GESTIONE E VALORIZZAZIONE AGROTERRITORIALE

36 Parte Prima Dove i versanti diventano più dolci, si apre il paesaggio agricolo: sulle colline dell Emilia, vi sono le coltivazioni foraggere e i campi coltivati a cereali, quali il grano, il granturco e l orzo, nalizzati all allevamento bovino e, quindi, alla produzione del Parmigiano Reggiano, caratteristico di queste terre. In Romagna si trovano le colture frutticole, mentre sul lato tirrenico, sui pendii spesso terrazzati della Toscana, si coltivano soprattutto ulivi e viti per la produzione dell olio e del vino. L Appennino centrale, che comprende quello umbro-marchigiano e abruzzese, presenta rilievi più aspri ed elevati, falde acquifere numerose e un idrogra a nel versante orientale trasversale, mentre sul versante occidentale è longitudinale. Il paesaggio, appare arido e brullo sulle alture, ricco di vegetazione nei fondovalle e in pianura. Gli animali come lupo, camoscio, orso, aquila reale caratterizzano queste montagne dove si è integrata in maniera armonica la millenaria opera dell uomo il cui lavoro è evidente in antichi paesaggi agrari e pastorali quali campi aperti, mandorleti, boschi di castagno e orti uviali. La tendenza al degrado è stata bloccata sui versanti dall introduzione del terrazzamento che ha impedito lo scolo dell acqua, mentre nelle conche intermontane (quelle più popolate sono quelle dell Aquila, di Sulmona, di Avenzano) caratterizzate dalla presenza dell acqua e da un clima più temperato, si coltivano tuttora antiche varietà come le lenticchie ad oltre 1500 m di quota, la pastinaca, lo zafferano, la solina (antico grano tenero conosciuto già in epoca romana), l aneto o il coriandolo. L Appennino meridionale, che comprende quello campano, lucano, calabrese, siciliano si presenta meno unitario, con massicci di minore altezza (le cime superiori a 2000 m sono molto rare) più vicini al Tirreno che all Adriatico. Caratteristici di questa sezione sono gli altipiani, tra cui spicca quello della Sila, e le ampie terrazze, come le pendici dell Aspromonte. I suoli, generalmente argillosi, sono aridi d estate e soggetti a frequenti frane in inverno, anche a causa di un intensa opera di disboscamento per incrementare i pascoli e i seminativi. I primi insediamenti sono sorti su estensioni di terra coltivata a cereali o utilizzate per il pascolo. I centri urbani ancor oggi sono scarsamente collegati fra loro e si possono scorgere città come Napoli, Palermo, Catania poste all esterno della catena appenninica, città quali Benevento e Avellino poste ai suoi margini, e centri urbani di antiche tradizioni, quali Isernia, Potenza, Castrovillari situate nella parte più interna dell Appennino meridionale (3.11). 3.11 Paesaggi appenninici: (a) Appennino reggiano, formato da rocce sedimentarie Il WHLZHNNPV JVZ[PLYV che costituiscono penLe coste rappresentano un elemento paesaggistico fondamentale del territorio itadii dolci e arrotondati; liano. Esse hanno caratteri estremamente vari: a coste alte e rocciose si alternano tratti (b) Appennino meridionale: Monte Pollino sabbiosi e pianeggianti, alle lagune si susseguono le insenature profonde e dirupate, le alte falesie e le dune. in Calabria. O a b

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