LAB Riconoscimento dei grassi Possono essere utilizzati più metodi: a) grassi sciolti in etere e controllati su carta da filtro; b) grassi osservati al microscopio; c) la frazione grassa viene colorata. a) Procedimento con semi di girasole Togliere il tegumento ai semi, pestare i semi nel mortaio, aggiungere una piccola dose di etere etilico, mescolare il tutto e filtrare su carta, aggiungere acqua nel filtro. La presenza di grassi comporta la formazione di un emulsione bianca, galleggiante. Se evaporata lascia una macchia con alone traslucido. b) Procedimento con semi di ricino Togliere il tegumento ai semi di ricino, tagliarli finemente in sezione con una lametta, osservare al microscopio. c) Procedimento con olio di semi Versare 2 ml di olio (o altro grasso, burro, margarina ecc.) su un vetrino di orologio, aggiungere qualche goccia di Sudan IV, realizzare una tabella per riportare i dati osservati. Riconoscimento dell azoto proteico Materiale occorrente Becco bunsen, provette, acqua di calce, NaOH al 32%, mortaio, soluzione fisiologica NaCl 0,9%, cartina indicatrice universale, albume d uovo. Le proteine vengono riconosciute trattandole con alcune gocce di biureto AC (solfato di rame all 1%) che le idrolizza, cioè spezza il legame peptidico fra gli amminoacidi; poi si aggiunge qualche goccia di biureto B (idrossido di sodio al 10%) che reagisce con i gruppi acidi-COOH degli amminoacidi solidificandoli con il rame e facendogli assumere una colorazione rosa. Le proteine possono anche essere riconosciute, semplicemente, utilizzando le apposite strisce vendute in farmacia che vengono utilizzate come indicatore nelle analisi delle urine. Il contenuto di azoto proteico può essere evidenziato come segue. Procedimento Preparare nel pestello battendo l albume e addizionando di soluzione fisiologica, versare in provetta 1 ml di soluzione, addizionare con 1 ml di NaOH e con 1 ml di acqua di calce, scaldare sul bunsen, esporre la cartina indicatrice di pH, bagnata con acqua distillata, sui vapori. La presenza di azoto colora la cartina di blu. Preparazione del sapone Materiale occorrente Becco bunsen, provette, portaprovette, contagocce, carta da filtro, soluzione di NaOH, NaCl, grasso (olio). Reazione di saponificazione. Il sapone non è altro che il relativo sale (di potassio K o sodio Na) dell acido grasso. Nel processo industriale il grasso utilizzato viene idrolizzato con una base (NaOH) che provoca la rottura del legame estere con formazione del sale dell acido grasso. Procedimento Scaldare 2 ml di olio vegetale con 10 ml di soluzione NaOH, agitare facendo attenzione a non schizzare, portare ad ebollizione per alcuni minuti e poi aggiungere 10 ml di acqua e 5 g di sale da cucina. Si osserva l aggregazione delle particelle con formazione di una sospensione bianca. Dopo ebollizione filtrare e raccogliere il precipitato, lavarlo con acqua e asciugarlo in carta da filtro. Mettere il precipitato in provetta con 10 ml di acqua, agitare ed osservare il sapone formato. Preparazione di un polimero, il nylon Materiale occorrente Becker, bacchette, sostegni, pinzette, soluzione acquosa di esametilendiammina al 5%, soluzione di acido adiptico (5%) in solvente tetracloruro di carbonio. 138 Il nylon non è altro che una macromolecola condensata dalla polimerizzazione di un acido e di un ammina. Procedimento Mettere nel becker 10 ml di soluzione di esametilendiammina e aggiungere lentamente, facendo scivolare lungo la parete inclinata per favorire la stratificazione in doppio strato 10 ml di acido adiptico. Ora prendere le pinze e potare l estremità a livello della linea di separazione dei due strati. Chiudendo le pinze e sollevando all esterno dovrebbe formarsi un filo di nylon che possiamo tirare, facendolo scorrere su un sostegno, e arrotolarlo su un rocchetto. Quindi tagliare, lavare a getto d acqua, verificare elasticità e resistenza del filo. ¨
Volume 2
CORSO DI CHIMICA MODULARE