1.4 • Il concetto economico di utilità
L’utilità è l'attitudine dei beni a soddisfare i bisogni ed è pertanto un carattere economico delle azioni volontarie dell'uomo per il concetto, prima espresso, che l'azione volontaria dell'uomo rappresenta il mezzo voluto per la soddisfazione del bisogno.
Dunque si può parlare di ►utilità dell'azione ovvero della quantità di bisogno soddisfatto con l'azione stessa. È una grandezza economica soggettiva e contingente, varia cioè da individuo a individuo e per lo stesso individuo si diversifica a seconda delle circostanze (età, ambiente, sesso, ecc.). Nello stesso tempo si può concepire l'utilità come valore attribuibile all'energia economica acquisita con un'azione volontaria dell'uomo.
Ciò ci permette di affermare che l'utilità, intesa come valore, può essere misurata solo tenendola in correlazione con i suoi fondamentali determinati e cioè fra:
• ► determinati economici: a) il soggetto, cioè colui che deve compiere l'azione volontaria; b) la situazione in cui il soggetto vuol compiere l'azione; c) lo scopo che il soggetto si prefigge con la sua azione;
• ► determinati tecnici: a) l'aspetto materiale dell'azione voluta; b) la quantità di energia economica acquisita (acquisita quantità di beni materiali) con l'azione voluta;
• ► determinati finanziari: cioè il sistema dei prezzi con cui viene misurata l'energia economica acquisita.
Per meglio apprezzare la dinamica dell'utilità si può costruire un grafico in cui sull'asse delle X si pone l'insistenza dell'azione divisa in unità di azione (ad esempio l'azione del mangiare, per soddisfare il bisogno della fame, si può dividere in piccole azioni date da panini), sull'asse delle Y si pone l'utilità dell'azione (quantità di fame saziata da ogni panino consumato) (Fig. 5).