1.4 • I valori monetari costanti all’interno dell’anno
Valori monetari costanti all'interno dell'anno sono rappresentati da
MENSILITÀ che si ripetono costantemente ogni mese all'inizio (anticipate) o alla fine del mese (posticipate)
BIMESTRALITÀ che si ripetono costantemente ogni due mesi all'inizio (anticipate) o alla fine del bimestre (posticipate)
TRIMESTRALITÀ che si ripetono costantemente ogni tre mesi all'inizio (anticipate) o alla fine del trimestre (posticipate)
QUADRIMENSILITÀ che si ripetono costantemente ogni quattro mesi all'inizio (anticipate) o alla fine del quadrimestre (posticipate)
SEMESTRALITÀ che si ripetono costantemente ogni semestre all'inizio (anticipate) o alla fine del semestre (posticipate)
Il coefficiente del montante serve per il calcolo dei valori monetari variabili.
Nel caso in cui nell’anno si verifichino valori monetari costanti, come mensilità, bimestralità, trimestralità, quadrimestralità e semestralità, si può utilizzare un unico coefficiente finanziario che deriva dall’applicazione di progressioni aritmetiche.
Analizziamo il caso della mensilità, cioè di un valore monetario che si ripete dodici volte l’anno, utilizzando lo schema grafico riportato di seguito:

Utilizzando il coefficiente del montante si dovrebbe operare come segue:
Adesso si può raccogliere a fattore comune il valore monetario costante, ottenendo la seguente espressione sintetica:
La somma di frazioni in parentesi costituisce una progressione aritmetica di ragione 1/12. La somma totale di tale progressione si calcola notando che i termini possono essere suddivisi in coppie (primo e ultimo, secondo e penultimo, ecc.) di somma costante, pari a 1 + 11/12; inoltre, il numero di queste coppie è pari alla metà del numero totale di termini, cioè 11/2. Pertanto avremo:
Risolvendo avremo:
Ripetendo passaggi analoghi nel caso delle bimestralità, trimestralità, quadrimestralità e semestralità si ottiene la formula di validità generale:
Dove:
R è il valore monetario della rata.
N è il numero delle rate (12 nel caso di mensilità, 6 nel caso di bimestralità, ecc.).
N +- 1 si somma 1 a N quando il valore monetario delle rate è anticipato, lo si sottrae quando il valore delle rate è posticipato.
Il termine in parentesi viene detto coefficiente di accumulazione finale di rate costanti nell’ambito dell’anno.