QUESITI A RISPOSTA APERTA
1. Quali normative europee disciplinano la tutela dell’ambiente e la responsabilità circa un danno ambientale?2. Come si manifesta il regime di responsabilità in base alla direttiva n. 2004/35/Ce?
3. Quali sono le tipologie di danno ambientale evidenziate dalla direttiva n. 2004/35/Ce?
4. Quali sono le caratteristiche del danno ambientale?
5. A quali attività professionali si applica la direttiva n. 2004/35/Ce?
6. Quali sono i casi di esclusione di responsabilità secondo la direttiva n. 2004/35/Ce?
7. Quali sono le regole per la riparazione del danno ambientale?
8. Quali azioni di prevenzione sono previste?
9. In Italia cosa afferma il Testo Unico sull’ambiente e quali direttive regolano la responsabilità del danno?
10. Che cosa riguardano le spese ambientali?
11. Come sono classificate le spese ambientali?
QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA
1. Il principio di diritto internazionale del “polluter pays” significa:a. chi inquina, paga
b. prevenire è meglio che curare
c. è sufficiente pagare
2. Le attività pericolose hanno un regime:
a. di responsabilità oggettiva
b. di responsabilità soggettiva
c. né l’una né l’altra
3. Per la riparazione del danno al terreno secondo la direttiva 2004/35/CE non è necessaria:
a. una particolare procedura di valutazione del rischio
b. l’eliminazione delle sostanze inquinanti
c. un evento meteorologico catastrofico
4. Quale delle seguenti regole per la riparazione del danno ambientale non è contemplata nella direttiva europea 2004/35/Ce?
a. il costo della riparazione è a carico dell’autore del danno
b. la riparazione prevede finanziamenti comunitari
c. la riparazione va intesa come ripristino materiale (integrale o equivalente).
5.Secondo la direttiva 2004/35/Ce il costo della prevenzione e riparazione nel caso di pluralità di autori:
a. è a carico dell’intera comunità
b. è a carico di ciascun autore del danno
c. si applicano le norme nazionali
6. In relazione alla prevenzione, la direttiva 2004/35/Ce non dà all’autorità competente la facoltà di:
a. adottare essa stessa le misure di prevenzione necessarie
b. eliminare gli inquinanti e qualsiasi fattore di danno
c. chiedere all’operatore di prendere le misure di prevenzione necessarie
7. Secondo il Testo Unico sull’ambiente, il titolare delle azioni di risarcimento del danno è:
a. la Comunità europea
b. lo Stato
c. nessuno di questi
8. Le spese per la protezione dell’ambiente sono identificate dalla classificazione:
a. CERA
b. CRUMA
c. entrambe
9. Le spese ambientali non sono sostenute per:
a. prevenzione, riduzione ed eliminazione dell’inquinamento
b. uso e gestione delle risorse naturali
c. tutela della salute umana
10. La classificazione CEPA riguarda le spese per:
a. le certificazioni di sicurezza
b. l’uso e la gestione delle risorse naturali
c. la protezione dell’ambiente
VERO 0 FALSO
1. Le attività professionali non pericolose hanno un regime di responsabilità oggettiva.2. La direttiva Habitat 79/409/Cee stabilisce il danno alle specie e agli habitat naturali protetti.
3. La direttiva ha indicato l’esclusione della responsabilità civile se l’inquinamento è diffuso.
4. La direttiva europea prescrive un modello economico di valutazione.
5. Il danno al terreno è circoscritto alle contaminazioni che comportano un rischio significativo sulla salute umana.
6. Le attività professionali non pericolose hanno un regime di responsabilità oggettiva.
7. I rischi nucleari sono esclusi dal regime di responsabilità.
8. Secondo la direttiva i privati hanno il diritto al ristorno del danno ambientale.
9. Per il risarcimento del danno ambientale viene preferita la forma monetaria.
10. Le spese per l’uso e la gestione delle risorse naturali sono distinte secondo la classificazione CEPA.