Capitolo 13 Regime di responsabilità in materia di difesa e interventi sull ambiente CONCETTI CHIAVE WB - LIBRO DIGITALE s Disciplina europea di responsabilità per danni ambientali s Danno ambientale: prevenzione, riparazione e risarcimento del danno s Testo Unico sull ambiente s Interventi di salvaguardia ambientale da inquinamento e degrado QQ 13.1 (a) Il fenomeno dell abbandono dei ri uti tossici o speciali rappresenta una vera piaga del nostro Paese; (b) le aree industriali dismesse presentano tipologie e livelli di inquinamento molto pericolosi. O a b s Risorse per la protezione ambientale s Uso e gestione delle risorse naturali s Classi di attività e di spese per uso e gestione delle risorse naturali TERZA PROVA Italiano/Inglese 13.1 Responsabilità e danno ambientale L indirizzo politico della Comunità Europea mostra una crescente attenzione alla tutela del bene ambiente. Sin dal 1972, in occasione della Convenzione di Parigi sulla difesa del patrimonio culturale e naturale, la degradazione o la scomparsa di un bene culturale o naturale erano considerate quale depauperamento del patrimonio mondiale. Successivamente si è concretizzato il principio chi inquina, paga , detto anche internalizzazione dei costi ambientali, de nito dall OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) nel 1974, che imputa all inquinatore i costi necessari per raggiungere un livello prestabilito di inquinamento accettabile, in linea con l obiettivo dello sviluppo sostenibile. Il principio di diritto internazionale del chi inquina, paga ( polluter pays ) (13.1), che costituisce la base dell iter legislativo comunitario, è entrato nella de nizione del quadro di riferimento della disciplina della responsabilità per danni all ambiente nell Europa, cioè la direttiva 2004/35/Ce. Oggi si può dire che, per quanto concerne la politica ambientale, è avvenuto il passaggio dalla fase della denuncia dei danni a quella della individuazione dei rimedi. Dal punto di vista dell ordinamento italiano, i decreti legislativi 152/2006, 208/2008 e 135/2009, rappresentano i più recenti e signi cativi interventi normativi che disciplinano la gura del danno ambientale (13.1), in precedenza regolamentato, in particolare, dall art. 18 della legge 8 luglio 1986, n. 349. In ambito europeo è stato pubblicato il Libro Bianco sulla responsabilità per danni ambientali, che ha de nito un sistema di attribuzione della responsabilità di tipo oggettivo, in cui non si ha retroattività e vengono coperti soltanto i danni tradizionali e la contaminazione di siti causata da attività pericolose.