GESTIONE E VALORIZZAZIONE AGROTERRITORIALE

Inquinamento e ambiente 71 Capitolo 4 caratteristico del biotopo oggetto di studio che risulti opportunamente sensibile al fattore di disturbo ambientale del quale si vuole conoscere la pericolosità, cioè che reagisca in maniera osservabile (visuale o strumentale) agli stress presenti nel sistema. Il bioindicatore deve possedere alcune caratteristiche, come sensibilità riconosciuta alle sostanze inquinanti, ciclo vitale lungo, distribuzione su tutto il territorio considerato, presenza prolungata nel tempo, mobilità scarsa e omogeneità genetica. Parametri essenziali da considerare sono ovviamente reperibilità e mobilità dell'indicatore, ma non bisogna trascurare gli aspetti legati al ruolo ecologico, alla siologia e al ciclo di vita della specie. )PVPUKPJH[VYP WLY SH X\HSP[n KLSS HYPH La qualità dell aria può essere valutata attraverso alcuni organismi ritenuti sensibili a sostanze volatili inquinanti; essi forniscono informazioni sull inquinamento atmosferico da polveri sottili, biossido di zolfo, monossido di azoto, pollini aereodispersi e ozono. I bioindicatori usati per stimare la qualità dell aria sono fra i vegetali i licheni e alcune piante e fra gli animali le api. Le modi cazioni siologiche e morfologiche subite da questi organismi sono proporzionali alla concentrazione delle sostanze tossiche percepite. I licheni (4.31) risultano particolarmente sensibili all inquinamento atmosferico e sono i primi a scomparire nel momento in cui aumentano le sostanze tossiche e inquinanti. Pur necessitando di luce e umidità per il loro sviluppo, i licheni hanno un enorme areale di diffusione. Sono vegetali derivati da simbiosi mutualistica fra un fungo appartenente in prevalenza agli Ascomiceti e un alga appartenente alle alghe verdi o azzurre. Il fungo svolge il ruolo di protezione, sostegno della struttura e assorbimento dal substrato degli gli elementi minerali, mentre l alga esplica la fotosintesi producendo gli zuccheri e tutte le biomolecole, quali DNA e RNA, necessarie alla vita dell organismo simbiotico. I licheni epi tici che si sviluppano sulla corteccia degli alberi, sono costituiti da un tallo sprovvisto di strutture di protezione verso l ambiente circostante, cosicché tutto ciò che è presente nell aria viene assorbito e accumulato dal lichene che non possiede nessun meccanismo di disintossicazione dalle sostanze accumulate. Date queste caratteristiche, i licheni sono comunemente impiegati non solo come bioindicatori, ma anche come bioaccumulatori per il monitoraggio ambientale. Mediante questi organismi si valuta l Indice di Purezza Atmosferica (IAP). Sui tronchi delle piante si pongono dei reticoli di rilevamento di dimensioni sse (10 x 15 cm) e si valuta la somma delle frequenze delle specie licheniche (4.31c). Si utilizzano prevalentemente le querce nelle zone rurali e collinari, mentre nelle zone urbane o periurbane si usano i tigli. Nelle stazioni di rilevamento si scelgono gli alberi con maggiore copertura lichenica, scartando quelli posti in zone scarsamente illuminate o con inquinamento concentrato (presso strade ad alto traf co o presso incroci). Data l economicità del metodo è possibile effettuare un numero elevato di rilevamenti per la realizzazione di mappe tematiche di inquinamento atmosferico. a 4.31 (a, b) Varie tipologie di licheni presenti su tronchi d albero; (c) reticolo per il monitoraggio ambientale di bioaccumulo. O b c

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