Elementi di selvicoltura: il bosco 133 Capitolo 7 La piantagione in giornate troppo fredde o con forte vento è sconsigliata. Nelle zone a forte siccità estiva è consigliabile impiegare piantine, sia di latifoglie che di conifere col pane di terra in quanto sarà più alta la percentuale di attecchimento, mentre nelle zone a piovosità più elevata (superiore a 700 mm) si possono impiegare sia piantine a radice nuda che col pane di terra. In generale vengono impiantati a radice nuda castagni, noci, aceri, bagolari e frassini e, a seconda del suolo, pini e cedri. Le querce e molte specie sia arbustive che arboree (leccio, sughera, cipressi, pini, corbezzolo, mirto, lentisco, ecc.) vanno direttamente piantate in tocella perché sopportano male il trapianto a radice nuda. Generalmente si usano piantine da 2 a 5 anni, la cui messa a dimora avviene in buche di dimensioni che variano rispetto alla grandezza della pianta. Tenendo presente che tanto più la pianta è sviluppata e tanto maggiori sono le probabilità di danneggiarla, si devono quindi sistemare le radici su uno strato di terra smossa, allargarle e ricoprirle con terra no al colletto. Per il collocamento a dimora delle piantine, è preferibilmente l autunno (ottobre-novembre, cioè inizio della stagione piovosa) poiché le piante, specialmente le conifere mediterranee, hanno più tempo per sviluppare l apparato radicale prima della stagione siccitosa dell estate seguente. Il periodo potrà protrarsi no a tutto aprile, salvo, un particolare andamento climatico caldo che potrebbe anticipare il risveglio vegetativo rendendo dif cile l attecchimento. 7YLWHYHaPVUL KLS [LYYLUV In alcuni casi si adottano metodi speditivi di piantagione senza una preparazione preliminare del suolo, specie per impianti sotto copertura, in terreni con buone caratteristiche e limitata concorrenza della vegetazione infestante. In altri casi si scavano buche, in altri solchi, in altri gradoni. Le prime, dette anche formelle, di larghezza e profondità di circa 30-40 cm, sono realizzate durante l estate precedente all impianto con strumenti manuali o con trivella meccanica. I secondi sono tracciati qualche mese prima dell impianto con l aratro o con la zappa e devono essere lasciati aperti in caso di terreni compatti. I gradoni, detti anche terrazze, sono idonei per i terreni con notevole pendenza dove costituiscono piccoli ripiani, lavorati a 30-40 cm di profondità e larghi 70-90 cm, che seguono le curve di livello. 7.23 Esempi di shetter posti a protezione dei tronchi delle giovani piante dagli attacchi della fauna selvatica: (a) in rete PVC; (b) in tubi forati. O Solitamente l impianto del bosco viene eseguito mediante messa a dimora di piantine originate da semi (semenzali o trapianti) o da talee o barbatelle. In genere si impiega il postime proveniente da vivaio, dove è stato allevato per 1-3 anni, in tocella oppure a radice nuda. Il numero di piantine per ettaro varia a seconda del luogo e delle specie da impiegare da circa 2000 a 10000 piantine/ha, quando si vuole ricoprire più rapidamente il suolo. a b