i consumatori fornendo loro informazioni sul carattere specifico dei prodotti in modo da soddisfare le loro esigenze riguardo alla qualità e alla sicurezza. 


Esistono tre livelli di certificazione di seguito richiamati:
Figura 18 • L'etichettatura dei prodotti vitivinicoli è disciplinata al Reg. UE 1308/2013 nel quale vengono prescritte le indicazioni obbligatorie che devono essere presenti e facilmente leggibili dal consumatore.
1. ambito cogente: riguarda la legislazione nazionale e comunitaria per gli aspetti nutrizionali e igienico-sanitari dei prodotti agroalimentari. Per il mercato unico europeo la UE ha promosso una strategia d'armonizzazione dei requisiti essenziali di sicurezza e delle norme tecniche;
2. ambito volontario: si tratta di un insieme di norme per la certificazione dei processi aziendali e/o dei prodotti e per la definizione di standard qualitativi. La certificazione è data dall'insieme delle procedure e delle attività, da un organismo debitamente autorizzato (organismo di certificazione), atte a fornire un'adeguata fiducia sulla conformità di un determinato prodotto, sul personale utilizzato e sul sistema di gestione aziendale (qualità, ambiente, ecc.) a requisiti prefissati; 
3. ambito regolamentato: la Comunità europea ha emanato una serie di Regolamenti riguardanti la protezione delle produzioni tradizionali e la valorizzazione della specificità dei prodotti agroalimentari.

Esempio di etichetta di vino DOCG

Indicazioni obbligatorie
1 Denominazione Indicazione Geografica per DOP e IGP di vendita
2 Origine e provenienza
3 Dati dell’importatore (soltanto per il vino importato) Es. “Importato da ...”
4 Riferimento all’Imbottigliatore con indicazione del nome e indirizzo - Es. “Imbottigliato da ...” oppure “Imbottigliato da ... per conto di ...”
5 Tenore zuccherino, solo per vini spumanti
6 Indicazione relativa alla presenza di allergeni - Es. “Contiene Solfiti” Oppure “Contiene Anidride Solforosa”
7 Lotto
8 Titolo alcolometrico volumetrico effettivo
9 Indicazione della quantità
10 Obbligatorio per DOC e DOCG

Indicazioni facoltative
1 Indicazione Denominazione di Origine protetta e Indicazione Geografica Protetta
2 Categoria merceologica (vino, vino spumante, ecc.)
3 Riferimenti (nome o marchio commerciale + indirizzo) ad altri operatori coinvolti nella filiera (es. produttore, distributore, ecc.)
4 Utilizzo di termini quali abbazia, castello, rocca, ecc. riferiti all’azienda agricola ma solo se tutte le operazioni di trasformazione avvengono nell’area menzionata
5 Logo comunitario relativo alla presenza di allergeni
6 Annata delle uve, solo se almeno l’85% delle uve proviene dalla stessa annata
7 Varietà delle uve, solo se rappresenta almeno l’85% delle varietà utilizzate
8 Tenore zuccherino (per i vini non spumanti)
9 Indicazioni relative al metodo di invecchiamento e/o di elaborazione (es. superiore, novello, ecc.)
10 Simboli comunitari della DOP/IGP
11 Riferimenti al metodo di produzione (fermentato in botte, ecc.)
12 Indicazioni relative ad unità geografiche più piccole della DOP/IGP, solo se almeno l’85% delle uve impiegate nella produzione del vino proviene da tali zone

La rintracciabilità

Quando un alimento arriva sulla tavola del consumatore ha già attraversato un lungo percorso composto da varie aziende e fasi di lavorazione; questo iter si può riassumere nella frase "from farm to fork" (dalla terra alla tavola) e costituisce la filiera agroalimentare. 

La rintracciabilità, definita dal Reg. CE 178/2002, consiste nella possibilità di ricostruire il percorso di un alimento attraverso tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione. 
Si distinguono due sistemi di rintracciabilità: quello all' interno dell’azienda, che comprende la compilazione regolare e continua di alcuni registri aziendali, e quello per la filiera produttiva, che consiste nell'identificazione documentata delle aziende che hanno partecipato alla produzione e alla commercializzazione di un lotto di prodotto alimentare. La rintracciabilità di filiera è volontaria e tutelata da un ente terzo. 

 
Questi due sistemi di ►rintracciabilità permettono di instaurare un rapporto di fiducia tra consumatori e produttori e la neutralizzazione di qualsiasi rischio dei lotti o delle aziende non conformi.
Spesso i termini "rintracciabilità" e "► tracciabilità" sono confusi e associati, mentre in realtà indicano due processi distinti: la rintracciabilità indica il processo che collega tutte le informazioni in modo da poter risalire alla storia globale del prodotto, individuando le responsabilità nelle varie fasi di lavorazione; la tracciabilità, invece, è il processo attraverso il quale si può seguire la storia del prodotto dall'inizio alla fine del suo percorso produttivo, registrandone le informazioni in ogni fase della sua realizzazione.
STOP E SINTESI

Aspetti generali della qualità

In agricoltura che cosa si intende per marchio?
Un marchio è un sistema identificativo che consente al consumatore di riconoscere un prodotto sulla base di alcune caratteristiche specifiche.
Che cosa identifica il marchio DOCG?
La DOCG è la denominazione di origine controllata e garantita, è un marchio di qualità attribuito a vini prodotti in aree delimitate con indicazione del loro nome geografico.
Quali sono i livelli della certificazione?
Esistono tre livelli in ambito di certificazione e precisamente: ambito cogente, ambito regolamentato e ambito volontario.
STOP AND SUMMARY
General features of quality
In agriculture, what is a ‘Brand’?
It is an identification system that allows the consumer to recognise a product on the basis of some distinctive features.
What does the brand ‘DOCG’ identify?
It is the controlled and guaranteed denomination of origin, a quality acknowledgment destined to wines produced within distinctive geographical areas after which they are named.
What are the certification levels?
There are three levels concerning the certification: mandatory field (or domain), coordinated field, voluntary field.

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VOLUME 1