GESTIONE E VALORIZZAZIONE AGROTERRITORIALE

38 Parte Prima b a O 3.13 Nella tematizzazione cartogra ca la struttura complessa di un paesaggio deve integrare diverse componenti: quella temporale, quella spaziale e quella tematica. Nella costruzione di un gra co operativo di integrazione è necessario elaborare i vari piani di intervento in successione. Si noti che le integrazioni sono intrinseche, che signi ca che devono seguire le funzioni di integrazione derivate dai caratteri propri di quel livello di organizzazione della vita. In tal senso la costruzione della scala cartogra ca, in sequenza, facilita l approccio e la comprensione dei vari stadi operativi che hanno contribuito al risultato nale riscontrabile nella scala dettagliata. (b) L ecologia del paesaggio e la piani cazione territoriale sono reciprocamente correlate tramite la struttura territoriale e i processi ecologici. Poiché i processi ambientali sono complessi, l obiettivo principale dell ecologia del paesaggio è la ricerca della con gurazione spaziale (pattern) di ogni singolo ecosistema e dei reciproci rapporti che gli ecosistemi assumono nel territorio. Tale scienza, infatti, assume come base di partenza l organizzazione dello spazio sico, è condizionata dalla scala spazio-temporale e si serve di modelli spaziali che possano riprodurre il funzionamento della realtà. Secondo l International Association for Landscape Ecology (IALE), l ecologia del paesaggio è de nita come la scienza che si occupa dello studio della variazione spaziale del paesaggio a diversi livelli di scala. Ogni paesaggio, a qualunque livello di scala venga analizzato, è scomposto negli ecosistemi elementari che lo costituiscono e analizzato attraverso entità denominate patches (macchie o poligoni o tessere), ciascuna delle quali rappresenta la più piccola porzione omogenea di un ecosistema (tessera di bosco, siepe, residenze, strade, ecc.) ed è caratterizzata da forma, dimensioni e connessioni con le altre tessere; viene misurata in ettari: un paesaggio con grandi tessere è banale, poco eterogeneo con conseguente perdita di biodiversità. L insieme delle tessere di uno stesso tipo, viene denominato matrice mentre si chiama porosità della matrice il numero di altri poligoni diversi. Una striscia di territorio differente dalla matrice (di solito agricola) è rappresentata dal corridoio ecologico che è una super cie appartenente al paesaggio naturale o creata appositamente attraverso interventi dell uomo tramite processi di rinaturalizzazione e rinaturazione del territorio. All interno di un corridoio ecologico si veri ca lo spostamento della fauna e lo scambio dei patrimoni genetici tra le specie presenti, aumentando il grado di biodiversità. Le aree di contatto tra patches differenti (es. tra un bosco ed un coltivo) presenti a tutte le scale sono rappresentate dagli ecotoni, caratterizzati da diversità strutturale (dimensione, forma, eterogeneità interna, densità) ed elevata diversità biologica. Un ecotone, come il margine al limite di un bosco, può essere prodotto e mantenuto sia da processi spontanei che da processi antropici. L interazione tra ecotoni, i movimenti di specie e i ussi di materia ed energia sono condizionati dalla morfologia del paesaggio e dalle con gurazioni paesistiche. Ad esempio mentre le macchie (es. un lembo di bosco in mezzo a un agroecosistema di coltivi) facilitano la stanzialità delle specie al loro interno, i corridoi ecologici (es. i lari, la vegetazione ripariale lungo gli alvei uviali, i umi, ecc.) favoriscono le migrazioni longitudinali delle specie e inibiscono quelle trasversali.

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