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I boschi italiani: botanica, ecologia e selvicoltura QQ Boschi puri di conifere Abetine: note di ecologia e selvicoltura Le abetine sono formazioni vegetali dominate dell abete bianco, una pianta idonea a costituire foreste miste, nelle quali svolge l importante ruolo di stabilizzatore ecologico.Vicino a rari boschi puri ne esistono diversi costituiti in consociazione con altre essenze come abete rosso, faggio, (piceoabieteti, abieteti-piceo-faggeti) e larice. Diffusione. Nelle aree montuose dell Europa occidentale, centrale e meridionale; in Italia si insediano sulle Alpi, preferibilmente o esclusivamente nei versanti rivolti a settentrione del margine esterno del Trentino, del Cadore, nell Altopiano di Asiago, nelle Alpi Carniche e sugli Appennini, dove formano nuclei sparsi e disgiunti, sull Abetone e foreste Casentinesi; sui Monti della Laga e Gran Sasso; in Val di Sangro e nell Appennino Molisano; sul Monte Pollino; Sila, Serra S. Bruno, e Aspromonte. Sulle Alpi questi boschi si trovano in una fascia compresa tra i 600-800 m e i 1400-1600 m di altitudine, mentre lungo gli Appennini si sviluppano ad altitudini variabili tra gli 800 e i 1700 m, ma in condizioni particolari possono scendere anche a 400-500 m. In de nitiva l abete bianco si trova generalmente nell orizzonte del Fagetum, ma sulle Alpi penetra nel Picetum e negli Appennini scende nella sottozona del Castanetum. 241 Appendice La specie abbisogna di un lungo periodo di dormienza invernale, è molto sensibile alle gelate tardive, tollera l ombreggiamento e preferisce terreni freschi e profondi. Vive su suoli sia acidi che basici e grazie a un apparato radicale profondo, è in grado di colonizzare anche suoli forestali pesanti e bagnati, contribuendo in questo modo a trattenere l acqua nel terreno. Il governo delle abetine avviene a fustaia, generalmente disetanea o coetanea, per gruppi più o meno ampi. La propagazione avviene per seme mantenuto tra 0-5 °C per non più di 5 anni e conservato in contenitore ermetico previa disidratazione del 5-10% oppure per talea di ramo giovane. La semina in ogni caso deve avvenire in autunno con pacciamatura o in primavera previa vernalizzazione di circa 3-4 settimane. La pianta raggiunge 4-6 cm nel giro di 4 anni circa e in fase giovanile non ha problemi a tollerare un certo ombreggiamento. Dopo l impianto i trattamenti necessari sono: s il taglio saltuario, con periodi di curazione di 10 anni; s il taglio a buche o a gruppi, su piccole super ci; s tagli marginali o a orlo. Il taglio di curazione, per mantenere la struttura disetanea deve incidere in maniera più pesante sulle piante con diametro intermedio, mentre le piante di grandi dimensioni si prelevano a seconda delle esigenze economiche e delle necessità di liberare la rinnovazione. b I fattori climatici che favoriscono lo sviluppo di questo abete sono le piogge abbondanti, l umidità atmosferica e del suolo, l assenza di venti e una limitata escursione termica giornaliera e stagionale. I limiti ecologici sono costituiti dalle temperature invernali troppo basse o dalla mancanza di suf ciente umidità, e nelle regioni meridionali da aridità estiva ed eccessivo allungamento del periodo vegetativo, che accelera notevolmente la senescenza. a c A.1 (a) Abetaia in località Campigna (foreste Casentinesi); (b) abetaia in località Trentina; (c) abetaia con evidenti sintomi di stress idrico. O

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