Peronospora o muffa blu ( Blue mold)
Agente causale
Peronospora tabacina
Classificazione
div. Oomycota
fam. Peronosporaceae
Sintomatologia
I sintomi iniziali sono costituiti da macchie decolorate sulle foglie, in corrispondenza delle quali compare, sulla pagina inferiore, un’efflorescenza di colore variabile in rapporto alle condizioni ambientali, dal grigiobiancastro al bluastro. In caso di infezione sistemica, si possono avere deperimento vegetativo, imbrunimenti dei tessuti vascolari, deformazioni della lamina fogliare, lesioni allo stelo. In semenzaio le piantine colpite incurvano l’apice e le foglie.
Piante ospiti e distribuzione
È una malattia tipica del tabacco, rimasta circoscritta ai continenti americano e australiano fino agli anni ’50 del secolo scorso e poi comparsa in Europa nel 1959-60 (i primi attacchi severi in Italia furono segnalati nel 1962).
Diagnostica
La diagnosi è visiva. Al microscopio ottico si possono osservare conidiofori molto alti (400-750 μm), ramificati e portanti conidi leggermente ellittici, ialini o tendenti al violaceo, misuranti 15-28 x 12-18 μm.
Biologia ed epidemiologia
Le infezioni iniziano in primavera, anche su piantine ancora in semenzaio. Il patogeno penetra attraverso gli stomi; l’avvio dell’infezione richiede alcune ore consecutive di elevata U.R. atmosferica (90-95%) e almeno un’ora di bagnatura fogliare. Il periodo di incubazione dura generalmente 5-7 giorni, durante il quale lo pseudo fungo sviluppa micelio che invade gli spazi intercellulari del mesofillo e stabilisce connessioni trofi che con le cellule ospiti mediante austori intracellulari. Al termine dell’incubazione il patogeno evade con la formazione dell’efflorescenza sulla pagina inferiore: tale efflorescenza è costituita dai conidiofori e dai conidi del patogeno fuoriuscenti attraverso gli stomi. La formazione delle oospore può avvenire nei tessuti necrotizzati nel periodo autunnale: queste formazioni di origine sessuale hanno il compito di perpetuare l’organismo in condizioni avverse, ma nelle aree a clima temperato-caldo o caldo, P. tabacina è in grado di sopravvivere come micelio sui residui infetti. Sui fusti non interrati il patogeno è in grado di sporificare non appena le condizioni climatiche lo consentono: dunque questo materiale rappresenta la sorgente dell’inoculo primario. I propaguli della peronospora del tabacco possono essere trasportati a notevoli distanze attraverso l’atmosfera. In Italia è presente da alcuni anni una sindrome da peronospora sistemica che si manifesta con striature necrotiche sub-corticali a livello del cambio (indicano il passaggio del patogeno dalla nervatura della foglia al fusto attraverso il picciolo fogliare); questa infezione sistemica può diffondersi fino al colletto e alle radici, ma non colpisce mai la corteccia. Gli esiti possono consistere in grave nanismo e accecamento della gemma apicale.
Danni
I patogeni possono provocare la morte dell’intera pianta o comunque arrecare danni sensibili alla produzione. Gli esiti più gravi si hanno quando l’infezione inizia e rimane latente in semenzaio ed esplode poi in pieno campo.
Difesa
La lotta alla peronospora del tabacco unisce provvedimenti di tipo agronomico e impiego di fungicidi.
Valgono, come raccomandazioni generali, le seguenti misure:
- allestire i semenzai in terreni sani o disinfettati;
- eliminare i residui colturali;
- ispezionare le piantine prima del trapianto;
- distruggere le piantine rimaste in semenzaio in quanto potrebbero costituire una sorgente di inoculo;
- arieggiare le piantine;
- impiegare cultivar resistenti.
La lotta chimica in semenzaio deve essere effettuata a titolo preventivo impiegando fungicidi antiperonosporici (es. metalaxil-M, cymoxanil) ed eseguendo 2 o 3 trattamenti (l’ultimo a 2-3 giorni dal trapianto).
I trattamenti in pieno campo vanno programmati in funzione del rischio: nelle zone a maggior rischio di infezione si possono effettuare 3 o 4 interventi impiegando gli antiperonosporici in miscela con fungicidi multisito (sono suggeriti mancozeb, cimoxanil) e fosetil-Al, acibenzolar, metalaxil-M.