GESTIONE E VALORIZZAZIONE AGROTERRITORIALE

112 Parte Seconda 6.23 Le colture arative non sono solamente un elemento che contribuisce ad arricchire il paesaggio e adempiere a funzioni ricreative, ma forniscono anche produzioni foraggere per il bestiame. O 6.24 Malga trentina. O Per questo motivo, oltre alla funzione primaria di produzione alimentare, viene richiesto alle aziende agricole di operare nell ambito del sociale, del tempo libero, della salvaguardia dell ambiente e del paesaggio, della gestione e controllo delle acque, ecc. Si è affermata pertanto una nuova concezione di agricoltura multifunzionale che assegna all agricoltura una pluralità di funzioni all interno di un sistema economico e territoriale. Tale forma di agricoltura estende l attività rurale coinvolgendo altri settori economici come il turismo, manifesta una forte vocazione alle produzioni di qualità, si presenta come un presidio a tutela del territorio e dello sviluppo locale, produce esternalità positive, mantiene vive le tradizioni e fornisce servizi ecosistemici ai quali la società deve riconoscere l importanza e il valore. Agricoltura e silvicoltura continuano a essere le forme prevalenti di utilizzazione del suolo e di gestione delle risorse naturali, ma nel contempo costituiscono la struttura di base per la diversi cazione delle attività economiche delle comunità montane stesse i cui abitanti sono strettamente legati ai loro costumi e alle tradizioni, ossia al loro territorio. La multifunzionalità, pertanto, viene presentata secondo una funzione non solo economica, ma anche ambientale, in termini di gestione del territorio e mantenimento della qualità ecologica, di salvaguardia idrogeologica, di conservazione della ora e della fauna, ma anche sociale in relazione al mantenimento delle identità culturali e dei tessuti socioculturali rurali sia per l erogazione di servizi di tipo ricreativo, didattico e terapeutico, sia in relazione alla garanzia della qualità e della sicurezza degli alimenti. Con l impiego di tecniche tradizionali e metodi di produzione che sfruttano in modo integrato e sostenibile le risorse naturali, come i pascoli e diverse tipologie di colture foraggere, nelle zone montane si realizzano prodotti con particolari caratteristiche qualitative. Le zone montane, infatti, sono vocate alle produzioni agricole di alta qualità e contribuiscono alla ricchezza e alla varietà dei prodotti agricoli presenti sul mercato europeo. Le nicchie climatiche, tro che ed ecologiche delle zone di montagna e la conseguente variabilità del periodo vegetativo, determinano possibilità per la costituzione e l utilizzo di nicchie produttive, quali colture ortive, cereali, vigneti, frutteti, implementate e sostenute dalle liere locali. Occorre puntare sulla ricerca di varietà adatte alle zone di montagna, sull ottimizzazione delle tecniche colturali (prati, pascoli, mais da trinciato) dal punto di vista agronomico ed ecologico, sulla messa a punto di miscugli di sementi per la foraggicoltura e, soprattutto nel settore cerealicolo, sulla salvaguardia delle risorse togenetiche locali e della variabilità genetica. Le pratiche colturali sono la base per una produzione di foraggio sostenibile, coerente con le peculiarità ecologiche e per una equilibrata alimentazione del bestiame (6.23). Un allevamento rispettoso del benessere animale (6.24)

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