GESTIONE E VALORIZZAZIONE AGROTERRITORIALE

Sistemi agricoli, agricoltura montana e agroforestazione 111 Capitolo 6 Approfondimento I tratturi appenninici Sono vecchi tracciati armentizi, unici al mondo, che andrebbero valorizzati dal punto di vista turistico, rappresentando un occasione di crescita per i territori interni montani in termini di sviluppo, valorizzazione e riquali cazione. In Italia la transumanza si è strutturata nella complessa rete di vie erbose conosciute con il nome di tratturi . L istituzione uf ciale dei tratturi viene ordinata nel tardo Medioevo da Alfonso I d Aragona che, nel 1447, istituì la Regia dogana della mena delle pecore , allo scopo di regolamentare la riscossione dei proventi derivanti dal passaggio e dal pascolo dei pastori le cui greggi svernavano in Puglia. Ad allora risalgono le prime pose in opera di termini lapidei per la demarcazione del percorso dei tratturi. Nel 1806 Giuseppe Bonaparte abolì la Regia dogana trasformando i tratturi in terreni coltivabili. La transumanza appenninica è comunque continuata no agli anni 60-70 dello scorso secolo. I tratturi sono vie d erba di larghezza e lunghezza variabili. I tratturi Regi erano larghi 60 passi napoletani, pari a 11 metri, e lunghi più di 200 chilometri e collegavano le pianure pugliesi ai pascoli abruzzesi. Attraverso i tratturi i pastori spostavano le proprie greggi due volte l anno: in settembre, verso le miti pianure pugliesi e a maggio, invece, verso l Abruzzo, alla ricerca dei pascoli di montagna. Nel 1908 furono soppressi tutti i tracciati non più necessari all uso pubblico e rimasero solo i Quattro Tratturi Regi : Aquila-Foggia, Celano-Foggia, Castel di SangroLucera e Pescasseroli-Candela. 6.21 Strade dei pastori: i tradizionali tratturi. O 6.22 Gregge in transumanza. O cui l altitudine è elevata le condizioni climatiche sono molto dif cili con la conseguenza che il periodo vegetativo è nettamente abbreviato, mentre in zone di altitudine inferiore esistono, nella maggior parte del territorio, forti pendii che rendono impossibile la meccanizzazione. Ciò comporta un notevole aumento del costo del lavoro e l impiego di materiale speciale assai oneroso. In Italia quasi il 60% delle aziende agricole, cioè circa un milione e mezzo, sono montane (6.19) e nel complesso presentano una densità abitativa molto bassa (meno di 60 abitanti per km2). Attraverso i censimenti (Mipaaf, 2007) si è evidenziato che tali aree sono interessate spesso da fenomeni di spopolamento e di abbandono delle attività agricole (-17% nelle super ci agricole e -20% nel numero aziende). La conseguenza è la fragilità del territorio non solo in termini produttivi, dati gli svantaggi naturali permanenti, specialmente in agricoltura, e ambientali con la perdita del paesaggio tradizionale e della biodiversità, ma anche in termini socioeconomici.

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