5.3 Sistema integrato di indici e analisi comparate

5.3 • Sistema integrato di indici e analisi comparate


Tutti gli indici descritti nel paragrafo 5.2 possono essere collegati tra loro tramite relazioni di carattere matematico o interpretativo. In questo modo si ottengono le catene di indici. Ad esempio, partendo dal ROE è possibile mettere a punto un’analisi che prenda in considerazione i vari aspetti della gestione, sintetizzati appunto dai vari quozienti. In questo modo è possibile compiere un rapido check-up gestionale per individuare punti di forza, ma anche eventuali punti deboli. Il raffronto può essere fatto con i parametri delle gestioni precedenti o fare riferimento a un campione di aziende.


Si parte generalmente dalla redditività globale, sintetizzata dal ROE, e si individuano le componenti che hanno concorso alla sua formazione:
• la redditività operativa (ROI);
• il tasso di indebitamento (leverage finanziario);
• l’incidenza della gestione extracaratteristica (Rn/RO).
Quindi, ripartendo dal ROI, si analizza la redditività delle vendite (ROS) e la produttività del capitale investito. In questo modo si mettono in analisi le componenti del conto economico e quelle dello stato patrimoniale.
Poi dal tasso di indebitamento si attiva l’analisi dell’equilibrio finanziario, verificando, sostanzialmente il ROD, ovvero il costo dei finanziamenti, e il ROI, ovvero il loro rendimento.

Analisi temporale e spaziale

L’analisi di bilancio per mezzo degli indici precedentemente proposti dà origine a valutazioni gestionali di tipo relativo, ma non assoluto. È necessario quindi procedere alla individuazione di una corrispondenza tra i parametri e i riferimenti.


Tali riferimenti possono essere:
• le passate annate agrarie (serie storica) di quella specifica azienda. In questo modo l’analisi permette anche di evidenziare fenomeni che sfuggono dal controllo gestionale, come aumento dei prezzi, andamenti stagionali (favorevoli o sfavorevoli), introduzioni di normative, ecc.
• oltre che nel tempo l’analisi può essere condotta nello spazio (area geografica) cioè riferendosi a un gruppo di aziende omogenee (per dotazioni, risorse e indirizzo produttivo) insistenti nell’area dove ha sede l’azienda oggetto di indagine. In questo caso la prima operazione consiste nella ricerca di un insieme di aziende compatibili (almeno una ventina), attraverso le quali attuare una comparazione che può essere eseguita anche riferendosi a valori medi o a quelli massimi e minimi del gruppo preso a riferimento.

Diagnosi dell’analisi temporale
Nella tabella 1 si riporta un esempio di analisi temporale ottenuta dalla ricostruzione di informazioni relative a n anni, utilizzando un foglio elettronico.
Sono riportati gli indici che, a giudizio del perito, sono quelli che sintetizzano meglio l’andamento della gestione economica e finanziaria.

Tabella 1 • Esempio di analisi temporale dell’andamento gestionale.



La struttura produttiva è in evoluzione: migliorano le capacità imprenditoriali e osservando gli indici elaborati alla fine dell’attuale anno agrario (ultima colonna) si nota che:
• sono aumentati gli utili;
• è aumentata la redditività operativa del capitale investito (ROI) e la redditività del capitale proprio (ROE).
Quanto sopra è ancora più positivo in quanto aumenta il capitale investito (Ci), che è quasi tutto proprio, e ciò porta a credere che l’imprenditore investa una parte del suo reddito per svincolarsi dai debiti a lungo termine.
Si nota, ancora, che i costi di produzione incidono sulle vendite in modo costante (circa il 70%). Sembra che il problema principale dell’imprenditore sia rappresentato dalla gestione del lavoro.
Infatti dall’analisi gestionale esterna è emerso che ci sono notevoli esuberi (quasi 1 Ul), quindi il Rn dovrebbe essere superiore almeno dell’importo pagato in più per il lavoro non necessario.

Diagnosi dell’analisi spaziale
In tabella 2 riportiamo ora un esempio di analisi spaziale. Anche in questo caso gli indici sono stati scelti dall’analista.

Tabella 2 • Esempio di analisi spaziale dell’andamento gestionale.


La lettura degli indici rileva i difetti e i pregi dell’organizzazione gestionale che risulta dalle scelte imprenditoriali. Nel caso in questione sembra evidente che le scelte eseguite non siano state del tutto attente allo sfruttamento dei fattori produttivi. Possiamo però fin da ora affermare che tali scelte non hanno apportato danni irreversibili; ma andiamo per gradi: 
1. La lettura dell’Igp evidenzia che, in rapporto alla media di riferimento, l’indice è piuttosto basso e questo può dipendere da scelte poco razionali di mercato oppure da errori nel dosaggio dei fattori produttivi. 
2. La lettura degli indici di redditività conferma che il reddito aziendale è più basso del riferimento (mediamente 7,4% contro 8,6%) ; in particolare il ROI conferma questa mancanza di attenzione nelle scelte imprenditoriali (11% contro il 12% della media), anche quella delle vendite conferma che il reddito è al di sotto della media. 
3. La conferma finale che i costi di produzione sono poco controllati ci viene dall’indice di rischiosità che supera abbondantemente il riferimento (17% contro 16%). 
4. Un miglioramento è sicuramente possibile in quanto non emerge nulla di irreversibile, infatti anche la fruttuosità non è del tutto fuori controllo (42% circa contro 44%). 
5. Che gli interventi gestionali per la correzione delle scelte organizzative siano di lieve entità ci è suggerito dal leverage che evidenzia uno scarso indebitamento (1,008 cioè il 99% di Cp contro 1,19 della media di riferimento cioè 84% di Cp). 
6. L’imprenditore gestisce con sicurezza anche la parte finanziaria da cui si evidenzia che i crediti sono pagati ogni 10 giorni, quindi le vendite avvengono in contanti, e i debiti ai fornitori sono pagati ogni 46 giorni, ovvero mensilmente. 
7. La possibilità di elevare la redditività risiede nel controllare, prima di tutto e con molta attenzione, gli elementi del costo di produzione e, come si può notare dagli indici, l’organizzazione del lavoro e l’ammontare dei capitali utilizzati. 
8. Per l’organizzazione del lavoro si nota che esiste un esubero di manodopera. L’indice infatti supera il riferimento (1,86 contro 1,1 del riferimento); questo comporta che nel costo di produzione c’è un esubero di quasi 2 Ul, con una spesa in più di circa di 13.000 3 2 Ul in esubero 5 26.000. 
9. La cattiva organizzazione del lavoro si riflette anche sulla SAU/addetti, sulla produttività del lavoro e sulla tecnologia per addetto, che incide anche sulla produttività del lavoro, e pur avendo una SAU molto fertile, non riesce ad annullare il danno organizzativo (Plv/SAU; Capi/SAUF). 
10. La produttività del capitale investito evidenzia che ci potrebbero essere difetti anche nelle vendite a causa di scelte di mercato (o suoi segmenti) non del tutto coerenti con i prodotti aziendali.
L’analisi del capitale investito, realizzata attraverso gli indici di saturazione della capacità produttiva, dell’età delle immobilizzazioni, della intensità del Ci e dell’apporto delle immobilizzazioni alla produzione, ci permette di capire che le scelte operate nell’ambito dell’utilizzo dei capitali fissi non sono del tutto razionali. In particolare l’ indice di apporto delle immobilizzazioni alla produzione avverte che l’incidenza del costo pagato in quote è molto elevato rispetto alla normalità del settore (10%).

Si nota, inoltre, che gli indici tecnici relativi alla fertilità della SAU sono molto superiori alla media, infatti potrebbero sopportare un carico di bestiame di almeno 147 capi che diviso per la SAU porta a quasi 6 capi/ha. Gli altri dati si sono dimostrati nella media.

Interventi di correzione
La gestione si può giudicare positiva in quanto i difetti rilevati sono correggibili nel breve periodo (anno agrario), quindi immediatamente reversibili qualora l’imprenditore abbia la volontà di intervenire rapidamente.
Le scelte da correggere sono:
• eliminare l’esubero delle ore lavorative che con molta probabilità derivano da un uso improprio del parco macchine. Si sono evidenziati, infatti, capitali non utilizzati e ciò può dipendere dal fatto che alcune macchine sono poco utilizzate perché svolgono un lavoro non del tutto conveniente, dovrebbero cioè operare per un numero di ore superiori;
• particolare attenzione deve essere riposta a quelle immobilizzazioni che sono direttamente coinvolte nei processi produttivi, in particolare alle macchine perché sono utilizzate al 60%;
• anche il controllo dei fabbricati è necessario in quanto dal sopralluogo è stato notato che alcune volumetrie non sono coinvolte nei processi produttivi attivati;
• i terreni sono completamente utilizzati e sono di elevata fertilità.

ESERCITAZIONE

Dall’analisi degli indici di seguito riportati di un’azienda agricola ad ordinamento florovivaistico elaborare la diagnosi e gli interventi di correzione per migliorare l’efficienza aziendale.

Tabella 3 • Indici di una azienda florovivaistica.

Il report aziendale

Il report aziendale è un documento che viene redatto allo scopo di illustrare gli eventi gestionali più importanti che che sono alla base della pianificazione delle future attività.


Il documento dovrebbe contenere i dati elencati di seguito.
Elementi strutturali e caratteristiche generali dell’azienda
Si tratta di una descrizione dell’azienda volta alla sua identificazione, localizzazione e alla individuazione degli aspetti organizzativi, quali il tipo di conduzione e l’indirizzo produttivo. Quindi l’individuazione degli elementi componenti e dei loro rapporti: terra, capitali, lavoro.

Aspetti economici e finanziari
Riferendoci all’ultima annata agraria si possono ricercare i quozienti economici, per poi eseguirne la lettura, in particolare della redditività dei capitali, verificando il ruolo svolto dal grado di indebitamento che può essere analizzato in maniera più approfondita durante l’analisi della gestione finanziaria, mettendo in evidenza se esiste equilibrio fra utilizzo e provenienza delle risorse. Per avere risposte attendibili, gli indici finanziari dovrebbero derivare sia dallo stato patrimoniale finale che da quello iniziale.

Analisi gestionale
Come abbiamo visto, l’analisi consiste nella comparazione degli indici ricercati con quelli delle gestioni precedenti (aspetto temporale) o a situazioni simili presenti in altre aziende della zona (aspetto spaziale). La comparazione comporta la formulazione di una diagnosi e di una cura.

Conclusioni
Con le conclusioni l’analista sintetizza le problematiche aziendali e le possibili soluzioni, in modo da impostare la successiva pianificazione aziendale.

STOP E SINTESI

Sistema integrato di indici e analisi comparate
Come si può effettuare l’analisi per indici di tipo temporale?
Si esegue confrontando l’evoluzione degli indici aziendali nelle passate annate agrarie.

STOP AND SUMMARY

integrated indicators (or indexes) and benchmarking
How do you perform an analysis based on temporal indexes ?
By comparing the evolution of business indexes in the past crop years.

ECONOMIA E AGROSISTEMI
ECONOMIA E AGROSISTEMI
VOLUME 1