244 Parte Seconda Le foglie sono aghiformi, verdi da entrambi i lati, pungenti, persistenti, solitarie, sessili, lineari, a sezione romboidale (lunghe 15-25 mm 3 1-2 mm). Sono collocate sui rametti con una disposizione a spirale, all interno di castoni. L abete rosso è una specie meso la, ama la piena luce, predilige climi continentali, tollera il freddo, ma meno del larice e del pino cembro. La oritura della pianta avviene da aprile a giugno. I microsporo lli maschili, di colore giallo-rossastro, con breve peduncolo, sono riuniti in gruppi da 2 a 6, disposti all ascella degli aghi laterali. I macrosporo lli femminili, di colore rosso vivo, sono solitari, sessili, in gruppi di 3-4, prima eretti poi (dopo l impollinazione) diventano penduli. Gli strobili sono diritti o leggermente incurvati, cilindrici, di colore in principio verdastro, con il tempo tendente al bruno chiaro quasi lucente e poi rosso scuro, con una lunghezza che arriva no a 15 cm e un diametro di 3 cm circa. Essi cadono interi a disseminazione avvenuta; hanno squame sempre strette tra loro, coriacee, per lo più di forma romboidale, che portano due semi. I semi hanno forma ovoidale, di colore bruno, con un ala lunga 16 mm che li avvolge da un lato. Pinete: aspetti ecologici e silvocolturali Le pinete sono tipiche zone boschive in cui l elemento arboreo dominante è rappresentato da specie del genere Pinus. Diffusione. Molto diffuse nel mondo: centinaia di specie vivono nelle zone temperate dell emisfero Nord e nelle regioni subtropicali di entrambi gli emisferi. In Italia le pinete occupano habitat differenti: dalle zone montane e alpine (pinete montane), alle zone litoranee (pinete mediterranee). I pini sono presenti anche in ambienti dif cili perché sono alberi pionieri, resistenti all aridità, in grado di colonizzare rupi, conoidi, antiche frane e anche dune litoranee e scogliere. Necessitano di molta luce, per cui si trovano normalmente sui versanti esposti a Sud. Le pinete in natura rappresentano lo stadio evolutivo iniziale della vegetazione mediterranea, ma anche il primo passo verso la colonizzazione di terreni nudi o devastati A.5 A 5 PPineta. O dal passaggio del fuoco. I pini, infatti, essendo elio li e a rapido accrescimento si insediano più facilmente in aree scoperte. L uso delle pinete è prevalentemente nalizzato al rimboschimento delle zone montuose, in difesa del suolo da frane e valanghe o alla creazione di barriere frangivento, specialmente lungo le zone costiere. Pinete termo le mediterranee Queste pinete sono per la maggior parte formazioni favorite dall uomo in epoche diverse e talora hanno assunto un notevole valore ecosistemico. Diffusione. Le poche pinete ritenute naturali si rinvengono in Sardegna e sono utilizzate per produrre legno e pinoli, proteggere il suolo e anche per nalità turistiche e paesaggistiche. In Italia occupano 20.000 ha, soprattutto in Toscana (oltre 10000 ha) e Lazio (oltre 2000 ha), ma anche in Sicilia, Sardegna ed Emilia Romagna (Ravenna). Il loro abbandono potrebbe comportare, in tempi più o meno lunghi, al ritorno del bosco di latifoglie. Le pinete sono caratterizzate da copertura poco densa e discontinua, per cui la luce arriva abbastanza intensa nello strato inferiore che risulta costituito soprattutto da cespugli della macchia. Sono costituite prevalentemente da tre specie di pino: il pino domestico (Pinus pinea), il pino d Aleppo (Pinus halepensis) e il pino marittimo (Pinus pinaster). Le pinete a pino domestico sono diffuse soprattutto lungo il Tirreno (le formazioni più importanti sono in Toscana e Lazio) e nell alto Adriatico (Ravenna). Le pinete a pino d Aleppo sono diffuse soprattutto in Liguria e in Puglia, anche se questa specie si ritrova su vari litorali dove colonizza i terreni più dif cili ed è associata anche alle forme più degradate della macchia. In Umbria è presente l unica stazione non costiera. Le pinete a pino marittimo sono diffuse soprattutto in Liguria e nell alto Tirreno, ma ne esiste anche un nucleo separato a Pantelleria e uno, quasi sicuramente indigeno, in Sardegna. Questa specie è la più esigente e la meno termo-xero la fra i pini mediterranei e può spingersi no alla media collina. A.6 A 6 PPineta termo la. l O