86 O 5.7 Sintesi dei distretti idrogra ci e relativi bacini idrogra ci censiti sul territorio nazionale. Parte Prima Distretto idrogra co Bacini idrogra ci compresi Regioni comprese Piani di Gestione Alpi orientali (39.385 km2) Adige, Alto Adriatico, Lemene, Fissaro Tartaro Canalbianco, bacini regionali del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia, bacino scolante nella laguna di Venezia, ex legge 29 novembre 1984, n. 798 Trentino-Alto Adige (prov. di Trento e Bolzano) Veneto Friuli-Venezia Giulia http://www.alpiorientali.it/documenti/ Padano (71.057 km2) Bacino del Po Piemonte Lombardia Valle d Aosta Liguria Emilia-Romagna Toscana Veneto www.adbpo.it Appennino settentrionale (39.000 km2) Arno, Magra, Fiora, Conca, Marecchia, Reno, bacini della Liguria, bacini della Toscana, umi uniti: Montone, Ronco, Savio, Rubicone, Uso, Foglia, Arzilla, Metauro, Cesano, Misa, Esimo, Musone e altri bacini minori, bacini minori afferenti alla costa romagnola Liguria Emilia-Romagna Toscana Marche Umbria Lazio www.appenninosettentrionale.it Serchio (1600 km2) Bacino del Serchio Toscana www.autorita.bacinoserchio.it Appennino centrale (35.800 km2) Tevre, Tronto, Sangro, bacini dell Abruzzo, bacini del Lazio, Potenza, Chienti, Tenna, Ete, Aso, Menocchia, Tesino e bacini minori delle Marche Abruzzo Lazio Marche Emilia-Romagna Toscana Molise Umbria www.abtevere.it Appennino meridionale (68.200 km2) Liri Garigliano,Volturno, Sele, Sinni e Noce, Bradano, Saccione, Fortore, Biferno, Ofanto, Lao, Trigno, bacini della Campania, bacini della Puglia, bacini della Basilicata, bacini della Calabria, bacini del Molise Basilicata Campania Calabria Puglia Lazio Abruzzo Molise www.ildistrettoidrogra codellappenninomeridionale.it Sardegna (24.000 km2) Bacini della Sardegna Sardegna www.regione.sardegna.it Sicilia (26.000 km2) Bacini della Sicilia Sicilia www.arpa.sicilia.it 2. il decreto legislativo 152/2006 stabilisce ulteriori obblighi in materia di piani cazione, ponendo in capo alle Regioni l obbligo di redigere un Piano di Tutela per il proprio territorio, che costituisce uno speci co piano di settore (art. 121). Aspetti quali lo stato dei corpi idrici e le misure per la tutela quali-quantitativa delle acque rientrano tra gli elementi del Piano di Tutela. In relazione agli ambiti territoriali di competenza, i contenuti dei Piani di Tutela coincidono con quelli del Piano di Gestione. Ciò implica che nell attuale contesto normativo, i Piani di Tutela realizzati e/o in corso di ultimazione rappresentano un imprescindibile riferimento per la redazione del Piano di Gestione. Il Piano di Bacino Distrettuale è uno strumento conoscitivo, normativo e tecnicooperativo tramite il quale sono piani cate e programmate le azioni e le norme d uso nalizzate alla conservazione, alla difesa e valorizzazione del suolo e alla corretta utilizzazione delle acque (5.7).