ECONOMIA E AGROSISTEMI

Ricerca della parte attiva del bilancio economico-agrario

Si riportano ora le fasi di calcolo per la ricerca della Plv (o attivo del bilancio economico) nei diversi tipi di indirizzo e ordinamento. Tale ricerca consiste nel quantificare le produzioni provenienti dalle attività aziendali date da:
• produzione della terra (sia all’aperto che in ambiente protetto);
• trasformazioni aziendali dette anche trasformazioni industriali (ad esempio olive in olio o uva in vino);
• produzioni degli allevamenti (sostanzialmente latte e carne).

La produzione degli allevamenti viene calcolata come Utile lordo di stalla (Uls) ovvero l’incremento di valore del bestiame nell’anno agrario. Tale incremento può essere ottenuto con variazioni quantitative determinate dall’aumento del numero dei capi (nascite) o del loro peso corporeo, ma anche con variazioni qualitative date da una diversa composizione di stalla.


Un metodo pratico per la ricerca dell’Uls viene riportato negli esempi seguenti.

Esempio 1

In un’azienda con indirizzo frutticolo-cerealicolo la SAU è così suddivisa:
• mais da granella classe 600 in minimum tillage, 12 ettari, con impianto l’11/04 e raccolta il 30/09;
• orzo distico in coltivazione convenzionale, 13 ettari, con impianto l’11/11 e raccolta il 30/07;
• frumento duro in coltivazione convenzionale, 8 ettari, con impianto l’11/11 e raccolta l’11/07;
• meleto a vaso, 7 ettari, raccolta il 30/8 impiantato nell’anno 2009 per 4.600 €/ha, ciclo 18 anni.

Tabella 8 • Ricerca della produzione vendibile aziendale e del suo importo (vendite riferite sia al momento della raccolta che alla fine dell’anno agrario), derivante dall’indirizzo produttivo attivato.

Sappiamo che le produzioni di tutte le colture sono destinate al mercato e che l'indirizzo produttivo riguarda la sola attività dei campi. Per il calcolo della Plv (vendite) basta conoscere le colture attivate, gli ettari ad esse assegnate (colonna 2) e le rese unitarie per ettaro (colonna 3), con cui si calcola la Plt (colonna 2 x colonna 3). Per stabilire le tonnellate di prodotto da vendere, ossia la Plv (colonna 6), non devono poi essere trascurati i reimpieghi (colonna 5) intesi come prodotti non venduti, ma utilizzati per attivare altri processi (colonna 4 e colonna 5). L'importo alla raccolta si otterrà moltiplicando la colonna 6 per la colonna 7. Nel caso si voglia calcolare l'importo a fine anno agrario si utilizza la colonna 9, dove si inserisce il coefficiente del montante o dell'interesse per il periodo compreso fra la raccolta e la fine dell'anno agrario. 

Esempio 2

Se, invece, all'attività dei campi si aggiunge quella della stalla, la ricerca della Plv diventa più laboriosa. In questo caso, prima di tutto, si deve ricercare la disponibilità foraggera aziendale, alla base dell'alimentazione dell'allevamento zootecnico. 
Per fare ciò si stabilisce la produzione di foraggio espressa in Unità foraggere (Uf), al fine di determinare il carico di bestiame mantenibile. In genere, alla disponibilità foraggera aziendale si possono aggiungere altre Uf come integrazione alimentare. 
Calcolato il carico di bestiame mantenibile si stabilisce la composizione di stalla e l'eventuale tipo di rimonta ovvero la sostituzione dei capi a fine carriera che può essere attuata con animali nati in azienda o con acquisti esterni, il tutto in rapporto al tipo di produzione che si vuole ottenere. 
Per comodità continuiamo a utilizzare l'ordinamento colturale dell'azienda descritta nell'Esempio 1, ipotizzando che la granella di mais e l'orzo siano reimpiegati come farina (circa l'80% della granella) nel processo produttivo di stalla. Quindi avremo un ordinamento colturale aziendale con la SAU così divisa: 
• mais da granella, 12 ettari (impianto l'11/04, raccolta granella il 30/09), da utilizzare in stalla come sfarinato; 
• orzo, 13 ettari (impianto l'11/11, raccolta granella il 30/07), da utilizzare in stalla come sfarinato; 
• frumento duro in coltivazione convenzionale, 8 ettari (impianto l'11/11, la raccolta granella l'11/07) da destinare al mercato; 
• meleto, 7 ettari, (raccolta il 30/8 impiantato nell'anno 2000 per 4.600 €/ha), ciclo 18 anni. 

Prodotto 
SAU (ha) 
Produzione unitaria di cariossidi (t/ha) 
Plt (t) 
Coeff. di trasformazione 
Produzione farina (t/ha) 
Uf/t 
Uf totali 
Mais (farina) 
12 
9,0 
108 
0,8 
86,4 
940 
81.216 
Orzo (farina) 
13 
4,5 
58,5 
0,8 
46,8 
900 
42.120 
Totale 






123.336 

Tabella 9 • Ricerca della disponibilità foraggera prodotta, al fine di stabilire la composizione di stalla e utilizzare razionalmente la capienza della struttura di allevamento. 

  
Di seguito si riporta un esempio di calcolo di Plv di un'azienda a indirizzo forag-gero-zootecnico-frutticolo, che produce suinetti da ingrasso venduti al raggiungimento dei 25 chilogrammi di peso corporeo. 
Le Uf totali sono destinate per l'85% al mantenimento delle scrofe e poiché una scrofa che produce suinetti da ingrasso consuma annualmente da 1.460 a 1.825 Uf, il numero delle scrofe mantenibili in stalla risulta dalla formula: 
123.336 x 085/1650 = 63,53 arrotondarle a 63
 
Le restanti Uf sono destinate ai capi in rimonta. 
La rimonta interna è calcolata sapendo che la carriera della scrofa è di 3-5 anni quindi: 
63/3 anni = 21 scrofette in sostituzione ogni anno 

Allo stesso risultato si arriva sapendo che negli allevamenti per la produzione di suinetti la rimonta delle scrofe è mediamente il 30-40% degli adulti. 
Tipo capo 
N° 
Uf/anno/capo 
Uf totali 
kg/capo 
€/kg 
CB 
Scrofe 
63 
1.650 
103.950 
220 
1,8 
24.948 
Scrofette 
21 
895 
18.795 
120 
1,5 
3.780 
Verri 

1.460 
4.380 
300 
1,9 
1.710 
Totale 


127.125 


30.438 
Tabella 10 • Composizione del capitale bestiame. 
  
La differenza fra le Uf prodotte in azienda e quelle necessarie (123.336 - 127.125 = = -3.789) è compensata con acquisti esterni di mangimi concentrati. 
Produzione annua dell'allevamento. Le nascite sono date dal numero dei parti annui di una scrofa, che ha un ciclo di gestazione di 150-165 giorni. Pertanto il numero di parti sarà dato da: 
365/150 = 2,4

Moltiplicando il numero dei parti per la fecondità (8-10 suinetti/scrofa) si ottiene il numero dei suinetti nati in un anno: 
63 X 2,4 X 9 = 1.361 










10 
Tipo di prodotto 
Ettari o capi 
Produzione unitaria t/ha o t/capo 
Plt (t) 
Reimpiego (t)
Plv o vendite (t) 
Prezzo (€/t)
Importo alla raccolta (€) 
Coeff. 1 rt (r = 0,05) 
Montante del valore delle vendite (€) 
Orzo (cariossidi) 
13 
4,5 
58,5 
58,5 
tutto reimpiegato 
Orzo (paglia) 
13 
6,0 
78,0 

78,0 
15 
1.170 
1,013888889
1.186,25 
Mais (cariossidi) 
12 
9,0 
108,0
108,0 

tutto reimpiegato 
Frumento (cariossidi)

5,0 
40,0 

40,0 
180 
7.200 
1,016666667
7.320 
Frumento (paglia) 

6,0 
48,0 

48,0 
15 
720 
1,016666667
732 
Mele 

32,0 
224,0

224,0 
450 
100.800 
1,009722222
101.780 

Attività di stalla 

Suinetti 
1.234 
0,025 
30,85 

30,85 
2200 
67.870 

67.870 
Scrofe scarto 
21 
0,22 
4,62 

4,62 
1700 
7.854 

7.854 
Totale 






185.614 

186.744,25 
Tabella 11 • Produzione vendibile aziendale (vendite). 

Al numero dei suinetti devono essere tolti quelli deceduti (la mortalità ammonta al 7-10%) e i reimpieghi: 
1.361 nati - 21 di rimonta - 106 morti = 1.234 suinetti vendibili 
I suinetti appena nati passano 15 giorni con la madre e poi 60 giorni nelle gabbie da ingrasso fino al raggiungimento di 25 kg di peso corporeo. In autunno si esegue la disinfezione dei locali e lo svuotamento della vasca dei liquami (costi). Ora siamo in grado di calcolare la Plv (Tab. 11). 
Nella tabella 11 si può osservare che i prodotti dei campi che alimentano l'attività di allevamento compaiono solo nella colonna 5 perché totalmente utilizzati nel processo di stalla e quindi non venduti come tali, ma trasformati. 

Esempio 3

Ipotizziamo ora di avere in una azienda un indirizzo cerealicolo-foraggero-arbo-reo-zootecnico per la produzione di carne bovina. 
La SAU è così divisa: 
• mais da granella, 6 ettari, impianto l'11/04 e raccolta il 30/09; 
• mais insilato, 6 ettari, impianto l'11/04 e raccolta il 28/06; 
• orzo, 13 ettari, impianto l'11/11 e raccolta il 30/07; 
• frumento, 8 ettari, impianto l'11/11 e raccolta l'11/07; 
• pereto, 7 ettari, raccolta il 30/08 impiantato nell'anno 2010 per 7.600 €/ha, con ciclo economico di 14 anni. 
La granella di mais e di orzo viene reimpiegata sfarinata per la produzione di stalla, così come il mais insilato per la produzione di vitellone precocissimo (8-11 mesi). 

Prodotto 
SAU (ha) 
Produzione (t/ha) 
Coeff. di trasformazione 
Produzione farina (t/ha) 
Plt (t) 
Uf/t 
Uf totali 
Mais (farina) 

12,0 
0,8 
9,6 
57,6 
940 
54.144 
Mais (insilato) 

60,0 


360,0 
700 
252.000 
Orzo (farina) 
13 
4,5 
0,8 
3,6 
46,8 
900 
42.120 
Concentrato 




98,2 
900 
88.380 
Totale 






436.644 
Tabella 12 • Valutazione della disponibilità foraggera prodotta e acquistata al fine di utilizzare razionalmente la capienza. 
  
Ammettendo di dover allevare vitelli precocissimi per la produzione di carne, con le Uf disponibili in azienda, si possono acquistare annualmente: 
Uf annue totali 436.644/Uf/capo 2.880 = 151,61 ( arrotondata 152 )

(il ciclo per l'ingrasso è di circa 8-11 mesi). 
Tipo di capo 
N° 
Peso a capo (t) 
Pvm (t) 
Prezzo/capo (€) 
CB (€) 
Vitelli 
152 
0,2 
30,4 
430 
65.360 
Tabella 13 • Composizione di stalla di vitelli coetanei e CB. 


Produzione vendibile aziendale (vendite)

Produzione annua di carne o Utile lordo stalla (Uls) dell'allevamento con ciclo produttivo per l'ingrasso 8-11 mesi: 
Uls a fine ciclo 600 kg/capo - 200 kg/capo all'acquisto = 400 kg
incremento/capo a fine ciclo x 152 capi = 60.800 kg
60.800 kg x 2 €/kg = 121.600 € 

Nella stabulazione libera, nei box si utilizza la lettiera permanente, che necessita due volte della rimozione per ogni ciclo produttivo e la produzione media annua/ capo è di 4,5 t. 
Il letame prodotto è: 4,5 t/capo x 152 capi = 684,0 t 
Il letame mediamente reimpiegato ogni anno è: 
12,0 t/ha x 40 ha (ettari della SAU) = 480,0 t Il letame venduto è: 
(684,0 - 480,0 ) = 204,0 t X 15 €/t = 3.060 € 
Il consumo lettimi (cioè la paglia prodotta anche dai cereali coltivati) è: 
152 vitelli x 15 t/anno = 2.280 t 
Tipo di prodotto 
SAU ha o capi 
PU t/ha o kg/capo 
Plt (t) 
Reimpieghi (t) 
Vendite (t) 
Prezzo (€/capo) 
Importo (€) 
Coeff. 0,05 
Interessi (€) 
Orzo (cariossidi) 
13 
4,5 
58,5 
58,5 
Tutto reimpiegato nell'alimentazione dei bovini. 
Orzo (paglia) 
13 
6,0 
78,0 
78,0 
Tutto reimpiegato come lettime in stalla insieme alla paglia di frumento. 
Mais (cariossidi) 

12,0 
72,0 
72,0 
Tutto reimpiegato nell'alimentazione dei bovini. 
Mais (insilato) 

60,0 
360,0 
360,0 
Tutto reimpiegato nell'alimentazione dei bovini. 
Frumento (cariossidi) 

5,0 
40,0 

40,0 
180 
7.200 

0,05 X 
12 
120 
Frumento (paglia) 

5,0 
40,0 
40,0 
Tutto reimpiegato come lettime in stalla insieme alla paglia di orzo. 
Pere 

30,0 
210,0 

210,0 
450 
94.500 
70 
0,05 X 
360 
918,75 
Attività di stalla 
Uls 






121.600 


Letame 


684,0 
480,0 
204,0 
15 
3.060 


Totale 






226.360 

1.038,75 
Tabella 14 • Ricerca della produzione vendibile aziendale e del suo importo (vendite riferite sia al momento della raccolta che alla fine dell'anno agrario), derivante dall'indirizzo produttivo attivato. 

Esempio 4

Un'altra tipologia di calcolo del Plv potrebbe essere data dal seguente ordinamento e indirizzo colturale: 
• frumento, 15 ettari, dall'11/11 all'11/07 sulla stessa superficie, poi dal 15/07 al 30/09 erbaio di mais; 
• mais, 9 ettari, dal 10/04 al 30/09 sulla stessa superficie, poi dall'11/11 al 27/02 erbaio di colza; 
• erba medica, in coltura irrigua e in coltivazione convenzionale, 12 ettari. 

Le colture foraggere verranno utilizzate per la produzione di latte e dunque si avrà un indirizzo cerealicolo-foraggero-zootecnico. 
Le vacche da latte sono alimentate con gli erbai delle superfici ripetute (erbaio di mais e di colza) e con la superficie a erba medica. 
Per calcolare il Plv si parte dal calcolo della disponibilità foraggera al fine di quantificare la composizione di stalla di bovine da latte (Tab. 15). 


Prodotto 
SAU (ha) 
Produzione unitaria (t/ha) 
Plt (t) 
Uf/t 
Uf totali 
Erbaio estivo (mais verde) 
15 
50,0 
750,0 
130 
97.500 
Erbaio autunno-vernino (colza verde) 

40,0 
360,0 
100 
36.000 
Erba medica (fieno) 
12 
10,0 
120,0 
440 
52.800 
Totale 




186.300 

Tabella 15 • Ricerca della disponibilità foraggera prodotta al fine di utilizzare razionalmente la capienza della struttura stalla. 


Figura 8 • Sviluppo e carriera produttiva di una bovina.


Partendo dalle Uf aziendali (186.300) si calcola il carico di bestiame mantenibile in stalla per un anno e cioè fino ai successivi raccolti di foraggio dell'annata agraria seguente. 
Si tratta di un allevamento di bovine da latte con Rimonta Interna (RI), cioè una parte dei nati sostituisce i capi adulti in produzione (vacche) via via che arrivano a fine carriera. 
Sapendo che una bovina da latte, ogni anno, si alimenta con 3.700-4.000 Uf e sapendo che la sua carriera produttiva si aggira intorno a 5-7 anni, e che nella stalla ci saranno anche capi giovani da alimentare, dovremo destinare agli adulti l'85% delle Uf prodotte, mentre il resto andrà destinato ai giovani (manze e vitelle). Calcolo del pvm (peso vivo mantenibile) di foraggio destinato alle bovine produttrici di latte: 
186.300 X 0,85 = 158.335 Uf 
Dividendo le Uf dei foraggi disponibili per il consumo di Uf annuo delle bovine, otterremo il numero dei capi in produzione: 
158.355 Uf/3.700 Uf/capo = 42,79 capi 
arrotondabile a 43 capi con un consumo di 158.355 Uf. 


Dividendo poi il numero delle bovine per la carriera produttiva otterremo il numero dei capi in sostituzione annua: 
43 vacche da latte/5 anni di carriera = 8,6 arrotondaci a 9 

Il risultato rappresenta il numero di vacche che servono ogni anno per rimpiazzare quelle a fine carriera, in questo caso 9 manze che provengono dall'accrescimento di 9 vitelle nate in stalla e mantenute per la sostituzione che avviene dopo circa 18 mesi: 
9 manze con consumo di circa 1.800 Uf/anno = 16.200 Uf
9 vitelle con consumo di circa 1.300 Uf/anno = 11.700 Uf 

Sommando i consumi di tutti i capi in stalla, abbiamo la disponibilità foraggera aziendale: 
158.355 + 16.200 + 11.700 = 186.255 arrotondarle a 186.300 Uf
La composizione di stalla a Rimonta Interna (RI) è riportata in tabella 16. 

Categoria 
N° 
Peso a capo (kg) 
Pvm (kg) 
Prezzo/capo (€) 
CB (€) 
Vacche 
43 
600 
25.800 
1.050 
45.150 
Manzette/manze 

400 
3.600 
800 
7.200 
Vitelle 

200 
1.800 
300 
2.700 
Totali 


31.200 

55.050 
Tabella 16 • Composizione di stalla di bovini da latte a RI. 
  
Calcolo delle produzioni di stalla delle vacche da latte: 
43 vacche x 5 t/capo = 215,0 x 420 €/t = 90.300 €

Uls vitelli nati e venduti: 
43 vacche x 0,9 (coefficiente di fecondità) = 39 vitelli

Dai 39 nati si tolgono 9 vitelle di rimonta e si ottengono i vitelli: 
39 - 9 = 30 vitelli x 200 €/capo = 6.000

Vacche da scartare a fine carriera ogni anno: 
9 x 650 €/capo = 5.580 
Totale Uls 11.580 

Letame: 
43 vacche x 12 t/capo/anno = 516 t
9 manze/manzette x 7,0 t/capo/anno = 63,0 t
9 vitelle x 4 t/capo/anno = 36,0 t 
Totale letame prodotto 615,0 t

Il reimpiego aziendale medio annuo, in rotazione, su circa il 50% della SAU è di circa 20,0 t/ha. Pertanto: 
20,0 t/ha x 18 ha = 360,0 

che tolti da quello prodotto ci danno il letame vendibile annuo: 
615,0 - 360,0 = 255,0 t 

che venduti a 15 €/t danno 3.825 €. 

In questa occasione è il caso di calcolare anche i lettimi necessari annualmente alla stalla (paglia) in quanto l'allevamento è a stabulazione fissa: 
43 vacche x 2 t/capo/anno = 86 t
9 manze/manzette x 0,9 t/capo/anno = 8,1 t
9 vitelle x 0,3 t/capo/anno = 2,7 t 
Totale lettimi annui 96,8 (t)
  
A questo punto, in tabella 17 si può calcolare la Plv aziendale. 
Tipo di prodotto 
SAU (ha o capi) 
PU (t/ha o kg/capo) 
Plt (t) 
Reimpieghi (t) 
Vendite (t) 
Prezzo (€/t)
Importo (€)
Coeff. 0,05 
Interessi sulle vendite a fine a.a (€) 
Attività di campo 
Erbaio estivo (mais verde) 
15 
50,0 
750,0
750,0 
Reimpiegato come foraggio nell'allevamento. 
Erbaio 
autunno-vernino (colza verde) 

40,0 
360,0
360,0 
Reimpiegato come foraggio nell'allevamento. 
Frumento 
(cariossidi) 
15 
5,0 
75,0 

75,0 
180 
13.500 

0,05 X — 12 
225 
Frumento (paglia) 
15 
5,0 
75,0 
75,0 
Reimpiegato come lettime nell'allevamento. 
Erba medica (fieno) 
12 
10,0 
120,0
120,0 
Reimpiegato come foraggio nell'allevamento. 
Mais (cariossidi) 

9,0 
81,0 

81,0 
160 
12.960 
40 
0,05 X 
360 
72 

Attività di stalla 

Uls: 






11.580 


Letame 


615,0 
480,0 
255,0 
15 
3.825 


Latte 
43 
5,0 
215,0 

215,0 
420 
90.300 
90.300 / ( 12 - 1 )\ 
12 l12 r 2 b 
2.069 
Totale 






132.165 

2.366 
Tabella 17 • Ricerca della produzione vendibile aziendale e del suo importo (vendite riferite sia al momento della raccolta che alla fine dell'anno agrario), derivante dall'indirizzo produttivo attivato. 

Esempio 5

Mantenendo lo stesso indirizzo e lo stesso ordinamento colturale, vediamo il procedimento nel caso di un allevamento di bovine da latte a Rimonta Esterna (RE). In questo caso il pvm (peso vivo mantenibile) si ottiene utilizzando tutta la disponibilità foraggera per i soli capi adulti in quanto non vi sono giovani in rimonta che vengono acquistati pronti al momento della sostituzione. 
Dividendo le Uf disponibili per il consumo pro capite annuo di Uf delle bovine, avremo il numero dei capi in produzione: 
Uf tot 186.300/3.700 = 50,35 arrotondabili a 50 capi 
con un consumo di 186.300 Uf/capo. 
Dividendo poi il numero delle bovine per la carriera produttiva, otterremo il numero dei capi in sostituzione annua: 
50 vacche da latte/5 anni di carriera = 10


Il risultato rappresenta il numero che ogni anno serve per rimpiazzare le vacche a fine carriera, in questo caso 10 manze che vengono acquistate all'esterno da allevamenti selezionati. 
La composizione di stalla a Rimonta Esterna (RE) è indicata in tabella 18. 

Categoria 
N° 
Peso a capo (t) 
Pvm (t) 
Prezzo/capo (€) 
CB (€) 
Vacche 
50 
0,6 
30,0 
1.050 
52.500 
Totali 


30,0 

52.500 

Tabella 18 • Composizione di stalla di bovini da latte a RE. 

  
Calcolo delle produzioni di stalla: 
50 vacche da latte x 5 t/capo = 250,0 x 420 €/t = 105.000 € 

Uls vitelli nati e venduti: 
50 vacche x 0,9 (coefficiente di fecondità) = 45 

che sono tutti venduti in quanto per la rimonta. Si acquistano all'esterno: 
45 vitelli x 200 €/capo = 9.000 € 

Vacche da scarto a fine carriera ogni anno: 
10 x 650 €/capo = 6.500 € Totale Uls 15.500

Totale letame prodotto: 
50 vacche x 12 t/capo/anno = 600,0 t 

Il reimpiego aziendale medio annuo, in rotazione, su circa il 50% della SAU è di circa 20,0 t/ha. Pertanto: 
20,0 t/ha x 18 ha = 360,0 t 

che tolti da quello prodotto ci danno il letame vendibile annuo: 
600,0 - 360,0 = 240,0 t 

che venduti a 15 €/t rendono 3.600 €. 
In questa occasione è il caso di calcolare anche i lettimi necessari annualmente alla stalla (paglia) in quanto l'allevamento è in stabulazione fissa: 
50 vacche x 2,0 t/capo/anno = 100,0 t 


Tabella 19 • Ricerca della produzione vendibile aziendale e del suo importo (vendite riferite sia al momento della raccolta che alla fine dell’anno agrario), derivante dall’indirizzo produttivo attivato.

Esempio 6

Nel caso in azienda vi siano anche prodotti di trasformazione come vino e olio, nella tabella 20 di sintesi della Plv compariranno i prodotti dei campi quali olive e uva, ma risulteranno totalmente reimpiegati nel processo di trasformazione e venduti come olio e vino. Si ricorda che la resa di olio da 100 kg di olive varia da 15 a 20 kg, mentre la resa in vino da 100 kg di uva è circa di 70 kg. Per comodità, utilizzando l'ordinamento colturale dell'esercizio precedente e inserendo 3 ettari coltivati a olivo e 9 ettari a uva, avremo: 
• frumento, 15 ettari, dall'11/11 al 07/07 sulla stessa superficie, poi dal 15/07 al 30/09 erbaio di mais; 
• mais, 9 ettari, dal 10/04 al 30/09 sulla stessa superficie, dall'11/11 al 27/02 erbaio di colza; 
• erba medica in coltura irrigua e in coltivazione convenzionale, 12 ettari; 
• oliveto 3 ettari, raccolta il 10/11; 
• vigneto 9 ettari, raccolta il 20/09. 



Tabella 20 • Ricerca della produzione vendibile aziendale e del suo importo (vendite riferite sia al momento della raccolta che alla fine dell'anno agrario), derivante dall'indirizzo produttivo attivato. 

Esempio 7

Per la ricerca della Plv nelle aziende a indirizzo floro-vivaistico è necessario conoscere l'organizzazione della superficie aziendale coltivabile che varia, percentualmente, rispetto alla superficie totale a seconda del tipo di coltivazione praticato. 
Si possono avere aziende con coltivazione in pien'aria in cui la SAU rappresenta circa l'80-85% della superficie totale aziendale. In questo caso le colture floricole sono legate all'andamento stagionale e quindi hanno un periodo di coltivazione primaverile-estivo, con un solo raccolto annuo. 

Figura 9 • Esempio di utilizzazione annua di una superficie in pien'aria con coltura floreale di statice e colture ortive autunno-vernine. 

  
Nel caso, invece, di colture vivaistiche la coltivazione in pien'aria rappresenta la normalità. La SAU viene organizzata in tanti appezzamenti su cui si avrà l'accrescimento di quella data specie fino all'età di commercializzazione (Fig. 10). 
Gli appezzamenti, a loro volta, dovranno essere divisi in tante parcelle quanti sono gli anni del turno (dal momento dell'impianto a quello della commercializzazione). 
Di conseguenza ogni anno avremo una parcella con materiale pronto per la vendita e la stessa subito pronta per essere impiantata con materiale proveniente dalla propagazione. 
Nella pratica la parcella può essere rappresentata anche da filari dislocati in mezzo ad altre specie. In questo modo si ha la SAU assestata per avere una produzione annua costante. 

Figura 10 • Esempio di ripartizione di una superficie in un'azienda vivaistico-ornamentate. 

Molto diversa è la situazione per le colture forzate o semiforzate che, a differenza del caso precedente, utilizzano sempre la struttura fissa e dunque la percentuale è destinata ad abbassarsi, specialmente nel caso della coltivazione in bancale. Si parla del 60-65%. 
Il ciclo di coltivazione differisce di poco da quello in pien'aria nel senso che si tende ad ottenere solamente un anticipo nella produzione e rendere indipendente la coltura dall'andamento stagionale, anche migliorandone la qualità. Raramente si possono avere più cicli produttivi della stessa specie durante l'anno, ma si possono avere più cicli di specie con esigenze diverse. Ad esempio dall'01/01 al 30/04 si può coltivare Lilium, segue quindi il riposo fino alla prima decade di agosto, poi la coltivazione di Crisantemo fino a tutto novembre, riposo in dicembre e di nuovo Lilium. 


Figura 11 • Esempio di utilizzo annuo di una superficie in serra fredda con due cotture floreali a diverse esigenze climatiche. 

Negli ambienti temperati e caldi si ha la possibilità di arrivare all'optimum di coltivazione e dunque si devono attuare cicli che garantiscano la continuità della produzione. 
Ciò è ottenibile con la coltivazione di una o più specie a ciclo breve nell'ambito della stessa serra o con la coltivazione a ciclo lungo con più di una serra. In tabella 21 riportiamo a titolo di esempio le caratteristiche di coltivazione del Crisantemo a fiore reciso (ciclo breve) in una serra in ciclo continuo. 

Epoca di impianto 
Periodo di illuminazione 
Periodo di oscuramento 
Fioritura 
Durata del ciclo (settimane) 
Maggio 
1/5 - 15/5 
22/5 - 31/7 
31/7 
13 
Agosto 
14/8 - 18/9 
18/9 - 25/9 
5/12 
16 
Dicembre 
12/12 - 23/3 
23/3 - 4/4 
4/4 
16 
Tabella 21 • Cottura: Crisantemo ( Chrysanthemum, Garden Mu). 

Nel caso, invece, di un programma di utilizzo annuale con più serre si potrebbe praticare la coltura del Garofano multiflore (ciclo lungo), oppure, sempre con utilizzo annuale, la coltura della Gerbera con due ambienti protetti (Fig. 12). 

Figura 12 • Utilizzo annuale di due serre con coltura a Gerbera.

Con le colture a ciclo breve c'è la possibilità di programmare la produzione in raccolta continua. Ciò è ottenibile con impianti scalari, sia in ambiente protetto che in pien'aria, nel periodo favorevole alla specie. Ne sono un esempio le specie bulbose. Le serre temperate e calde sono, inoltre, adatte alla coltivazione delle specie in vaso, sia da foglia che da fiore. La coltivazione consiste nella crescita di materiale invasato fino all'età commerciabile che si conclude con una fioritura o con il raggiungimento di dimensioni standard sia delle foglie che del fusto. Poiché il ciclo si compie, generalmente, in qualche mese, la scelta delle specie da allevare dovrà essere realizzata in modo che i cicli si susseguano senza lasciare elevati intervalli di tempo fra l'uno e l'altro. 


Figura 13 • Esempio di coltura continua di Fresia.

Figura 14 • Ciclo di coltivazione di piante ornamentali in vaso in serra calda su 1.960 m2 di bancale. Le colture sono suddivise in: Geranio 1.200 m2; Fioriture 760 m2 (Petunia, Begonia, Salvia splendens, Impatiens, Walleriana); Poinsettia 1.960 m 2 (Euphorbia pulcherrima o Stella di Natale). 

Figura 15 • Utilizzo annuale di tre serre con coltura di Garofano.

Ad esempio una superficie di bancale di 1.960 m2 si potrebbe suddividere come segue: Geranio dal 31/12 al 30/04 su 1.200 m2; Fioriture (Begonia, Senecio, Petunia, ecc.) dal 31/01 al 31/05 su 760 m2 e Poinsettia (o Stella di Natale) dal 30/06 al 31/12 su 1.960 m2. In sostanza la superficie resterebbe libera per 760 m2 dal 31/12 al 31/01 e dal 31/05 al 30/06 e per 1.200 m2 rimane libera dal 30/04 al 30/06. 
Da quanto sintetizzato si evidenzia che risulta molto importante saper organizzare una programmazione di colture capace di valorizzare la superficie coltivabile e dunque ottenere un reddito adeguato agli investimenti. 
Come esercitazione si può ora ricercare la Plv di un'azienda a indirizzo floricolo-vivaistico con il seguente ordinamento colturale: 
• olivi 1.200 m2 con turno triennale, cioè divisi in tre parcelle di 400 m2 quindi una coltura assestata a ciclo annuo. Infatti ogni anno ci sarà una parcella pronta per la vendita e subito reimpiantata con materiale proveniente dalla propagazione per l'inizio del nuovo ciclo. Sull'intera superficie si hanno piante disetanee, ma coetanee sulla stessa parcella; 
• Gerbera hybrida 1.200 m2con ciclo di coltivazione annuale; 
• Lilium 1050 m2 con impianto di gennaio e raccolta nel periodo primaverile-estivo; 
• Gladiolo in pien'aria, 3.000 m2 con coltivazione da marzo ad agosto; 
• Garofano in serra fredda, 950 m2, con ciclo annuale o fino a 18 mesi. 

Tabella 22 • Sintesi della produzione vendibile aziendale.

ECONOMIA E AGROSISTEMI
ECONOMIA E AGROSISTEMI
VOLUME 1