Riportiamo un semplice esempio, nel quale si deve analizzare una serie di 5 dati:
1 7 9 14 19
la cui media è: = 50/5 = 10
Si calcola ora la distanza, in valore assoluto, dalla media:
10 - 1; 10 - 7; 10 - 9; 14 - 10; 19 - 10
e cioè: 9 3 1 4 9
Si esegue ora la media dei valori ottenuti ottenendo lo scarto medio:
26/5 = 5,2
Varianza
Rappresenta la media aritmetica dei quadrati delle distanze dei dati dalla media e anch’essa tiene conto della distribuzione di tutti i dati. In sintesi:
Dove:
x rappresenta le singole osservazioni.
M rappresenta la media delle osservazioni.
N rappresenta il numero delle osservazioni.
Gli (x 2 M) sono le differenze (scarti o errori) delle singole osservazioni dalla loro media; esse sono in parte positive e in parte negative, la loro somma è, in tutti i casi, uguale a zero e quindi nulla può dirci sul loro comportamento. Invece, sommando gli scarti elevati al quadrato ( scarti quadratici), si ha una quantità positiva. Tale somma [S (x 2 M)2] divisa per il numero delle osservazioni fornisce la varianza, che rappresenta una media quadratica. Se volessimo utilizzare l’esempio dei prezzi di vendita del cereale prima proposto avremo i prezzi di vendita del cereale (in €) e cioè:
33, 32, 33, 34, 30, 36, 32, 34, 34, 31
la media sarà data da:
133, 32, 33, 34, 30, 36, 32, 34, 34, 312 / 10 = 32,9€
Troviamo, ora, gli scarti rispetto alla media, effettuando la differenza fra valore del prezzo medio e i prezzi del periodo:
32,9 2 33; 32,9 2 32; 32,9 2 33; 32,9 2 34; 32,9 2 30
32,9 2 36; 32,9 2 32; 32,9 2 34; 32,9 2 34; 32,9 2 31
Si esegue la sommatoria dei quadrati degli scarti:
2 0,12 1 0,9212 0,1212 1,12 1 2,9212 3,12 1 0,9212 1,1212 1,12 1 1,92 5
5 0,01 1 0,81 1 0,01 1 1,21 1 8,41 1 9,61 1 0,81 1 1,21 1 1,21 1 3,61 5
= 26,90 : 10 5 2,69
Ciò significa che nei 10 giorni passati la variazione è stata di 2,69 €. A questo punto l’imprenditore, considerando il suo costo di produzione, può decidere la vendita.