GESTIONE E VALORIZZAZIONE AGROTERRITORIALE

Tecniche di arboricoltura da legno Specie Noce Ciliegio Farnia Capitolo 9 169 Attitudine (condizioni) Esigenze eda che Precip. (mm/anno) Profondità Tessitura Predilige terreni ben drenanti, con falda fra 1 e 2 metri. Ha uno sviluppo limitato già su suoli subacidi (pH inferiore a 6,6) e teme aridità e ristagno idrico ottimale 900 -1200 . 100 da F a L 6.5 - 7.6 adatto . 700 . 50 da FS a FA 5-8 non adatto , 700 . 50 Teme aridità e acidità del suolo ma si adatta anche a terreni calcarei ottimale . 950 . 80 da F a L 5.5 - 7.5 adatto . 750 . 40 da FS a FA 4.5 - 8.4 non adatto , 750 , 40 ottimale . 900 . 100 L - FL - F FSA - FLA 5 - 7.5 adatto . 700 . 60 FS - FA - AS 4.5 - 8.4 non adatto , 700 , 60 Caratteristiche del terreno richieste Molto esigente di umidità eda ca, tollera la temporanea presenza di acqua esondata. Sopporta inverni rigidi e gelate tardive, ma teme ombreggiamento, aridità e terreni acidi o eccessivamente alcalini (benché si adatti anche a terreni calcarei) pH , 5, . 8 , 4.5, . 8.4 , 4.5, . 8.4 9.5 Esigenze pedoclimatiche di alcune essenze da legno e caratteristiche ottimali del terreno per il loro insediamento. O 3. suoli con moderate limitazioni allo sviluppo delle specie; 4. suoli con moderate limitazioni allo sviluppo delle specie, ma che evidenziano la probabile presenza di limitazioni primarie; 5. suoli poco o non favorevoli allo sviluppo delle specie. QQ 9.2 Scelta delle specie La scelta delle specie rappresenta una delle decisioni progettuali più importanti. Innanzi tutto occorre tenere conto delle esigenze ecologiche ed eda che delle essenze arboree, esaminando la loro adattabilità ai parametri agronomico-ambientali della stazione in cui si intende eseguire l impianto (9.6). Segue poi una ulteriore selezione in funzione degli obiettivi silvo-colturali da raggiungere e del ruolo che ciascuna specie è in grado di assumere nell arboreto. Infine si passa alla ricerca della varietà da impiegare e della sua provenienza, paragonando le caratteristiche della zona di impianto con quelle delle zone di origine. L impiego di essenze adatte alle condizioni stazionali, infatti, consente di produrre arboreti da legno più stabili dal punto di vista ecologico e che, quindi, necessitano di minori cure colturali e presentano maggiore resistenza agli attacchi dei parassiti (9.5). Oltre a un materiale vivaistico di idonea provenienza genetica e di adeguate caratteristiche qualitative, la scelta della/e specie da impiegare deriva dai seguenti criteri: 1. de nizione degli obiettivi produzione di legno da opera preferibilmente per tranciatura o sfogliatura; produzioni secondarie e consociate come biomassa, frutti, funghi; beni e servizi non economici; protezione contro il dissesto idrogeologico e l erosione; miglioramento ambientale e paesaggistico; incremento della biodiversità; 2. veri ca delle caratteristiche e delle condizioni aziendali come ubicazione, estensione, ordinamento produttivo, capacità imprenditoriali, attrezzature, risorse e mezzi nanziari, normative e regolamenti locali; 3. analisi delle condizioni ecologiche e pedoclimatiche quali andamento climatico (piovosità e temperatura); caratteristiche eda che; morfologia dell area di impianto e composizione della vegetazione esistente in situ e nei dintorni; 4. scelta di materiale vivaistico di idonea provenienza genetica e di adeguate caratteristiche qualitative.

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