GESTIONE E VALORIZZAZIONE AGROTERRITORIALE

108 Parte Seconda La moderna agroforestazione è caratterizzata da basse densità di alberi a ettaro, sesti distanziati, lari, produzioni diversi cate. Lo scopo di questa combinazione è una gestione basata su sistemi ecologici e sull uso sostenibile di risorse naturali per il raggiungimento di un elevata funzionalità ambientale, economica e sociale. La tecnica dell agroforestazione può essere sia spaziale che temporale. Nel primo caso si effettua quando le piante crescono nello stesso campo, nel secondo caso quando crescono in un terreno a riposo dopo una coltura produttiva. Lavorando sulla gestione dei terreni e la diversi cazione delle specie, O 6.14 Massa legnosa. si cerca di passare da un sistema intensivo, che richiede apporti esterni (energia, chimica), verso un sistema intensivo, che valorizza le risorse naturali disponibili. Non si può escludere che fra le essenze arboree ed erbacee si possa creare una competizione per la propria nicchia ecologica, ma in concreto si instaurano relazioni importanti che consentono l insediamento sia delle une che delle altre. L agroforestazione è una delle tecniche agronomiche raccomandate dal Protocollo di Kyoto e dal GIEC (Gruppo Esperti Intergovernativi sull Evoluzione del Clima) per attenuare il cambiamento climatico limitando l aumento del livello di CO2 in atmosfera. La complementarietà tra gli alberi e le colture erbacee, infatti, fa sì che entrambi traggano bene ci perché si crea una sinergia che consente di ottimizzare lo sfruttamento delle risorse naturali come luce, acqua e nutrienti. La luce viene catturata dalle chiome e trasformata in energia chimica, e quindi in sostanza organica, attraverso la fotosintesi che contemporaneamente prende dall atmosfera una grande quantità di anidride carbonica contribuendo a ridurre l effetto serra. I nutrienti si riciclano attraverso complicati cicli biogeochimici costituendo la fertilità dei suoli nei quali si ha l incremento della sostanza organica mediante l apporto della lettiera derivante dalle foglie degli alberi, mentre gli apparati radicali in profondità ne migliorano la struttura e la porosità, frenano l erosione e fanno da ltro naturale riducendo la penetrazione degli inquinanti nel sottosuolo e nelle falde acquifere. Nei terreni ben drenati e profondi, soggetti alla lisciviazione, l agroforestazione con 50 alberi per ettaro e area di insidenza (la proiezione sul terreno delle chiome delle piante) pari al 30% della super cie al suolo, è in grado di attenuare notevolmente gli effetti della lisciviazione. L acqua prelevata dal terreno attraverso le radici viene immessa in atmosfera attraverso l evapotraspirazione delle chiome, sotto forma di vapore, mitigando il clima. Ne consegue che gli alberi rivestono un ruolo protettivo sulle colture agricole perché l ombra Periodo (anno) DOWH]]D PHGLD P 'LVWDQ]D WUD ILOH GL LPSLDQWR GLVWDQ]D P /D GLVWDQ]D SXz HVVHUH PRGLILFDWD LQ IXQ]LRQH ‡ GHOOD ODUJKH]]D GHOOH PDFFKLQH WUDWWULFL H RSHUDWULFL ‡ GHO JUDGR GL PHFFDQL]]D]LRQH FKH VL LQWHQGH DWWXDUH Qƒ GL LQWHUYHQWL DQQXDOL /D VSD]LDWXUD SXz YDULDUH WUD L H L PHWUL 6.15 Distanze tra le d impianto nelle tecniche di agroforestazione. O 1° Risarcimenti e pulizia del colletto 1°-3° Eventuale irrigazione di soccorso 1°-5° Sfalcio 2°-5° Potature di formazione 3°-5° Selezione della doppia pianta 6°-15° Potature di produzione Eventuali tagli di ripresa della cima Dal 15° anno /H VWULVFH QRQ FROWLYDWH VXOOD ILOD DL SLHGL GHJOL DOEHUL SRVVRQR DYHUH XQD ODUJKH]]D GL PHWUL Operazioni Fine turno Diradamenti Tagli di contenimento Utilizzazioni 6.16 Esempio di schema di impianto in agroforestazione. O

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