Normative nazionali e comunitarie, marketing e ambiente QQ 381 Capitolo 17 17.2 3L HYLL TVU[HUL ULSSH SLNPZSHaPVUL La salvaguardia e la valorizzazione delle zone montane, ai sensi dell art. 44 della Costituzione, rivestono carattere di preminente interesse nazionale. Ad esse concorrono, per quanto di rispettiva competenza, lo Stato, le Regioni, le Province autonome e gli Enti locali. Comunitaria: Nazionale: Direttiva 75/268 EEC agricoltura di montagna e talune zone svantaggiate (inglese: mountain areas and less favoured areas LFA) Legge 97/94 - Legge sulla montagna Legislazione Istituisce una mappatura d delle l zone svantaggiate in tutti i Paesi membri individuando per l Italia le aree montane e le aree alto-collinari Regionale (es. Marche): L.R. 2 settembre 1997 n. 57 Le zone montane garantiscono la multifunzionalità attraverso i seguenti elementi: 1. biodiversità e la complessità ecologica cioè la varietà di habitat e di ecosistemi; 2. tutela ambientale (es. idrogeologica); 3. prodotti tipici e sicurezza alimentare; 4. riserve idriche; 5. risorse forestali anche a scopi energetici; 6. tradizioni e cultura popolare. Tra gli aspetti negativi che la caratterizzano vi sono: 1. verticalità delle montagne (altitudine e ripidità dei versanti); 2. instabilità e fragilità strutturali; 3. estrema variabilità climatica; 4. attività agricole e forestali fortemente condizionate, limitate (periodo vegetativo breve) e dif coltose, scarsamente produttive e con costi di produzioni nettamente superiori rispetto alle zone di pianura e bassa collina. Il problema maggiore, che rappresenta la debolezza strutturale, è dato dall abbandono generalizzato delle aree montane da parte delle popolazioni residenti. Tale debolezza ha diverse componenti: 1. l abbandono vero e proprio della montagna da parte dei giovani con conseguente calo demogra co; 2. l abbandono delle attività agro-forestali e di presidio del territorio rurale e montano da parte dei residenti, con impiego in altre attività più remunerative; 3. l aumento della pressione sul territorio montano per l adozione di modelli di sviluppo poco sostenibili; 4. politiche limitate e, a volte, poco ef caci per la valorizzazione delle speci cità di tali aree. Per descrivere le zone montane si fa riferimento al concetto di marginalità applicandolo a tutte le componenti del sistema socioeconomico. A tale scopo si parla di: marginalità sul piano economico-produttivo; isolamento commerciale, dif coltà nei trasporti e, in generale, nelle comunicazioni; marginalità sul piano sociale e culturale. Gli obiettivi per uno sviluppo sostenibile delle aree montane devono tenere conto dei seguenti aspetti: 1. il ripristino e il mantenimento della qualità di vita delle popolazioni locali; 2. lo svolgimento di una funzione ecologica salvaguardando gli ecosistemi montani. Le principali attività interessate alla gestione sostenibile delle aree montane sono l attività forestale e quella agricola comprendente gli allevamenti zootecnici estensivi.