GESTIONE E VALORIZZAZIONE AGROTERRITORIALE

32 Parte Prima 3H JSHZZP JHaPVUL KLS WHLZHNNPV 3.4 Callitopo: monti abruzzesi della Majella. O 3.5 Callitipo: veduta della Val di Non (TN). O 3.6 Normotipo: coltivazioni estensive in pianura. O 3.7 Cacotipo: area degradata alla periferia della città. O La classi cazione delle varie parti di un territorio viene fatta in base al loro valore paesaggistico. Per de nire il valore paesaggistico di un area si può classi carla in base a quattro principali categorie, ognuna delle quali suddivisibile in sottocategorie. 1. Callitopi: costituiti da aree di eccezionale valore, che devono essere conservate tali e quali evitando ogni alterazione dell aspetto. Un esempio sono le cime montane (3.4) e i laghi alpini. Vengono distinti in callitopi assoluti che hanno di per sé un eccezionale, universale e compiuta bellezza e callitopi relativi la cui elevata bellezza diviene eccezionale, in relazione al contesto delle aree adiacenti. Ad esempio una pineta in un area collinare o coperta da maggiori estensioni boschive apparirebbe di valore meno eccezionale di una stessa pineta che risulti l elemento paesaggisticamente dominante di una pianura piatta, assoggettata a boni ca. 2. Callitipi: occupano le aree anche estese di generale elevato valore: quali le valli alpine abitate, le aree collinari abitate. Le trasformazioni sono ammissibili quando necessarie e non localizzabili altrove poiché chi vi abita ha comunque delle esigenze, ma le nuove edi cazioni dovrebbero essere progettate con un buon equilibrio fra elementi antropici e naturali. Tali aree possono essere distinte in callitipi alti, come ad esempio una valle alpina con rari edi ci tradizionali ed ampia presenza di boschi e prati, callitipi medi, come paesaggi montani o collinari in genere con scarsi elementi dissonanti (3.5) e callitipi bassi come paesaggi montani o collinari, in genere con vari elementi non di pregio. 3. Normotipi: sono le aree di comune valore come ad esempio le aree residenziali e industriali e le campagne coltivate di tipo estensivo in pianura (3.6). In queste aree le trasformazioni sono ammissibili, ma non devono peggiorare l aspetto dei luoghi. Sono suddivisibili in normotipi alti (quartieri occupati da villette con giardini), normotipi medi (aree con edi ci alti e ordinati o una comune strada urbana) e normotipi bassi (una periferia non molto ordinata o con edi ci alti senza pregio architettonico). 4. Cacotipi: sono le aree degradate, quali zone industriali dismesse (3.7), cave abbandonate, periferie con edi cazioni caotiche. In queste zone si deve intervenire pesantemente, cambiandone completamente l aspetto; possono essere suddivisi in cacotipi non recuperabili, soggetti a radicali trasformazioni, e cacotipi recuperabili, se vi si trovano edi ci o manufatti non più in uso, denominati correntemente di archeologia industriale, che è bene restaurare per il loro valore architettonico o più spesso in quanto documenti dell ingegno umano.

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