GESTIONE E VALORIZZAZIONE AGROTERRITORIALE

74 Classi di qualità Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V Parte Prima Valori di IBE 10-11-12... 8-9 6-7 4-5 0-1-2-3 Giudizio di qualità Ambiente non inquinato o comunque non alterato in modo sensibile Ambiente con moderati sintomi di inquinamento o alterazione Ambiente molto inquinato o comunque alterato Ambiente molto inquinato o comunque molto alterato Ambiente fortemente inquinato e alterato Colore della classe di qualità Azzurro Verde Giallo Arancione Rosso 4.36 Quanti cazione dell inquinamento ambientale tramite indice IBE. O O 4.37 Artemia salina è un piccolo crostaceo che si sviluppa nell acqua salata con percentuali anche molto elevate di cloruro di sodio, ma non in acque troppo acide o troppo basiche, né in presenza di concentrazioni anche basse di inquinanti. Dal tipo di popolazione, perciò, si può capire se un ambiente è più o meno degradato: l assenza di specie nobili , cioè che tollerano solo ambienti puliti e non alterati, o l esclusiva presenza di specie banali sono sicuri indici di inquinamento. La quanti cazione dell inquinamento si basa sul calcolo dell indice IBE (Extended Biotic Index - Indice Biotico Esteso) (4.36) che fornisce indicazioni sulle modi cazioni nella componente della comunità di macroinvertebrati indotte da presunti inquinanti ed è inserito nella legislazione italiana. Concettualmente il calcolo dell indice parte dal confronto tra la composizione attesa e la composizione della comunità realmente presente nel corso d acqua in esame. Questo metodo permette di suddividere i corsi d acqua in cinque classi di qualità, in funzione del tipo e del numero di taxa rinvenuti. Le cinque classi di qualità vengono usate per una rappresentazione gra ca di mappe di qualità idrologica. Nell acqua salata (mari e oceani) gli organismi più utilizzati per indagare gli effetti di composti chimici rilasciati sono organismi bentonici, come micro e macro invertebrati (protozoi, rotiferi, tardigradi, insetti, crostacei, molluschi, oligocheti, celenterati e poriferi) legati quindi al sedimento che, essendo scarsamente mobili, segnalano assieme agli organismi ltratori, come cozze e ostriche, l inquinamento della zona in cui vivono. Sono anche utilizzati alcuni organismi plenctonici, come il crostaceo Artemia salina (4.37), che è uno dei più studiati tra gli invertebrati marini nei saggi di tossicologia per la sua alta fecondità, le caratteristiche di organismo ltratore, il corto ciclo di vita e la possibilità di essere esaminato in condizioni di laboratorio. )PVUKPJH[VYP WLY SH X\HSP[n KLS Z\VSV Il suolo è uno degli habitat a più alta biodiversità a causa della complessità della sua natura sico-chimica. Il numero di specie di un suolo dipende da molti fattori tra i quali l aerazione, la temperatura, l umidità, la disponibilità di nutrienti minerali e di substrati organici. La biodiversità del suolo è un indicatore della sua qualità e della stabilità degli ecosistemi che esso supporta. I bioindicatori si riferiscono a organismi sensibili a possibili stress, capaci di dare informazioni complementari a quelle delle analisi chimico- siche. Gli organismi comunemente utilizzati come bioindicatori per valutare gli orizzonti più profondi del suolo appartengono a un ampia gamma di forme viventi: microrganismi (batteri, funghi e alghe), microinvertebrati e macroinvertebrati (nematodi, acari, collemboli, diplopodi, enchitreidi, isopodi, lumbricidi, termiti, coleotteri, ditteri, formiche e molluschi), mentre i funghi, i muschi e le piante sono ottimi bioindicatori dell orizzonte più super ciale. Per de nire l impatto di fattori ecologici e antropici sul suolo, vengono usati dei parametri microbici tenendo conto che, mentre per il corretto funzionamento di un ecosistema in equilibrio è necessario un numero minimo di specie, per il mantenimento dei processi stabili in un ecosistema in continuo mutamento ne è invece richiesto un maggior numero. Valutare la qualità del suolo attraverso bioindicatori signi ca quindi valutare gli organismi che nella loro quantità (biomassa) e varietà (biodiversità) garantiscono il funzionamento dell ecosistema. La biomassa microbica è il più importante e sensibile bioindicatore della qualità del suolo e fanno parte di essa batteri, attinomiceti,

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