Normative nazionali e comunitarie, marketing e ambiente 379 Capitolo 17 per essere trattati, le indicazioni possono gurare soltanto sui documenti commerciali purché la denominazione di vendita, la data di durata minima e il nome e l indirizzo del fabbricante o del confezionatore gurino sull imballaggio esterno del prodotto alimentare; - gli alimenti presentati non preimballati alla vendita o gli alimenti imballati in occasione della vendita su richiesta del compratore. La commercializzazione dei prodotti alimentari conformi alla direttiva può essere vietata soltanto da disposizioni nazionali speci che, giusti cate da ragioni particolari come: la protezione della salute pubblica, la repressione delle frodi ovvero la protezione della proprietà industriale e commerciale. I produttori che offrono prodotti con lo stesso marchio DOP (o IGP) possono riunirsi in un Consorzio, registrando un marchio collettivo di proprietà del Consorzio stesso. Sono molti gli strumenti che possono trasmettere al consumatore nale le caratteristiche del valore della tipicità, differenziando il prodotto da altri aventi la stessa denominazione d origine. Infatti, sul mercato possono convivere prodotti riuniti sotto la stessa DOP (o IGP), tra i quali alcuni dispongono della sola DOP (o IGP), mentre altri possiedono anche il marchio del Consorzio di tutela, che viene applicato sul prodotto. Esso indica che anche tra prodotti aventi la stessa denominazione d origine può esserci una differenza dei valori trasmessi dai marchi che si aggiungono al DOP (o IGP) e, quindi, di conseguenza, una concorrenza fra i diversi produttori. La strategia di sviluppo e valorizzazione delle produzioni tipiche trova il proprio presupposto nelle maggiori opportunità che questi prodotti hanno in termini economici, soprattutto grazie al progressivo sviluppo del mercato e ai bisogni sul piano della qualità e della differenziazione del prodotto. Pertanto è necessario rivolgere una maggiore attenzione agli aspetti organizzativi del settore e alle strategie di marketing allo scopo di cogliere le potenzialità derivanti, appunto, dall evoluzione della domanda. Regioni Emilia-Romagna Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Campania Piemonte Sardegna Toscana Lazio Puglia Valle d'Aosta Umbria Sicilia Marche Calabria Liguria Abruzzo Basilicata Molise 2009 2.214 1.235 304 270 349 246 175 177 93 46 16 28 33 9 17 6 5 3 0 0 2010 2.585 1.409 418 322 335 283 178 162 93 45 22 27 35 24 16 11 5 3 2 1 2011 2.860 1.586 449 366 332 277 196 110 98 42 33 21 14 13 11 9 5 3 2 1 Var. % 2011/10 10,6 12,6 7,3 13,6 -1,0 -2,2 10,4 -31,8 5,6 -8,0 49,4 -19,6 -60,3 -45,3 -28,1 -22,5 0,5 -12,0 12,1 -22,4 Peso % 2011 44,5 24,7 7,0 5,7 5,2 4,3 3,1 1,7 1,5 0,6 0,5 0,3 0,2 0,2 0,2 0,1 0,1 0,0 0,0 0,0 17.12 Fatturato alla produzione delle DOP e IGP per regione nel triennio 2009-2011 (in milioni di euro). (Fonte: elaborazione Ismea su dati degli Organismi di Controllo, rete di rilevazione Ismea e Consorzi di tutela). O