148 Parte Seconda lità e regolare la mescolanza mentre nelle perticaie e nelle giovani fustaie si eseguono i diradamenti. In selvicoltura i diradamenti vengono eseguiti allo scopo di incrementare il ritmo di crescita degli individui che vengono rilasciati, riducendo la concorrenza; abbattere gli individui soprannumerari, con malformazioni, malati, deperienti; migliorare le caratteristiche qualitative negli alberi rilasciati; regolare la mescolanza tra le specie presenti; incrementare la stabilità meccanica del popolamento; eliminare le piante morte (necromassa) per abbassare il rischio di incendio; ottenere un reddito anticipato rispetto al taglio nale. In funzione dell età o della fase evolutiva in cui si effettuano, i diradamenti si distinguono in: a. precoci: eseguiti già nello stadio di spessina; tendono a controllare sin dall inizio i risultati del processo competitivo e l evoluzione del popolamento; b. tardivi: eseguiti nella fase di perticaia; contribuiscono a dare più spazio alla selezione naturale delle piante; consentono di ottenere un reddito. Sono tardivi anche i diradamenti che non sono stati eseguiti al momento giusto. a Secondo il principio di Heicorn la massa totale prodotta dal popolamento forestale durante tutto il ciclo produttivo non viene in uenzata dai diradamenti a meno che non si tratti di superdiradamenti che non consentono agli alberi di utilizzare tutte le risorse della stazione. Vi sono quattro metodi principali di diradamento: diradamenti dal basso (8.20), diradamenti dall alto (8.21), diradamenti liberi, diradamenti meccanici (o schematici o geometrici) (8.22). b Nei diradamenti dal basso (o bassi) viene eliminato esclusivamente il piano dominato e, solo in determinate circostanze, le piante dominanti. Si ottiene così un soprassuolo monoplano, con copertura continua, in cui gli alberi diradati appartengono solo, o prevalentemente, al piano dominato. Si distinguono le seguenti tipologie: a. diradamento basso debole: vengono eliminati solo gli alberi morti o moribondi e piegati, compresi nel piano dominato; c 8.20 (a, b) Diradamento dal basso e (c) superdiradamento. O b. diradamento basso moderato: riguarda gli alberi morti o moribondi, piegati e sottoposti, compresi nel piano dominato e anche piante mal conformate e ammalate del piano dominante; c. diradamento basso forte: si abbattono tutti gli alberi del piano dominato e quelli del piano dominante con anomalie della chioma e/o malformazioni del tronco. Si procede inoltre ad abbattere alcuni alberi dominanti con chioma e fusto normalmente sviluppati, in modo da consentire agli alberi che rimangono una idonea e regolare distribuzione per ampliare in ogni di-