Inquinamento e ambiente 61 Capitolo 4 non è in grado di eliminare tali agenti tossici, che quindi vengono accumulati anche in alte concentrazioni, potenzialmente molto nocive. Va tenuto conto, inoltre, che l assorbimento e la ri essione della luce dovuta alla presenza dei gas e delle particelle nell aria contribuiscono a un notevole peggioramento della visibilità. (S[LYHaPVUP H[TVZMLYPJOL Z\ ZJHSH YLNPVUHSL L SVJHSL Il problema dell inquinamento atmosferico su scala regionale o locale si concentra soprattutto nelle aree metropolitane, dove il traf co, gli impianti industriali e il riscaldamento degli edi ci hanno effetti dannosi sulla qualità dell aria, ma anche le zone agricole non sono esenti da tale inquinamento a causa del vasto uso di antiparassitari e tofarmaci che comporta l emissione di molti prodotti chimici tossici. Sono stati catalogati circa 3000 contaminanti dell aria fra i quali i più diffusi sono il biossido di zolfo (SO2), gli ossidi di azoto (NOx), il monossido di carbonio (CO), l ozono, il benzene, gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA), il piombo e le polveri (soprattutto il particolato di diametro inferiore a 10 milionesimi di metro, il PM10). Gli ossidi di piombo, uniti agli altri prodotti di scarico, a polveri e fuliggine, determinano il fenomeno dello smog. I contaminanti atmosferici sono classi cati in primari, cioè liberati nell ambiente come tali (come ad esempio il biossido di zolfo ed il monossido di azoto), e secondari (come l ozono) che si formano successivamente in atmosfera per mezzo di reazioni chimico- siche (smog e smog fotochimico) (4.13, 4.14). L inquinamento causato da queste sostanze negli ambienti aperti viene de nito esterno (o outdoor), mentre quello nei luoghi con nati, come gli edi ci, si chiama inquinamento interno o indoor. Le modalità di produzione e di liberazione dei vari inquinanti sono estremamente varie, così come moltissime sono le variabili che possono intervenire nella loro diffusione in atmosfera poiché l inquinamento atmosferico è soggetto agli eventi meteorici che possono intrappolarlo in una valle oppure diffonderlo nel pianeta (4.15). Numerose sono le conseguenze per la salute, soprattutto quando si veri ca un brusco innalzamento delle concentrazioni degli inquinanti (inquinamento acuto) (4.16). O 4.13 Smog in un area metropolitana. La parola smog, deriva dall accoppiamento di smoke (fumo) e fog (nebbia). Si forma prevalentemente nella stagione fredda, autunnale o invernale, nelle prime ore del mattino, in condizioni di temperatura prossima a 0 °C, bassa insolazione, bassa velocità del vento. dovuto al ristagno nell atmosfera di biossido di zolfo e particolato a causa di fenomeni di inversione termica. 4.14 Smog fotochimico. Si produce nella stagione calda e nelle ore centrali di giornate caratterizzate da alta insolazione, bassa velocità del vento, temperatura superiore a 18 °C. dovuto ad una catena di reazioni che, sotto l azione della radiazione solare, porta all ossidazione degli ossidi di azoto, componenti principali delle emissioni del traf co veicolare, e alla produzione di ozono. O 4.15 In Italia una parte rilevante dell inquinamento dell aria è prodotto dal traf co veicolare. Quando si superano i limiti, vengono emesse delle ordinanze atte a limitare la circolazione degli autoveicoli. O O 4.16 L inquinamento atmosferico rappresenta un grave rischio per la salute umana soprattutto a carico dell apparato respiratorio.